Ore 23.00: Ultimo controllo. Filo spinato: teso davanti alla porta d’ingresso. Rete elettrificata: posata con accortezza davanti alla finestra. Cerchio magico con esorcismo verso presenze sovrannaturali moleste: disegnato con il gessetto (con il gessetto? Sì, con il gessetto: non avevo altro a disposizione, sono mica Padre Karras).
Lara solleva la testa dall’agenda e dà un’ultima occhiata alla sua casa. Tutto a posto. Questa volta non entrerà nessuno: niente Anni Vecchi, niente Spiriti del Natale, niente angeli di serie B, topi saputelli…Un miagolio di protesta si leva dalla poltrona. “Non ce l’ho con te, Gatto Nero: tu puoi restare quanto desideri. E’ che io credo nei proverbi. E il proverbio dice: non c’è due senza tre. E dal momento che, dopo Natale e Capodanno, viene l’Epifania, vorrei evitare visite indesiderate. Ho bisogno di tranquillità, io. Ho bisogno di passare una giornata mangiando dolcetti e leggendo vecchi libri”.
“Miao”, fa il gatto.
Patapunf, fa la porta di casa, cadendo in avanti e travolgendo il cavalletto con il filo spinato. Il cerchio magico, dopo un istante di esitazione, si trasforma in triangolo isoscele, si calcola da solo il perimetro e svanisce.
Mentre Lara si nasconde dietro la poltrona, tre figure femminili calpestano elegantemente la porta e si accomodano sul divano.
“Una Coca”, ordina la prima, una fanciulla dell’apparente età di sedici anni vestita da Gothic Lolita.
“Un tè all’arancio”, esige la seconda, che di anni ne dimostra trenta e batte graziosamente sul pavimento il piedino calzato in sandali di vernice tacco quindici.
“Una tisana di tiglio”, sbadiglia la terza, una bella signora cinquantenne in gonna di velluto blu notte e camicia di seta viola.
“Miao”, ridacchia Gatto Nero.
Lara è, ovviamente, furiosa. Primo, perchè casa sua non è un bar. Secondo, perchè le sue precauzioni non sono servite a niente. Terzo, perchè non ha idea di chi siano le signore sul suo divano. Quar…
“Il quarto non c’è. E’ in giro a consegnare calze”.
“Calze? Calze della Befana? Ma…la Befana è femmina”.
Le tre signore scoppiano a ridere, dandosi grandi manate sulle spalle.
“Eccone un’altra”, s’imbroncia la Gothic Lolita.
“Vittima dei pregiudizi”, fa la seconda ticchettando sui tacchi
“Cara, siamo noi ad essere femmine”, concede la terza. “Noi. I Re magi. O le Regine Maghe, come è più esatto. Io sono Melchiorra, lei è Baldassarra e la piccina è Gaspara”.
Lara piomba a sedere sulla coda di Gatto Nero (che essendo magico non se la prende troppo e continua a leccarsi la zampetta).
“I Re Magi…o Regine Maghe…?” Sospira. “Me lo aspettavo, in un certo senso: casa mia sembra diventata un set di Dario Argento ultimamente”.
Lampi. Fulmini. Anche saette, già che ci siamo. Le tre signore mutano aspetto e si trasformano in Tre Terribili Creature di nero e rosso vestite.
“Non pronunciare quel nome”, urla la ex Gothic Lolita, ora avvolta da una tunichetta color pervinca. “Quell’imbecille ci stava rovinando la reputazione”.
“Solo alla fine, cara – corregge la più anziana- Con Suspiria e Inferno era andato abbastanza bene. Poi, certo, con La terza madre..:”
“Quella dove c’ero IO”, strepita la ragazzina “Mi ha trasformato in una tronista. A me! La Madre più cattiva delle tre! E mi ha fatto recitare insieme ad Asia! ”
Lara batte le mani.
“Time out! Fatemi capire. Voi sareste le tre Re Maghe…Ma anche le Tre Madri di Dario Argento?”
Quella con i tacchi la guarda, spazientita.
“Ma è ovvio, tesoro. Noi siamo il Trio. E dunque siamo molte cose. Per esempio”.
Fumo. Polvere. Zoccoli di cavalli al galoppo (con terrore, Lara si chiede se stiano galoppando sul balcone del vicino che se la prenderà moltissimo. E se la prenderà CON LEI).
