Quando leggo le mail e le recensioni, scopro cose di me che non so. Mi è capitato stamattina, a proposito di chi ha commentato il capitolo diciassette di Sopdet (grazie!), e mi è capitato ieri leggendo il mini-saggio di Avalon su Esbat. Specie in questo passaggio:
Ma il pregio di Esbat non risiede unicamente in una trama ricca e complessa. Oltre ad uno stile di scrittura fluido e scorrevole, in cui l’impiego di parentesi, corsivi e il passaggio senza segni evidenti dal discorso indiretto al discorso indiretto libero contribuiscono a creare empatia nel lettore, punto di forza è l’approfondimento psicologico che Lara riserva ad ogni singolo personaggio introdotto, dai protagonisti alle apparizioni fugaci. La mancanza di descrizioni fisiche o la loro rapidità là dove sono presenti non costituiscono rimpianto; al contrario, contribuiscono a far emergere dalla sola personalità luci e ombre dei vari personaggi.
Ecco una cosa, una delle molte, che faccio senza averne consapevolezza alcuna mentre scrivo: ricorrere al discorso indiretto libero, e dunque saltare “dentro” il personaggio per cercare di portare alla luce i suoi pensieri o i suoi stati d’animo.
Non lo decido mai: quando comincio a scrivere, parto sempre da un’immagine. Nell’ultimo capitolo di Sopdet, per esempio, sapevo che avrei fatto riapparire i personaggi in un certo contesto, ma non sapevo esattamente come. Davanti alla barretta lampeggiante su un file bianco, ho cercato di vedere chi mi appariva per primo. E’ apparsa Ivy, davanti ad una scatola di vecchie fotografie: e io sono partita.
Poi, forse è vero quello che la troppo generosa Kade dice di Sopdet, citando addirittura Lost: “Nulla accade per caso”. Nel senso che una ragnatela molto precisa esiste, e fin dall’inizio: quando comincio una storia, so come va a finire, ma non conosco il come, e tra un filo e l’altro c’è il vuoto.
(E comunque io adoro il discorso indiretto libero, lo confesso)
settembre 16, 2008 alle 1:34 pm |
Allora. Inizio col terrore che ho provato ieri, che appena ho acceso il computer è partita la stampate. Essendo una persona impressionabile, puoi immaginare per chi/cosa mi sia spaventata. (poi era solo *qualcuno che aveva dimenticato di eliminare i documenti che non voleva più stampare…)
Poi. Ieri sera ho visto *FINALMENTE Il cavaliere oscuro. *.*. A parte la voce asmatica, ho trovato allelujaalleluja un eroe degno di questo nome. E’ come lui che li voglio! Frrr!!
(Ok, cerchiamo di riportare Mele giù dalla pianta.)
Beh, cosa preferisci, mail o commento?
O tutt’e due?
Non oggi che sono di fretta, ma poi mi metto d’impegno e scrivo.
E il cielo benedica i discorsi indiretti liberi!
(E anche quei piccoli sotterfugi che ti permettono di scrivere cose un po’ sconclusionate senza che qualcuno te ne faccia una colpa… capitato? XD)
(Mi dimenticavo… ma l’orario dei commenti è effettivamente di due ore indietro, o è solo una mia impressione?)
settembre 16, 2008 alle 1:52 pm |
I sotterfugi…ma i sotterfugi sono l’anima della scrittura. Certo che mi è capitato, mi capita praticamente sempre…anche in questo capitolo. 🙂
(tutt’e due, sono un’ingorda) xD
settembre 16, 2008 alle 2:06 pm |
Visto che Kade cita Lost, io cito Saiyuki e dico che, come per gli uccelli, forse l’essenza della libertà è avere un posto dove tornare. Così nella scrittura: se si ha un punto dove arrivare (“come va a finire la storia”) allora nel tragitto si può essere liberi, e curiosi: altrimenti si avanza timorosi, esitanti, insoddisfacenti.
(non ho ancora letto il 16 e il 17 ma lo faccio il prima possibile, giuro!)
settembre 17, 2008 alle 7:26 am |
Un posto dove tornare: non sai quanto queste parole siano calzanti, in questo momento…xD
(grazie! Ho delle giornate un po’ incasinate, ma verrò a leggere quel che ne pensi)
settembre 17, 2008 alle 10:48 am |
Oh, mi ha fatto tanto piacere sapere che la recensione è stata di tuo gradimento. La citazione di Lost mi sembrava necessaria per riassumere in poche parole quella che è, secondo me, l’essenza del tuo stile.
Ciao!
febbraio 10, 2009 alle 6:47 pm |
sei forte bella
febbraio 10, 2009 alle 6:47 pm |
a me capita quasi sempre!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
febbraio 10, 2009 alle 8:51 pm |
Grazie Carolina! 🙂