Una riflessione sul plagio

Così, è successo e ora so l’effetto che fa, e l’effetto non è tanto bello.
Sto parlando di plagio, o di quello che io ritengo tale. E’ capitato a me, è capitato nel mio stesso fandom, è capitato con una fan fiction postata a due giorni di distanza dal secondo capitolo della mia storia.
Conseguenze, nel tardo pomeriggio-serata di ieri: tristezza, rabbia, depressione, voglia di cancellare tutto. Poi ci si dorme sopra e si ragiona.
Come sto provando a fare.

Mi pare di averlo scritto diverse volte: tutti noi plagiamo, più o meno consapevolmente. Ci portiamo dietro e dentro stili, tematiche, situazioni che abbiamo letto e amato e che vengono da altri scrittori. So che sulla punta delle mie dita premono parole di Stephen King, di Goethe, di Lovecraft, di Katherine Mansfield. So che nella mia testa la Marguerite Yourcenar de L’opera al nero prende il tè con Edgar Allan Poe, e che la Tony Buddenbrook  di Thomas Mann osserva incantata l’abito elfico di Dama Galadriel.
E fin qui ci siamo.
So che in quello che scrivo rigurgitano parole che non sono mie. Io non me ne accorgo, nè riesco a rintracciarle dopo, anche a costo di rileggere cento volte. Ma so che da qualche parte ci saranno una frase, una metafora (appunto), un aggettivo che non sono miei, e che da anni mi circolano nel sangue e si confondono con le parole che vengono da me, fino a rendere impossibile la distinzione.
Ho dei debiti, come tutti.
Li ho anche nei confronti di fan writer che stimo, e da cui, volta per volta, ho appreso qualcosa. So di aver ricevuto attenzione per i punti di vista da Laurie, desiderio di indagare i perchè di una psicologia da Roberto-Yoda, lucidità di meccanismo da Angelo, spinta visionaria da Francesca, accuratezza storica da Jessica, precisione negli scenari da Avalon, adorabile follia da Mele, sapienza nei dialoghi da Caska, durezza da Teiresias e tenerezza da Rohchan, coraggio da Vincent. Solo per citarne alcune e alcuni. A tutti io devo qualcosa.
E forse ho dato a mia volta qualcosa. Nell’immaginare l’Alterità di alcuni personaggi, oppure nell’usare così spesso i corsivi. Non so. In ogni caso, lo scambio è stato proficuo e credo che sia alla base delle comunità di scrittura: altrimenti, che senso avrebbero?
Ugualmente, so che accade spesso di scrivere la stessa cosa contemporaneamente e senza saperlo: è capitato proprio a me  e a Yoda. Io avevo appena postato una scena con un certo personaggio sdraiato e impotente in una caverna, e lui stava lavorando alla stessa situazione. Me lo ha scritto, ne abbiamo parlato, ci abbiamo riso, anche: ovviamente le due scene erano diverse, anche se avevamo un intento abbastanza affine.
E poi  nessuno di noi inventa davvero niente. Le storie sono state già raccontate tutte: cambia il modo, si diversificano i percorsi e i linguaggi.

Per venire al punto, la scena plagiata è vecchia come Omero, e anche di più: un Demone prende consapevolezza che la sua specie finirà, perchè il mondo degli uomini è quello destinato a durare. Quello dei semidei sta andando incontro alla sua fine.
E qui sento battermi sulla spalla non solo dal professor Tolkien, da Roland Deschains della Torre Nera e dal padre Wotan in persona, via Wagner o Gaiman, a piacere. Ma da tre quarti di mitologia planetaria.
E’ OVVIO che in un mito, se appare un dio, quel dio si debba confrontare prima o poi con la propria finitezza. A ben vedere, avviene anche nelle religioni, no?
Dunque, nulla di nuovo.
Però, nel caso in questione, la similitudine non si è fermata alla scena del Demone che riflette: c’erano anche una foresta, l’osservazione dei propri simili che svanivano, una voce terza che ricordava che il mondo stava cambiando, l’odore della morte.
Un pochino troppo.
Pazienza. Svanita (appunto) la rabbia, resta la solita domanda sul perchè, e la solita risposta sul desiderio di autoaffermazione, più o meno consapevole, decisamente giustificabile nel caso di ragazze molto giovani.
Passerà a loro, e passerà a me. E’ già passata, anzi.