In piedi sulla spalliera del divano, i piedi infilati in morbidi stivaloni a metà coscia, la cappa crociata che sventola, i cappelli piumati sulle ventitre, le tre sono ancora tre. Ma sono diverse.
“I…tre moschettieri??”
“Per servirti, cara”, mormora la numero Due. “Aramis!”.
“Porthos”, grida la numero Uno, la più giovane, afferrando il lampadario con un balzo.
“Athos”, si inchina la Tre.
Lara la guarda con occhi sognanti: “Il conte de la Fere! Vi trovavo così affascinante quando avevo dodici anni”. Si avvicina al moschettiere, sbattendo le ciglia. Poi, gli dà un manrovescio “E vi trovo così fetente adesso. Ma dico io! Marchiare a fuoco una donna? Maleducato! Maschilista! Prevaricatore!”.
“Miao”, gongola Gatto Nero.
Dopo una lunga discussione sul ruolo della dark lady nella letteratura popolare, e dopo una lunga serie di metamorfosi dove Una, Due e Tre si trasformano, in ordine sparso: nelle tre leggi della robotica di Asimov, nella Trimurti, nel Trio Lescano, nelle Tre parche (quello è stato il momento in cui Lara, alla vista dei forbicioni di Atropo, si è arrampicata sul lampadario) e nel Trio Medusa (quello è stato il momento in cui Lara si è chiusa a piangere nel bagno)…beh, arriva il momento del tè.
Tè all’arancio, tisana di tiglio e Coca-cola.
E una camomilla per Lara.
“Bene, care signore. Ora che vi siete dissetate, potrei sapere cosa desiderate da me? Non che mi dispiaccia sapere tutte queste cose e apprendere che dietro ogni terzetto della storia e della leggenda ci siete voi. Buon per il genere femminile. Buon per tutti. Ma, ecco, sia detto senza offesa: io cosa c’entro?”.
Numero uno quasi si strozza con la Coca-Cola.
“Come sarebbe a dire, cosa c’entri? Hai un blog, no?”
“E hai un account Facebook”, aggiunge Numero due, con aria accusatoria.
“E perdi un bel po’ di tempo su entrambi”, aggrotta le sopracciglia Numero tre.
Gatto Nero annuisce.
“Traditore”, mormora Lara. “Beh. Sì. E’ vero. E …e allora?”
“Ma allora è semplicissimo” “Devi soltanto” “Raccontare al maggior numero” “Di persone possibili” “Che i Re Magi” “Sono” “Tre” “Donne”.
“UNA ALLA VOLTA”.
Lara si terge il sudore.
“Ok. Ho capito. Una cosa del genere: ristabilire la verità storica e riaffermare l’importanza del principio femminile altrimenti messo a tacere nei secoli eccetera eccetera. Giusto?”
“Giusto”, dicono all’unisono Una, Due e Tre.
“Se è solo per questo, lo faccio subito. Marion Zimmer Bradley sarà fiera di me. Ma prima voglio capire una cosa”.
“Cosa?” , chiede Due mentre si infila i sandali.
“La Befana. Quella che porta le calze. Ne avete parlato…al maschile”.
“Certo”, annuisce Uno.
“Vuol dire che i Re Magi sono femmine e la Befana è un maschio?”.
“Non esattamente”, rispondono Una, Due e Tre. “E comunque, puoi chiederglielo direttamente”.
Lampi. Fulmini. E, sì, anche le saette. La rete elettrificata si scioglie come neve al sole. Sul davanzale della finestra, avvolta nei soliti panni stracciati, la scopa in mano, il sacco sulla spalla, c’è lei. La Befana in persona.
Lara si commuove. Ricorda quando, bambina, si alzava alle cinque per vedere se ci fosse la calzetta. Ricorda di quando mamma e papà si erano dimenticati di metterla e lei si era sentita la frugoletta più cattiva del mondo. Ricorda…poi guarda meglio.
Oh, cavolo. Una Befana con l’eyeliner?
E’ questione di un momento. La vecchina getta via gli indumenti, scalcia gli zoccoli, atterra agilmente in mezzo alla stanza. La guepiere mette in evidenza due spalle alquanto muscolose. Le calze a rete lasciano vedere due gambe lunghe e sottili. Ricci capelli neri incorniciano un viso truccatissimo.
