Volevo dire la mia, come hanno fatto diverse centinaia di migliaia di persone sui giornali e su Internet, su Salinger, morto ieri sera. Più che altro volevo riflettere sul suo “sparire” come persona fisica, che non solo mi ha sempre affascinato molto, ma che ho sempre trovato più che condivisibile quando si parla di scrittura e scrittori.
Però la tentazione è troppo forte e parlo d’altro. Anche se non proprio del tutto.
La tentatrice è Violetta Bellocchio, che non solo è una scrittrice bravissima (Sono io che me ne vado), ma è una blogger di rara arguzia. In questo post racconta le ultime novità in fatto di merchandising su Twilight. Il reality show sulla vita degli abitanti di Forks mi fa deglutire. Le Twilight Rooms degli alberghi mi provocano un certo sbandamento. Del rossetto sapevo (Twilight Venom, ma santo cielo!). Del condom si è detto. Del vibratore si sa già tutto (ebbene sì, esiste un giocattolino simile intitolato al giovane Cullen). Ah, c’è anche il manga:
Niente commenti, ma una nota a pié di pagina. Da Wikipedia:
Nel 1953 Salinger pubblicò una raccolta di sette racconti tratti dal The New Yorker (tra di essi c’è “Bananafish“) oltre ad altri due che la rivista aveva rifiutato. La raccolta fu pubblicata con il titolo di Nove racconti. Anche questo libro riscosse molto successo, anche se lo scrittore, già restio a pubblicizzare i suoi lavori, non avrebbe permesso all’editore di ritrarre i suoi personaggi nelle illustrazioni della sovraccoperta perché i lettori non si creassero idee preconcette sull’aspetto che avrebbero dovuto avere.
Tag: Salinger, Twilight, Violetta Bellocchio
gennaio 29, 2010 alle 12:08 PM |
Nove racconti… sono molto legata a questo libro, è stato il primo che Ale mi ha prestato, quando ci siamo conosciuti.
Ma soprattutto, leggendolo sentivo il suono di una sola mano…
gennaio 29, 2010 alle 12:24 PM |
E’ un bellissimo libro. Forse – oso – più bello de Il giovane Holden, dove riconosco la maestria ma che mi ha sempre lasciato freddina. Immagino sia colpa mia.
Di Salinger ho amato più le scelte che la scrittura: il fatto di lasciar camminare la sua opera negandosi fisicamente ai lettori mi sembra molto bello. Soprattutto in una società…cannibale, da questo punto vista
gennaio 29, 2010 alle 1:14 PM |
Tocchi un tasto interessane con il tuo ultimo paragrafo. A me non piace quando in un libro ci sono illustrazioni dei personaggi. Ad esempio ho visto su internet le illustrazioni inserite nell’edizione speciale a tiratura limitata di Under the dome, e alcuni personaggi erano diversissimi da come me li ero immaginati prima. Probabilmente, se li avessi visti prima, avrei “visto” un altro libro durante la lettura.
gennaio 29, 2010 alle 1:40 PM |
Le collezioni di trucchi ispirate a Twilight però sono davvero belle. Non tutto il male viene per nuocere.
gennaio 29, 2010 alle 2:35 PM |
Mele, non potrei mai mettermi un “Twilight Venom”, giuro 🙂
Demonio. Problemone. Io me lo sono posto quando è uscito Il signore degli anelli di Jackson, ed ero realmente turbata dal fatto di trovarmi davanti personaggi che per anni avevo immaginato in un certo modo. Per esempio, Aragorn era completamente diverso da quello che avevo visualizzato.
Ma mi è capitato recentemente anche con Uomini che odiano le donne: Kalle non era così, nella mia testa (su Lisbeth, posso anche starci).
Certo, quando King, nella Torre nera, dichiara che Roland è ispirato a Clint Eastwood, diventa difficile immaginarlo diversamente: infatti, dopo che ho letto l’introduzione, sono stata vincolata a quella chiave. E non ne ero troppo contenta, confesso…
gennaio 29, 2010 alle 4:36 PM |
bah, secondo me siete troppo impressionabili.
gennaio 29, 2010 alle 6:44 PM |
Visto che citi King mi inserisco… Ho appena iniziato la torre nera volume 1 in lingua originale e mi ha già catturato! 🙂
gennaio 29, 2010 alle 7:01 PM |
Credevo che snobbassi Twilight, ma a quanto vedo lo nomini spesso nei tuoi post…
gennaio 29, 2010 alle 7:11 PM |
Rin, Twilight non può essere snobbato. Può piacere o non piacere, ma non si può ignorare un libro che ha coinvolto fino a questo punto milioni di persone nel pianeta. In questo caso, più che da Twilight, sono rimasta colpita da quel che nasce intorno. Tu no? 🙂
Mele, è che a me i rossetti piacciono sobri.
Fabio: e vedrai, vedrai…
gennaio 29, 2010 alle 8:13 PM |
Ho letto da qualche parte che e’ apparso/dovrebbe apparire a breve “Lacrime di Bella”, lubrificante femminile. La cosa piu’ sorprendente e’ che non ne sono sorpreso.
gennaio 30, 2010 alle 1:27 PM |
Il manga di Twilight me lo aspettavo da tempo, non mi ha stupito.
Anche lo stile manga molto occidentalizzato… uno modo di fare fumetti che andrebbe rivalutato e non sfruttato per cagatine del genere (fare fumetti su serie tv tipo Gossip Girl o su libri meyeriani… o chessò su Courtney Love che si scrive l’autobiografia fentesi).
febbraio 1, 2010 alle 9:36 am |
Courtney Love? Non era Avril Lavigne? 🙂
Demonio. Taccio dignitosamente.
febbraio 1, 2010 alle 3:18 PM |
Oh. Il merchandise di Twilight 😛
febbraio 1, 2010 alle 5:06 PM |
mi aggancio brevemente al riferimento al Signore degli Anelli di Jackson… c’è da dire che l’aspetto fisico dei personaggi del film (attore+trucco) ricalca abbastanza fedelmente le illustrazioni dichiarate “ufficiali”, quelle di Alan Lee in primis. E nella maggior parte dei casi non posso dire di esserne rimasto sconvolto (Lee/Saruman, McKellen/Gandalf, Bean/Boromir… Weaving/Elrond! come rimanerne delusi? 😉 ).
Certo se poi vai a prendere il Nome della Rosa, in cui Eco forzatamente dà una descrizione abbastanza precisa di Guglielmo da Baskerville (ispirato allo Sherlock Holmes di Peter Cushing, diciamo) riesce difficile associarlo ad uno Sean Connery pelatone ma sempre Mister Fascino (mentre F. Murray Abraham per Bernardo Guy mi è sembrata una scelta più azzeccata).
Avendo visto prima il film, mi sono parzialmente salvato però 😉
febbraio 2, 2010 alle 9:51 am |
Vero per quanto riguarda Il signore degli anelli: non per tutti i personaggi, magari. Arwen la immaginavo diversa, per dire.