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41 Risposte to “Una riflessione sul plagio”

  1. Luthien Says:

    Sono felice di sentire che almeno un po’ di rabbia è svanita, Lara. Non ti so dare la spiegazione del perchè e del percome. Credo si tratti, a mio modo di vedere le cose, di mancanza di sensibilità, intesa nella sua accezione più ampia. Sensibilità nel leggere e nello scrivere. Si torna al vecchio discorso perchè una scrive: per piacere, per diletto, per farsi leggere per auto compiacersi. Spesso però qualcuno dovrebbe ricordare quanto lavoro c’è dietro ad una pagina ben scritta…
    Nei fandom si leggono tante di quelle cose speculari che a volte è persino difficile raccapezzarsi su chi ha cominciato per prima un certo”filone”.
    Ma di una cosa dovresti essere abbastanza certa, la differenza fra l’oro e l’ottone 🙂
    Sembrano simili, ma non lo sono.
    🙂

  2. Rohchan Says:

    Come ti capisco Lara…ricordo bene, so bene il male che fa, sentirsi plagiata.
    Io ne ho passate diverse, anche se ricordarmelo non mi fa piacere…tra chi ha copiato la mia storia più conosciuta, a chi l’ha presa e pubblicata da un’altra parte senza prima avere il mio permesso, mi viene mal di stomaco solo a ripensarci.

    Luthien ha ragione…le persone spesso mancano di sensibilità, sono invidiose, gelose, convinte che, nel mare di fanfictions e storie che viaggiano nella rete, se anche copiano qualcosa probabilmente nessuno se ne accorgerà. Invece, per fortuna, a volte non è così. Si può contare su persone che leggono per caso altre storie, si accorgono delle somiglianze troppo accentuate e avvertono chi di dovere. E da lì poi si comincia a discutere.
    Il filone di una storia è cosa troppo vasta…se dovessimo prenderlo come metro di giudizio per giudicare l’originalità di una storia, tutto si sarebbe fermato centinaia di anni fa, forse migliaia. Il primo romanzo d’amore, di guerra, di fantascienza, fantasy, la prima poesia d’amore, il primo thriller, il primo horror.
    Solo quelli sarebbero gli originali, e tutti gli altri copie.

    Però rileggere la propria scena, la propria storia, magari anche tagliata e ripostata alla bell’e meglio, piena di errori e linguaggi sms -ahi cuore- è una cosa che fa male da morire.
    Spero che questa persona sia al corrente di ciò che è successo, di quello che ha fatto…e che prenda le adeguate misure.
    Nel frattempo, ricordati di quello che dice Luthien, anzi, stampatelo proprio bene in testa. Anche su una targhetta di metallo.
    C’E’ UNA BELLA DIFFERENZA TRA ORO E OTTONE.
    E tu non sei l’ottone, di sicuro. ^^
    Rohchan (che spera di non essere andata OT)
    PS ah. Così ti ho insegnato un po’ di tenerezza? #o.O# Me lusingata…
    PPS quando vieni dalle mie parti a promuovere Esbat? Eh? Eh? Eh? Io sto friggendo….ç.ç

  3. Rohchan Says:

    Ah ecco.
    Dimenticavo una delle cose importanti.
    Sapessi TU cosa hai insegnato A ME…^^