Lara è a bocca aperta.
“TU?”
La creatura annuisce. Poi, con voce possente, canta:
I’m just a sweet transvestite
From Transexual, Transylvania.
Le tre Maghe rispondono con un Ah-ha, come da copione. Lara è senza parole.
“Frank’n’furter? Il…protagonista di Rocky Horror Picture Show? LA BEFANA SEI TU?”.
“Certo, dolcezza. Da millenni”.
Lara si porta una mano alla fronte.
“Ma questo è meglio che tu non lo dica, honey: il Moige non reagirebbe bene se sapesse che sono io a portare dolci e giocattoli ai bambini”.
Giusto.
“Sarò muta come una tomba”, promette Lara. “Ma tu…cosa sei venuto a fare a casa mia?”.
Frank esplode in una risata cristallina.
“A portarti la tua calzetta, amore!”
Detto fatto, tira fuori dal sacco una calza a rete che Lara non oserebbe mai indossare: rosso fuoco, con strass sparsi in modo strategico e persino un elastico autoreggente con i cuoricini.
Dentro, c’è un enorme pezzo di carbone.
A Lara vengono i lacrimoni.
“So…sono stata c…cattiva?”
Frank e le Tre Maghe le si fanno vicine.
“Sei stata buona e cattiva, come tutti”, le dice Frank, battendole sulla spalla. “Guarda meglio”,
Il pezzo di carbone è un realtà una scatolina: e dentro, dentro c’è…
“Non c’è bisogno di dirlo a tutti”, dice Una, chiudendo la scatolina.
“Basta che lo sappia tu”, sussurra Due.
“E che sappia che non esistono persone buone o cattive. Solo persone”, chiosa Tre.
Lara le guarda: “Non è che fra le altre cose siete anche le fatine di Cenerentola, vero?”.
Una arrossisce: “Questo, per favore, toglilo dal nostro curriculum”.
Frank, soddisfatto, batte le mani:
“Bene, signore. Vogliamo dare un senso a questa serata? Sapete come dobbiamo congedarci, giusto?”.
“Giusto”, gridano Una, Due, Tre, Lara e Gatto Nero.
Parte la musica.
Non può che essere quella.
Let’s do the time-warp again.
Let’s do the time-warp again
Sipario.
Ps. Terzo e ultimo post delle feste. Auguri a tutti, e fino a Pasqua sarò buonissima. Promesso!
gennaio 5, 2009 alle 6:11 PM |
Oh, ma i tuoi post delle feste non dispiacciono affatto!
Hahaha, ho improvvisamente rivalutato la befana, ti diro’ :’DDDDD
gennaio 5, 2009 alle 6:12 PM |
Davvero? :))
Quella Befana là piacerebbe anche a me! GRAZIE!
gennaio 5, 2009 alle 6:19 PM |
Bellissimo come gli altri post delle feste 😀
E… ehm… non è che hai detto a quella Befana di fare un saltino anche da me anche se sono cresciutella? Non mi dispiacerebbe proprio incontrarla 😀
gennaio 5, 2009 alle 6:23 PM |
🙂
Prepara i tacchi a spillo, Lela..Frank in arrivo! Un bacione, grazie!
gennaio 5, 2009 alle 6:24 PM |
Grazie della piacevola lettura è molto divertente!
Come sempre sei bravissima!
Auguroni, passa benissimo l’ultima festa di questo periodo di vacanza!^^
Ciao!
Ps: Aspetto quella di pasqua!
gennaio 5, 2009 alle 6:28 PM |
(Lara, inseguendo un coniglietto pasquale vestito da conte Dracula)
Grazie a te Maria!!!! Tanti auguri, e che le feste continuino!
gennaio 5, 2009 alle 6:28 PM |
(Poi ti mando una mail con una cosina sulle regine maghe…)
WAA! Come commento basterebbe dirti che ho quasi fatto bruciare il risotto (una cosa da fare apposta) per te.
OMG!! Frank’n’furter!! Lo/a voglio anch’io! (Da me la Befana non è mai passata ç_ç…)
Bello! -Maggiore Lara a rapporto! A che punto è la tua missione?- FRRRRRRRRR!!
