Lo fanno anche i russi! Leggo oggi su Repubblica la storia di Dmitry Glukhovsky e del suo romanzo, Metro 2033, che viene tradotto in Italia e che è, insieme, un videogame. E che prima di essere tutto questo è stata una storia on line, come racconta l’autore:
«Nel 2002 il libro venne rifiutato da dieci editori diversi, allora l´ho pubblico online a puntate. Ed è diventato un romanzo interattivo, scaricato da due milioni di persone e arricchito dai suggerimenti dei lettori. Un libro “open source”, modificato e migliorato come un software».
Scrive Jaime D’Alessandro:
Artyom, il protagonista, è un ventenne rimasto orfano e cresciuto in una stazione ai margini della rete. Verrà coinvolto in un´odissea fino al centro della Metro, spedito lì per cercare aiuto e fronteggiare un pericolo alla Lost che minaccia l´intera rete. Leggendo questo romanzo acerbo, ma pieno di invenzioni quanto il videogame, viene in mente Nessun dove di Neil Gaiman, che si svolge nella metropolitana di Londra, o I guardiani della notte di Sergej Luk´janenko, con la sua Mosca cupa, soprannaturale, a metà strada fra l´éra sovietica e quella contemporanea. Ora, a 31 anni, l´autore ha in cantiere un videogame tratto da Guerra e pace di Lev Tolstoj e la pubblicazione di Storie della madrepatria, racconti satirici sui russi di oggi. Rigorosamente online. «Tutti i miei romanzi sono sempre disponibili sul Web, anche dopo esser stati stampati. Non avrei mai avuto successo altrimenti e sono certo che così facendo non danneggio le vendite. Anzi, le aiuto».
La notizia mi mette di buonumore, confesso.
Mentre ieri sera ho definitivamente abbandonato Blood dopo ulteriore tentativo: non è questione di Lestat-buono. Signore e signori, devo dirlo: è scritto male. Incredibile, al punto che non riuscivo a crederci neppure io: è noioso, verboso, stiracchiato, pieno di improbabili ammiccamenti al lettore. Illeggibile. Però mi dispiace.
Tag: Blood+, Glukhovsky
marzo 23, 2010 alle 10:18 am |
A mio modesto parere la Rice scrive male da oltre vent’anni (splendido il primo, decente il secondo, e stop; inguardabili gli altri).
marzo 23, 2010 alle 10:41 am |
Più o meno sono d’accordo con Melmoth, anche se sono un po’ più “di manica larga”: della Rice salvo i primi tre sui vampiri ed il primo sulle streghe. Tutto il resto è noiaaaaaa…XD
marzo 23, 2010 alle 10:53 am |
Di fantasy e scifi russa ne esiste molta ma so che è sommersa (anche all’interno del paese): alcuni ragazzi hanno creato un sito dove se ne parla, purtroppo le parti in inglese sono poche.
In effetti mi chiedevo se la pubblicazione di Lukanienko in paesi di lingua inglese avesse un po’ aiutato a smuovere le acque…
marzo 23, 2010 alle 11:05 am |
Qual è il sito, Lau?
Elfo e Melmoth…questo è davvero al di là di ogni decenza, ve lo giuro.
marzo 23, 2010 alle 12:40 PM |
http://www.rusf.ru/english/index.htm
Mi viene voglia di imparare il russo!!
marzo 23, 2010 alle 1:00 PM |
allora l’ho pubblico?
Ma chi ha tradotto? Di Pietro?
Blood è proprio illeggibile. Dire che la Rice non sa scrivere da vent’anni è a mio parere un po’ eccessivo. L’Ora delle streghe a me è piciuto un bel po’. Gli altri meno. Molto meno. Fino all’ultimo atto: la tragedia.
Come ho detto in altre sedi anch’io non leggerò questo volume: lascio Lestat e le Streghe con un bel ricordo, che è sempre melgio che lasciarli con un brutto libro.
marzo 23, 2010 alle 2:49 PM |
Grazie Lau!
Giulia, quello di cui non mi capacito è di come si possa disimparare a scrivere. Anche tecnicamente…
marzo 23, 2010 alle 3:49 PM |
Pare che in America vada di moda far scrivere i libri a Caio dicendo che sono di Tizio…
marzo 23, 2010 alle 5:01 PM |
Vabbè, ma almeno li faccia scrivere ad uno scrittore maggiorenne.
Oppure è il famoso esperimento delle scimmie e della macchina da scrivere….
Maledetti scimpanzè, un giorno avrò la mia vendetta!
marzo 24, 2010 alle 12:18 am |
Ma Lara, la cattiva notizia che hai addolcito con la traduzione di “Metro 2033” è che “Blood” fa schifo? Poteva andarci peggio, potevano pubblicare in Italia la sua serie “Christ the Lord”! Comunque Filippo, la storia delle scimmie e della macchina da scrivere è interessante, molto interessante…
marzo 24, 2010 alle 9:01 am |
Vero Andrea, poteva andarci peggio, ma la serie – credo – arriverà comunque.
marzo 24, 2010 alle 9:46 am |
Argh, questa sì che è una brutta notizia!
marzo 24, 2010 alle 12:18 PM |
Ciao Lara! ^^
Io sono a metà di “Blood” e devo dire che lo sto trovando godibile. Certo, Lestat è più ampolloso (sembra che reciti il vocabolario dei sinonimi e contrari) ed è vero che assomiglia al lupo di Gubbio rabbonito… però credo di riuscire a finirlo. 🙂
marzo 24, 2010 alle 12:20 PM |
Coraggio Anita: compi la missione anche per noi. 🙂
marzo 28, 2010 alle 7:16 PM |
Lara non bestemmiare! XD
Scherzi a parte, io adoro la Rice. Però, cercando di essere obbiettivo, posso dire che il suo stile è più che barocco. Deve piacere altrimenti risulta pesante. Per non parlare dei molti registri che la Rice usa. Il suo massimo lo dà ne L’Ora delle Streghe, dove i vari stili riescono a creare tante atmosfere quante sono le epoche introdotte. Però da qui a dire che scrive male…
marzo 28, 2010 alle 9:47 PM |
c’è un bellissimo racconto di Asimov, di cui non ricordo il titolo, che parla di scimmie e macchina da scrivere. Con un finale maestoso 🙂 chi lo conosce?
Già mi sono espresso sulla Rice, e concordo con Luca sul discorso stile (io sono fra quelli a cui non piace :)).
A proposito di russi, sono curioso di sapere se gradite Luk’janenko… e ci sono racconti fantastici di Tolstoj favolosi.
marzo 28, 2010 alle 10:25 PM |
Scimmie dattilografe e Asimov… la faccenda comincia a diventare piuttosto complicata! 🙂
marzo 29, 2010 alle 8:07 am |
Luca, scrive male in Blood. Per questo sono rimasta colpita. In tutta sincerità, è come se quel romanzo lo avesse scritto un’altra persona. Forse le scimmie di cui sopra 🙂
marzo 29, 2010 alle 10:28 am |
Lara, la missione l’ho portata a termine ma… bye bye Rice! Ho preso un fazzoletto bianco e l’ho sventolato davanti al libro. E’ out, non c’è dubbio.
Peccato.
marzo 29, 2010 alle 10:32 am |
Sono solidale, soldato Anita. 😦
marzo 29, 2010 alle 1:27 PM |
Le scimmie hanno vinto ancora… maledette! 🙂