Draghi, calendari e una pubblicità progresso

Signore? Ehi, signore! Dico a lei! Lei che è venuto qui a cercare “YouTube e il bracciale del drago dorato”. Guardi che proprio non ne so nulla. 
Sì, lo so che queste sono le chiavi di ricerca che ha immesso su google e che ho trovato nelle statistiche del blog, insieme a “dietologia e tette” . Ecco, di tette so di aver scritto una volta, ma il bracciale del drago dorato proprio non me lo ricordo. Anche perchè… venga qui, si sieda sotto quest’albero insieme a me. E’ comodo? Vuole un po’ di tè freddo? Un cuscino? Perfetto.
Adesso senta: lei ha presente i draghi, giusto? Sì, lo so che ormai con i draghi di Tolkien ci fanno anche i calendari, neanche fossero veline poveracci. Maggio: Chrysophylax sullo sfondo di una spiaggia delle Maldive. Vabbè. Dicevamo, i draghi.
Quello che volevo farle capire è che nessun drago che io conosca, che sia cinese o nibelungo, babilonese o greco, va in giro con i braccialetti. Intendiamoci, le creaturine hanno una vera passione per i gioielli: anelli, sfere, cose così.
Ma io un drago col bracciale …ahh, ma lei intende questo? Poteva dirlo subito. Peccato però. Mi sarebbe piaciuto che fosse una storia da inventare: il giovane orfanello YouTube contro un drago amante della bigiotteria. Non la faccio ridere, eh?

Allora provi con la nuova fan fiction di Angelo, Professione Betareader. Un altro sorso di tè?

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