(Mele si rotola per un po’)
Beh, comunque… No, ma, ehi! Così però hai raggruppato il racconto del lunedì con quello per la Befana! Non vale!!
Uffi.
XP! Ciao, e buona Epifania! (e, tra parentesi, questa è stata proprio una bellissima rivelazione!)
gennaio 5, 2009 alle 6:36 PM |
Sissignore! Agli ordini Signore! Mi dispiace per il risotto Signore! Sono commossa Signore!
xD
Sei un tesoro Mele! VOGLIO LA MAIL! Non so perchè, le Regine Maghe mi piacciono tanto!
(Il racconto del lunedì ci sarà sempre!)
Un bacio grandissimo e grazie!
gennaio 5, 2009 alle 7:41 PM |
XD
Che ridere! Geniale! Finiamo le feste bene! La befana/trans rockettara/o che va a distribuire le calze… XD
Auguri e grazie!
gennaio 5, 2009 alle 8:41 PM |
GENIALE, GENIALE!!!!!
OMMIODDIO!!!!!!
XD XD XD
Il Bisò di stasera non avrà lo stesso sapore, grazie a te!!!
gennaio 5, 2009 alle 9:25 PM |
Cosa è mai il Bisò???? 🙂
Grazie, Teiresias e Ivan: che Frank sia sempre con voi! xDD
gennaio 6, 2009 alle 9:54 am |
Ahahahahahah!
Ho sempre pensato al Befano!
XDXDXD! Al trio Medusa sono morta!
Grazie Sensei!
Fantastica!
Ps: a me la calza è arrivata!
gennaio 6, 2009 alle 10:38 am |
a questo punto suggerisco che tu faccia una tua immagine fumetto per Facebook con te che indossi la calza a rete rossa e reggicalze assortito.
Per vivacizzare il tutto.
gennaio 6, 2009 alle 11:21 am |
Il Bisò è il Vin Brulè! Si dice così in Romagna da me 😀
gennaio 6, 2009 alle 1:21 PM |
mi è piaciuto un casino!!!
Al solito… brava Lara!!!!!!
un Miao di approvazione tutti in coro!
gennaio 6, 2009 alle 1:46 PM |
Bellissimo! XDDD
Fantastica “la befana”! *_*
Un bacione e auguri ancora! XD
P.s.: non ci puoi lasciare in crisi d’astinenza fino Pasqua! è_é
gennaio 6, 2009 alle 2:03 PM |
Noooo!!! ma perchè devi essere buona fino a Pasqua, tanto il coniglio pasquale non mi risulta che faccia discriminazioni tra buoni e cattivi, ed i tuoi post mi fan tanto ridere!!! Buona epifania a tutti!!!
gennaio 6, 2009 alle 2:39 PM |
Uh…in effetti c’è Carnevale, prima. E, soprattutto SAN VALENTINO. Affilo i coltelli. 🙂
Grazie a tutti! Che la Befana sia con voi!
gennaio 6, 2009 alle 5:37 PM |
inizio a pregustarmi la malvagità sanvalentinica. :-p
gennaio 6, 2009 alle 5:53 PM |
Divertente e mooolto brillante. Bravissima, Laraaaaa!!!
Ciao
gennaio 6, 2009 alle 6:42 PM |
Mi piacciono le rivisitazioni in chiave femminista… anche se ad un certo punto mi sarei aspettata almeno una Reverenda Madre!
Bacioni!
gennaio 6, 2009 alle 7:03 PM |
Originale e molto divertente, ci voleva un pò di allegria, GRAZIE!
gennaio 6, 2009 alle 8:38 PM |
Oh, ma che bello!!!! Grazie a te Vincent, di cuore!
E, BLackvirgo…Hai ragione. Ho dimenticato le Reverende, xDDD
Giovanna, è un onore! Grazie!
gennaio 7, 2009 alle 8:20 PM |
O. My.
Il triangolo isoscele che risolve da sé. *buah*
‘Sta cosa della calza a rete andrebbe sviluppata, però *__*
Ciao!
gennaio 8, 2009 alle 11:12 am |
OHH! Qualcuno che ama il triangolo isoscele come me! (ammetto che ridevo da sola quando ho scritto quella frase).
PEr la calza, giammai! xD