  4. Lara Manni Says:

    Mi squagliate, eh?
    Però, ecco, il discorso sul “la faccio franca” è interessante. Perchè siamo sempre al punto: si scrive perchè amiamo farlo, e perchè vogliamo condividere qualcosa con gli altri.
    Non, o non soprattutto, perchè qualcuno ci dica “brava”. Uso il femminile perchè noto che chi plagia sono soprattutto ragazze. Cosa c’è che non va, dunque? Perchè abbiamo bisogno di sentirci prime della classe? Riconosciute, confermate, convalidate? Perchè gli uomini difficilmente plagiano?
    Ps. Rohchan, io sto lottando per non fare promozioni, pensa…:)

  5. Caska Says:

    “Uso il femminile perchè noto che chi plagia sono soprattutto ragazze.”
    Anche perché i ragazzi pare che abbiano una sola grande idea in comune, ossia il personaggio che vive una fantastica avventura cn un’arma fighissima che le altre a confronto sono cacca di pulcino e dare consigli amoroso agli alri personaggi della serie e/o creare una totalmente involontaria tensione sessuale con il loro migliore amico, se si copiassero pure sarebbe la fine XDD

  6. Lara Manni Says:

    xD
    In parte è vero, ma io ho letto splendide fic a firma maschile. Mi pare però che fra loro ci sia maggiore solidarietà. Ma temo che il mondo delle fan fiction rispecchi il mondo reale…

  7. Caska Says:

    Sì, decisamente xD”

  8. Roberto (YD) Says:

    -__-

    Credo che la sensazione di essere copiati come tu dici (e pure copiati male!!), lasci una delle più brutte sensazioni di sottrazione che si possa immaginare, come se fosse rubato senza rispetto (come diceva Luth) una cosa preziosa che viene affidata con genorosità e desiderio di condivisione a chiunque.

    Se può tirarti su il morale rivoltarla da un’altra parte, mi viene in mente però una cosa che aveva scritto MZB proprio sul copiare, riferendosi a suoi stessi lavori che le sembravano troppo simili a quelli di un autore/autrice che le era piaciuto molto. Andando a menoria era qualcosa del genere: “Per l’aspirante scrittore, il plagio è una delle più alte forme di ammirazione a cui ci si possa abbandonare.”
    Non sarà questo il caso, ma puoi sempre vederla così 😉

    PS: ma falla la promozione, dai!!!

  9. Anghelos Says:

    “Anche perché i ragazzi pare che abbiano una sola grande idea in comune, ossia il personaggio che vive una fantastica avventura cn un’arma fighissima che le altre a confronto sono cacca di pulcino e dare consigli amoroso agli alri personaggi della serie e/o creare una totalmente involontaria tensione sessuale con il loro migliore amico”

    Mi permetto di dissentire.
    Piu’ che altro (perdonate l’uso degli apostrofi, ma ho la tastiera anglofona), la percentuale preponderante di donne rispetto agli uomini nel mondo delle fanfiction porta ad una serie di conseguenze:
    – le donne plagiano di piu’ non in quanto donne ma in quanto anche nei plagi si riflettono le proporzioni di partenza
    – tra le autrici donne, nonostante il gran numero di approcci differenti alle fanfiction, si possono riscontrare temi ricorrenti, in quanto sono abbastanza numerose da potersi dividere in correnti maggioritarie e nicchie varie, con tutte le contaminazioni del caso. Invece gli autori uomini sono troppo pochi, almeno negli archivi italiani, per poter essere scomposti in maniera simile. Il che da un certo punto di vista e’ anche un bene, perche’ rende impossibile generalizzare (anche se poi c’e’ chi lo fa lo stesso 😉 )

  10. Lara Manni Says:

    MZB ha ragionissima. Io stessa, rileggendo e lavorando su Esbat, mi sono resa conto di quanto sia terribilmente kinghiano (e come i successivi lo siano, via via, sempre di meno). Infatti la distinzione, secondo me, è fra ammirazione e l’autoaffermazione. Plagiare “con amore” e inconsapevolmente, è una cosa, plagiare per “farsi notare” è altro e mi ricorda, purtroppo, più che la scrittura, le sgomitate all’Isola dei famosi. 🙂
    Ps. Ma io sono terrorizzata, o Saggio!

