Posso avanzare un dubbio piccolo piccolo?
Insomma, ho letto Lullaby, la ninna nanna della morte, di Barbara Baraldi. Sul retro c’era una frase di Massimo Carlotto, lo scrittore di noir: “Vero e fighissimo gotico: me lo sono bevuto”.
Ecco, io non sono nessuno rispetto a Carlotto, però non credo che sia vero. Lullaby è un noir, non un gotico. E’ una storia di delitti e di intrighi, di personali infelicità e di fallimenti. E’ vero che il noir deriva dal gotico: ma quando fa a meno del sovrannaturale o del fantastico si chiama noir, e punto.
Dopo di che, va tutto benissimo: puntualizzo un po’ perchè cinque minuti di saccenteria non li nega neanche Andy Warhol. E un po’ perchè, se proprio bisogna usare le benedette etichette, forse si rischia un pochino di confusione nel dire “tutto è gotico viva il gotico”.
O no?
Tag: Lullaby, Massimo Carlotto
marzo 4, 2010 alle 9:31 am |
Con tutto il rispetto ho come l’impressione che Carlotto abbia ecceduto con il Calvados…
marzo 4, 2010 alle 9:35 am |
Non so, GL…io ho la sensazione che “gotico” stia diventando la parolina magica. Il che, come sempre, è insieme un bene e un male…
(Calvados?)
marzo 4, 2010 alle 9:37 am |
Calvados, non leggi Carlotto? Si tengano le etichette, mia cara. Se le tengano strette. Dopotutto: che altro hanno? 🙂
marzo 4, 2010 alle 9:37 am |
Per quel che vale, perfettamente d’accordo, sia sul fatto che quel romanzo sia un noir e non un gotico, sia sul fatto che se proprio dobbiamo usare le etichette, sarebbe meglio non usarle ad minchiam.
Come avevo scritto e paventavo nei commenti a qualche post fa: nel momento in cui qualcosa “tira”, va tutto dentro il calderone…
…certo che dire “l’avevo detto” è proprio una magrissima consolazione…
-.-‘
marzo 4, 2010 alle 9:43 am |
Mi sa che c’hai azzeccato Lara. Gotico è la nuova parola magica da appiccicare ad un libro… sigh. Per questo ci saranno guadagni, ma anche perdite.
marzo 4, 2010 alle 9:57 am |
Versante negativo azzeccato.
Sul versante positivo: non è male che si parli di gotico, comunque. Se pensate che fino a qualche tempo fa il gotico era solo qualcosa che apparteneva al passato e non sarebbe più tornato…
marzo 4, 2010 alle 10:37 am |
L’ho raccolto in libreria distrattamente giusto ieri, non avevo neanche guardato i nomi e stavo per lanciarlo dopo aver letto la frase sul retro…pensavo fosse l’ennesima schifezza simil meyer.
Poi ho letto Carlotto- Baraldi è ho subito associato:Noir!
comunque dalla confezione sembra puntino sull’ambiguità proprio per acchiappare pure la trecidenne vampiraia..
marzo 4, 2010 alle 10:52 am |
Bè, diciamo che nelle prime pagine sembrava di poter essere in un gotico…
marzo 4, 2010 alle 11:59 am |
ho letto solo due racconti suoi ed erano decisamente noir. ma lei mi pare sia “goth” proprio come stile e abbigliamento, da qui forse l’etichetta…
comunque ho trovato questo e direi che è decisamente gotico in tutti i sensi, compreso goth fashion 🙂 http://www.horrormagazine.it/libri/4779
marzo 4, 2010 alle 12:09 PM |
Tu non stai dicendo che devo rinnovare il guardaroba, vero? 🙂
marzo 4, 2010 alle 12:21 PM |
un bel kimono gotico potrebbe andare 🙂 http://cgi.ebay.it/COD:-Q-093-GOTH-KIMONO-TG.-M-Euro-85_W0QQitemZ320490694301QQcmdZViewItemQQimsxZ20100221?IMSfp=TL100221124001r7543
marzo 4, 2010 alle 12:57 PM |
Sono gli strati della gonna che mi impensieriscono.