Aria di autunno, e per la prima volta dopo un bel po’ di giorni torno di umore decente (e torno ad aver voglia di scrivere, che è quello che conta).
Mancano cinque mesi a Sopdet, più o meno.
Probabilmente non è costume di un autore spiegare il perchè delle sue scelte: nel momento in cui sono fatte, non gli appartengono più, e le spiegazioni sono, sempre, superflue.
Però, da qui a febbraio, proverò a raccontare ugualmente alcune cose. Per esempio, gli scenari. Perchè i tempi sono due, in sostanza: il presente (del 2008, che è già passato), e il passato più lontano.
Tre momenti della storia italiana.
Tre momenti di crisi.
Tre indizi di quel che siamo.
Perchè in questo periodo molti si affannano a ricercare, in mesi di celebrazioni per l’unità d’Italia, come siamo diventati quelli che siamo. Io mi sono rivolta a tre date.
1915.
1943.
1977.
(e anche quel 2008 conta, a ben vedere)
Per ora, mi fermo.
Tag: Sopdet
ottobre 15, 2010 alle 4:01 PM |
Uguale a Gl: finisci i post sul più bello.
Maledetti scrittori (o scrittori maledetti?) 🙂
ottobre 16, 2010 alle 8:24 PM |
Sono curiosa, lo ammetto ^^
Senti, scusa l’OT, ma che cavolo è successo con Gamberetta?
ottobre 17, 2010 alle 7:00 am |
Fos: non ne ho idea.
ottobre 17, 2010 alle 8:25 PM |
Strano O.O
ottobre 17, 2010 alle 9:03 PM |
Fos, certo che è strano. Sono stupita quanto te, credimi.