  11. Lara Manni Says:

    Oh, il nostro corrispondente dall’Inghilterra! 🙂
    Anghelos, vero. Ma io credo si tratti anche di diversi atteggiamenti che prescindono dalla scrittura. Le donne, purtroppo, non sono solidali fra loro, ma tentano di sbranarsi alla prima occasione. Gli uomini no.

  12. Caska Says:

    Anghelos, stavo scherzando XD

  13. Caska Says:

    (comunque se compare Teiresias penso possa garantire lui che stavo parlando della totalità maschile nel mio fandom….xDDD)

  14. Rohchan Says:

    T^T
    Mi fai piangere, se non vieni…
    come faccio a realizzare il sogno di conoscere il mio piccolo mito personale, se non vieni a Torino? Eh? Eh? Eh? ç.ç
    Sob sob sob…

    Tornando a noi…sono vere entrambe le cose, e cioè che:
    – noi donne siamo più carogna. Fondamentalmente, non sopportiamo che qualcuna che non siamo noi abbia successo, un colpo di fortuna, il ragazzo più carino della classe/scuola/università, il lavoro migliore, il bambino più carino ecc ecc ecc. Che poi cerchiamo di arginare il più possibile la cosa, mi sta bene.
    Ma fondamentalmente, siamo più carogne colle nostre simili, mentre invece gli uomini sono più…cameratisti. Magari ce la possono avere su uno con l’altro per un po’, ma poi passa…^^
    – la maggioranza di scrittrici di fanfiction è femmina. Non so se è perchè i maschi si vergognano troppo ad ammettere di scrivere, perchè fa poco macho, o se è perchè puntano direttamente alla pubblicazione ‘vera’, ma io di maschi che scrivono ne ho trovati davvero pochini pochini pochini.
    E invece mi piacerebbe che ce ne fossero di più. In fondo, buttare su carta le proprie emozioni, le proprie storie, non è una debolezza, e nemmeno un reato. A volte si capisce di più di una persona da ciò che scrive rispetto a come si comporta…
    E anche lettori e/o commentatori (però posso parlare solo per i due siti su cui pubblico storie…lungi da me generalizzare…)
    Laraaaaaaaaaa!!!! Fai la promozione….ç.ç tipregotipregotiprego….

  15. Lara Manni Says:

    Non fare così! 🙂 Facciamo in questo modo: vediamo se imbottendomi di camomille ce la faccio. Imbottendomi fin da ora, dico…
    E’ vera questa cosa: molti uomini scrivono già tendendo alla pubblicazione, le donne scrivono per proprio piacere. Senza voler generalizzare troppo, mi sembra che però la tendenza sia questa. E qui si spiega anche il desiderio di plagio inteso come mezzo per ottenere visibilità.
    Che casino.

  16. Mele Says:

    Cìrbann…! sparisco un momento dal giro e ne succedono di tutti i colori!
    Quanto è che stai pubblicando Tanit? (Meglio: da quanto non passo per EFP?)
    Cos’è ‘sta storia del plagio? Ma stiamo scherzando…?
    Cioè… io sabato parto, cosa devo aspettarmi quando torno? La rivoluzione?
    (-Inner peace… inner peace…- Inspiro, espiro…)
    Ahuff… troppe, troppe novità per il mio vecchio cuoricino.
    Ti stampo e ti leggo in aereo, ok?

