Memorandum: infilarsi nelle polemiche significa quasi sempre arrivare al punto in cui qualcuno ti dà dell’imbecille, dell’utente compulsiva di Photoshop (che neanche so aprire, a momenti), della presuntuosa, di colei che ignora l’esistenza delle Città invisibili di Calvino (che semmai è stato il libro che mi ha fatto innamorare del fantastico). Del resto, cosa dovevo aspettarmi? Come mi ha scritto un amico, oltre a far parte della negletta schiera di scribacchini analfabeti, sono giovane e donna, “due cose malviste in Italia”.
Quindi, sto zitta e mi rimetto a scrivere: e a questo punto ci metto davvero un’alabarda, nella storia. Tiè.
Tag: Fantasy, Le città invisibili
aprile 30, 2010 alle 7:56 am |
Spaziale!
(Scusa, non ho resistito. XD).
aprile 30, 2010 alle 7:57 am |
Torno anch’io alle alabarde, va’.
aprile 30, 2010 alle 8:20 am |
E non dimenticare i demoni, mi raccomando.
aprile 30, 2010 alle 8:44 am |
Siete fortunati che Mad Dog non vi abbia mangiati tutti! U_U
Cerco di fare ironia, perché tutto ‘sta faccenda è davvero triste… 😦
X-Bye
aprile 30, 2010 alle 8:47 am |
Io invece vorrei dire che ho la sensazione che qualcosa si stia muovendo. Grazie a persone come voi, che parlano di demoni e alabarde. Liberissimi di sputarmi in un occhio: sono al di fuori delle diatribe e dei comprensibili malumori creati dal muro di gomma attorno al fantastico. Però mi sento proprio di buttare i miei 2 cents su una parola di incoraggiamento, perchè forse voi che siete parte in causa non ne avete la percezione definita: grazie alle discussioni, ai disaccordi e persino ai litigi – ebbene sì – qualcosa si comincia ad intuire. Questo qualcosa è il costituirsi di una coesione di cui fino a poco tempo fa non c’era traccia. E bada, per coesione non intendo che si debba essere tutti d’accordo. Già il fatto di contribuire a creare “movimento” attorno al fantastico è un QUALCOSA che prima non avevamo. Forse non avverrà una rivoluzione in tempi brevi, ma una volta creato il campo di confronto è verosimile pensare che questo si sviluppi. (L’ottimismo è il profumo della vitaaaaaa…:D )
aprile 30, 2010 alle 8:51 am |
Elfo, voglio abbracciarti! 🙂
aprile 30, 2010 alle 10:21 am |
Mi spiace molto Lara, non doveva succedere.
aprile 30, 2010 alle 10:28 am |
Cosa, Andrea?
aprile 30, 2010 alle 10:31 am |
Non si doveva arrivare “al punto in cui qualcuno ti dà dell’imbecille, dell’utente compulsiva di Photoshop”, ecc. Lo trovo molto spiacevole.
aprile 30, 2010 alle 10:41 am |
Anche io, ma ci sto facendo il callo. Oltretutto il signore in questione è riuscito a modificare il mio “mi permette di sentirmi offesa?” in “come si permette?” seguito da un “lei non sa chi sono io” che non mi sarei mai sognata, in tutta la mia vita, neanche di pensare.
aprile 30, 2010 alle 11:13 am |
da come ti ha risposto non credo si riferisse a te come persona o autrice, dubito che ti abbia letto o sentito nominare. Ha infilato una serie di cazzatine per trollare un po’. Sperava che qualcuno gli dicesse “come ti permetti” quindi ha modificato il tuo messaggio a suo uso e consumo. Ma è un suo problema mentale, mica tuo.
aprile 30, 2010 alle 11:21 am |
Sicuramente non conosce me e nessun altro dei presenti alla discussione: ma quel che afferma è la spia di una mentalità precisa e, ahi, diffusa. E’ questo che mi amareggia.
aprile 30, 2010 alle 12:07 PM |
E un drago non ce lo metti?
Va beh, a parte tutto, tentare di far parlare di fantastico in termini nuovi (per l’Italia) può comportare certe sgradevoli reazioni.
Ma potrebbe davvero valerne la pena.
aprile 30, 2010 alle 12:44 PM |
Certo che ci metto il drago. Comunque sì, ho sbagliato io:perchè si finisce sempre, pur non volendolo, a recitare la parte delle vittime. E questo non va bene.
aprile 30, 2010 alle 1:50 PM |
Città invisibili? Qua il cinque, sorella.
aprile 30, 2010 alle 1:58 PM |
Cinque!
aprile 30, 2010 alle 3:04 PM |
Non entro nel merito della questione e della discussione di questi ultimi giorni perchè non penso di essere abbastanza informata.
Solo una domanda che, seppure sciocca, mi sorge davvero spontanea: Che categoria di persone è quella degli “utenti compulsivi di Photoshop”?
No, perchè a me che studio fotografia fa un po’ ridere la metafora, dato che i fotografi Photoshop lo usano quasi ogni giorno 🙂
aprile 30, 2010 alle 3:08 PM |
Ah, saperlo saperlo….:)
aprile 30, 2010 alle 8:20 PM |
Wow, torno da te e sei di nuovo in crisi…
Che fare? Al mondo non esiste più l’eleganza. E la sostituiscono colla spocchia.
Si dovrebbe rispondere come ai bei vecchi tempi (dove si stava peggio ma si discuteva meglio): con una sonora pernacchia.
Maggio 1, 2010 alle 1:11 PM |
quando vuoi un corso di photoshop fammi un fischio eh!
Maggio 1, 2010 alle 3:22 PM |
quanto alle alabarde aspetta il mio post di domani hihi
Maggio 2, 2010 alle 11:07 PM |
[…] contempo capisco tutte le affermazioni che son saltate fuori sui vari blog. Da Lara a Francesco, passando per Loredana. Proverò a dire la mia se pure a bocce […]
Maggio 3, 2010 alle 2:09 PM |
Fermo restando che “alabarda” è una parola foneticamente bellissima, checché lo strumento che le appartenga sia stato fino al XVII secolo usato per crudi scopi… Fai bene! I miei lavori pullulano di alabarde, approvo!
P.s. Non ha nulla a che fare ma lo scrivo qui onde evitare molteplici interventi: hai letto il poco lusinghiero articolo sulla Fan Fiction su “Marie Claire” di questo mese, firmato Debora Attanasio?
Maggio 3, 2010 alle 2:19 PM |
Uh! No. Devo comprare Marie Claire? Mi fai un riassuntino?
Maggio 3, 2010 alle 3:15 PM |
“Alabarda” è una parola bellissima, deriva dal greco, ce lo dice Hillman. Significa “saggezza”. Vabbe’ 🙂
Pensate ad Alabarda pronunciato, con la dovuta enfasi, da un Mughini! Straordinario.
Epperò posso fare il guastafeste? La’? O la consideri chiusa?
Maggio 4, 2010 alle 9:34 am |
Mi ripeta la domanda. 🙂