  17. Vincent Says:

    Sul fatto che dice che ti senti derubata hai pienissima ragione, plagiare è come rubare.
    Devi però pensare che chi lo fa in male dimostra di non sapere scrivere e pensare con la sua testa. Penso poi che il verbo plagiare ha due aspetti positivo e negativo, positivo quando deriva da un’azione inconsapevole e costruttiva come quello che tu dici riguardo a King (anche se non penso sia un plagio questo, è più una condivisione di idee con vari autori da cui tu apprendi), negativo, be è quello che viene fatto da gente che vuole dimostrare di essere ciò che non è copiando da altri e questo dimostra di non avere cervello e voglia di condividere e crescere.
    Poi per quanto riguarda il discorso Maschi e femmine, io la penso come Angelos.

  18. Vincent Says:

    Poi volevo dirti che anche da te Lara si impara tanto!!!

  19. Lara Manni Says:

    Oh Mele. 🙂 Sto pubblicando da tre settimane, solo due capitoli: niente di grave xD E nel terzo sto pensando a te, visto che ci ho inserito la Lakmè.
    Non succede niente, o meglio, è successo ma pazienza, facciamocene una ragione.
    Vincent, è vero: ma tutti noi “rubiamo”, a volte addirittura alle vite altrui, quando scriviamo. Il problema è nelle intenzioni, probabilmente. E nei fini, sì.
    Ps. Grazie! 🙂

  20. Vincent Says:

    Si, rubiamo anche alle nostre vite, però infatti quando dipende le vite di altri è più corretto chiedere prima, come è corretto chiedere ad un’autrice che ha postato prima se si vuole inserire una scena, se serve al racconto.
    Ps. Grazie a te.

  21. jekka Says:

    Beh, Lara, sai che non mi stupisco per niente? Sarà che, dopo aver letto una fict (sotto segnalazione di Blackvirgo) dove viene trattata la tematica dello stupro in modo sconvolgentemente dilettantesco, non riesco a stupirmi più di nulla.

    Comunque non te la prendere: quando si scrive bene è normale che qualche scribacchino scopiazzi dialoghi e situazioni. Che ci vuoi fare? O la segnali o fai finta di niente..Anzi; anche se la rabbia è tanta, a volte lindfferenza è l’arma migliore.

    PS: Accuratezza storica?..Sono onorata! 🙂

  22. Lara Manni Says:

    Vero. Quando almeno ci rendiamo conto di aver rubato, o quando è possibile chiedere.
    Pensa che io dovrei rintracciare la ragazza stronzissima che una volta mi cacciò a scarpate da uno spogliatoio perchè è diventata Chris in Esbat. Ma come faccio? Non la vedo da quasi vent’anni! xDD

  23. Lara Manni Says:

    Ehi Jekka! Non mi stupisco neanche io, soprattutto nel caso in questione: diciamo che me la sono presa un filino di più perchè è un’autrice che conosco, almeno virtualmente. Ma pazienza.
    Ho segnalato, però. I plagi, secondo me, vanno segnalati sempre, sia che riguardino noi sia che riguardino altri. Non dimenticherò mai una fan fiction di una giovanissima autrice, una yaoi, che venne copiaincollata e trasformata in lemon. 🙂
    Ps. Se non sei accurata tu, chi, altrimenti?
    Pps.Ah, Luthien è altrettanto accurata. La sua Venezia è meravigliosa!

  24. Caska Says:

    “sapienza nei dialoghi da Caska” non l’avevo visto xD Non è sapienza, fa tutto la Scimmia nel Cervello, fidati.

  25. Lara Manni Says:

    Nocciolina? 🙂

  26. Caska Says:

    Vuoi fare in modo che si affezioni a te e portartela via,vero e_é? Così non solo avrai la velocità, ma anche la scimmia ;__;!!!

  27. Lara Manni Says:

    Ma NO! Volevo sfamarla. xDDDD

  28. Caska Says:

    XDDDDD la mia povera scimmia, c’è stato un periodo in cui pensavo che fosse morta XDD A volte ci è andata vicina, ma per altri motivi, tipo ulcere dovute ai plagi o sconvolgimento generale la volta in cui un mio lettore mi ha chiesto che cosa indossa quando scrivo i lemon….O____O *stacco sulla Caska in pigiama e attonita davanti al pc*

  29. Mele Says:

    Quando imparerò il mi naturale tenuto, te la canterò.

  30. Lara Manni Says:

    🙂 E chi fa Mallika? Io no, sono stonata come una campana…
    Caska, e cosa dovevi indossare? Autoreggenti e calze a rete???

  31. Caska Says:

    Ma tu immagina mia madre che entra in camera per offrirmi il thé e mi trova in autoreggenti e calze a rete XD

  32. Lara Manni Says:

    Direbbe: è il cosplay di Moulin Rouge o di Rocky Horror? 🙂

  33. Caska Says:

    Spero del Rocky Horror, io ODIO Moulin Rouge XDDD
    Comunque Suinogiallo ti ha risposto?

  34. Lara Manni Says:

    No. Tutto tace.

  35. Teiresias Says:

    Del plagio direi che s’è scritto talmente tanto di questi tempi, che mi stupisco che se parli ancora ._. insomma, il plagio è sempre esistito. Che diavolo, anche nell’antichità c’era il plagio, con i filoni di narrativa e poesia! Appena nasce una bella idea, questa viene sfruttata, sia consapevolmente che solo per puro caso: io stesso sto rileggendo la mia storia, e noto che alcune cose, più che kinghiane, ricordano Twin Peaks. Il problema è che ho cominciato a vedere TP da meno di due settimane XD dunque che è questo? Plagio o ispirazione?
    Se dovessi dire la mia, plagio è quando copi tutto, dallo stile ai personaggi, e cambi solo un paio di virgole (la povera Caska ne ha subiti fin troppi, direi, e credo mi possa dare ragione), altrove c’è più “ispirazione” e non intenzionalità.
    Poi ci sono i filoni: compare una Minhea in FF, e subito tutti a fare storie dove l’autore si intrufola con i personaggi. Compare una Caska/Selina in KH, e tutti a scrivere di…di…di cose alla Caska/Selina, che non so neanche ben identificare ma mi piacciono XD. Compare una Fychan in DMC, e tutti a scrivere di storie con Dante e Vergil in versione adolescente. E si potrebbe andare avanti all’infinito.
    Io ormai non ci penso più, a essere sinceri. Anche perché la roba davvero importante mica la metto sul web XD

    Ah, e Caska ha ragione: alcuni maschi scrivono cose davvero stupide. Io compreso -_- ma sono molti di meno delle ragazze e si notano di meno. Inoltre credo che il monopolio sessuale ce l’abbiano in assoluto le ragazze, non i maschi.
    Nei maschi ho trovato più violenza, sangue e tamarraggine. Nelle ragazze tanto di quel sesso che a volte ci sono rimasto sbigottito ._. e non parlo solo delle yaoi.

    Ehi, ma mi hai citato nell’articolo e lo noto solo adesso! O_O che onore, considerando che ormai sul mio computer non girano più scritti ma soltanto programmi in Labview e Matlab…

  36. Laurie Says:

    Laruccia, lo sai, tutti i grandi fanwriter passano attraverso il plagio.
    Ho sentito tutte le possibili razionalizzazioni e spiagazioni per questo comportamento. Che sia volontario o che sia involontario, rimane il fatto: è inevitabile. Se ti può far star meglio, pensa che solo le storie più belle creano l’emulazione e purtroppo talvolta l’emulazione coincide spesso con il plagio. Non tutti sono corretti quando si tratta di riconoscere che una storia ci ha influenzato, perché è indubbio che la tua storia sia stata una boccata d’aria fresca nel fandom.
    Non ti abbattere, Laruccia, ti sono vicina.
    (E spero che hai parlato della faccenda con lo staff del sito. Sono molto disponibili)

  37. Laurie Says:

    (Ah, naturalmente se ti serve il Sommo per fare macumbe, te lo presto)
    (Dovevo chiudere con una nota scema xD)

  38. Caska Says:

    Mah,secondo me la distinzione quantitativa tra ragazzi e ragazze non è tanto che si vergognano, ma che, sia per indole sia soprattutto in giovane età (ma non solo, per fortuna) le ragazze sono più propense dei maschi ad appassionarsi con tutto il cuore a qualcosa, in modo veramente intenso, e quindi per loro la scrittura diventa un mezzo come un altro per esprimere un bisogno, che è far parte della cosa che stanno amando. Io stesso non ho mai pensato “mi piacerebbe scrivere” prima di cominciare, ma l’ho fatto spinta dall’amore fortissimo che provavo per FFVII, e solo casualmente, facendolo, ho scoperto che mi piaceva da morire. I ragazzi che arrivano su efp e siti simili, invece, mi danno l’idea di essere quelli che già sanno che gli piace scrivere (ragion per cui li si trova in quantità molto maggiore negli “originali” piuttosto che nei fandom), e solo casualmente si avvicinano ad una serie. Questo spiega anche perché effettivamente i ragazzi che scrivono per un fandom anziché originali seno, in buona parte (ma una parte davvero consistente) bambinoni che vogliono divertirsi a descrivere i nomi delle mosse e delle armi. E? una forma di passione che si sviluppa in modo diverso. Ma, secondo me, ciò che fa la differenza sostanziale nei numeri è questa.

  39. Caska Says:

    (Compare una Minhea in FF, e subito tutti a fare storie dove l’autore si intrufola con i personaggi. Compare una Caska/Selina in KH, e tutti a scrivere di…di…di cose alla Caska/Selina, che non so neanche ben identificare ma mi piacciono XD)
    …conosci Minhea? E’ una mia grande amica xDD
    Comunque cos’è sto slash tra Caska e Selina, uffa, siamo ancora entità distinte XD!!

  40. Lara Says:

    Ah, delizia. Ormai mi è passata, in effetti (anche se, sì, Lau, ho segnalato: perchè penso che comunque sia importante farlo). Dicevo, delizia sia per la riflessione sull’emulazione che faceva Lau che per la…posso chiamarla “risonanza” di cui parla Teiresias. C’è un libro, un romanzo, dove alla fine vengono elencati tutti i debiti dell’autore nei confronti di mezza storia della letteratura. Un po’ eccessivo, ma verissimo
    Io penso che a un autore basti questo: sentirsi dire “guarda, m ihai fatto pensare”. E chiusa là.
    Per quanto riguarda il discorso maschi/femmine. Gli autori maschi che io amo credo facciano coincidere anche temporalmente le due cose: amore per una serie e scoperta (riscoperta, anche) della scrittura. Va detto che sono pochi, quelli che amo. In effetti.

  41. Teiresias Says:

    Leggevo Minhea quando scriveva la Posta del Garden su Zellfantasy. L’adoravo XD e quando ha smesso ci sono rimasto malissimo, anche se capivo.
    Caska, ovvio che tu e Selina siate due entità distinte. Però fate di tutto per dimostrare il contario 😀 suvvia, vi amo entrambe allo stesso modo e non voglio fare differenze…

    Comunque, sta cosa sui maschi mi fa riflettere. Non so, io ho cominciato a scrivere su un fandom a maggioranza DECISAMENTE femminile (credo di essere l’unico autore che non ha fatto accoppiare Dante per puri scopi ludici XD), ma ci ho messo una vita prima di decidermi a pubblicare qualcosa: credo ci sia del vero in quello che dici, forse i ragazzi tendono a mettere sul web la loro roba quando sono sicuri che non faccia davvero schifo anche per dire “Sì, pubblico sul web. Ma non scrivo fanfictions, scrivo originals”. Forse c’è chi crede che fanfic sia sinonimo di “roba per ragazze arrapate che fanno copulare maschi per divertirsi” ._. mah. Non conosco altri maschi nella mia situazione, quindi non posso dire.

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