Pensando e ripensando alla citazione di Giobix su Sergio Leone, mi sono resa conto che non solo è vero, ma è inevitabile che i suoi film mi abbiano influenzata enormemente.
Quando ero bambina, la mia educazione alle storie è venuta da mio padre, e mio padre era un fan accanito di western. Inizialmente ha provato con i classici, tipo “Mezzogiorno di fuoco”, ma la mia reazione era stata molto tiepida. Infine (avevo fra i sette e gli otto anni) mi ha iniziata a Sergio Leone. E’ stato amore a prima vista.
“Per qualche dollaro in più” aprì la serie. Raggomitolata sul divano, facevo il tifo per il colonnello Mortimer, mi coprivo gli occhi quando El Indio cerca di stuprare la ragazza e lei si uccide mentre lui le è sopra (la ferita rossa sulla pelle bianca mi è rimasta impressa per centinaia di notti). E saltavo di esultanza quando il Monco (insomma: Clint Eastwood) fa partire la musica del secondo carillon nel duello finale (certo che ci doveva essere un secondo carillon! Che idea! Che trama!).
Non ho più abbandonato Leone. I miei giochi infantili erano scanditi da “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto”. da complicate rielaborazioni del padre di tutti i duelli di “C’era una volta il West”, e dalla musica di “Giù la testa”.
Vi faccio una confessione: in fondo, avrei sempre desiderato scrivere un western.
Tag: Sergio Leone
febbraio 21, 2011 alle 9:39 am |
Non è troppo tardi per farlo.
Anzi, ti confesso che l’idea di un western scritto da te mi incuriosisce assai.
febbraio 21, 2011 alle 9:45 am |
Pensa che a me piacerebbe scrivere uno space-western XD!
febbraio 21, 2011 alle 9:46 am |
Io adoro i film di Leone, sono vicinissimi alla mia idea di perfezione cinematografica. Sono stupito: sei la prima donna che conosco che confessa una passione simile per Leone, di solito è un argomento che ammazza qualsiasi conversazione con gentil sesso 🙂
Comunque, secondo me, il duello migliore dei film di Leone è questo:
Mi vengono i brividi tutte le volte che lo rivedo…
febbraio 21, 2011 alle 10:05 am |
Ne hai trovata un’altra. Lara, siamo simili anche in questo! La differenza è che io ho scoperto Leone con “Il buono, il brutto e il cattivo”, e i miei compagni mi prendevano in giro per la mia insana passione per Clint Eastwood (vabbè, poi l’ho studiato all’università).
E penso anche che iuno dei miei primissii tentativi di Fan Fiction sia nato dopo la lettura di duello al sole, un tascabilaccio che trovai sotto una pila di gialli e polvere.
febbraio 21, 2011 alle 10:08 am
Vedi? 🙂
Se poi consideri che la Torre Nera è stata ispirata a King dallo stesso Leone….
febbraio 21, 2011 alle 11:56 am
Anche Vale! Comincio a sospettare che molte donne nascondano, per pudore, un’insana passione per i western… 🙂
febbraio 22, 2011 alle 9:34 am |
Il mondo contiene più fan donne di Sergio Leone di quanto si pensi. Ora siamo già in tre, compresa io.
L’ho scoperto al liceo, e l’ho adorato. Come diceva King, ha un taglio epico che ti appassiona.
Dai, Lara, prova a scrivere il tuo western: male che vada ti sei divertita.
febbraio 22, 2011 alle 10:07 am
Vediamo, ho tanta di quella carne al fuoco! 😀
febbraio 21, 2011 alle 9:48 am |
Andrea, da bambina volevo fare il bounty killer 🙂 E, sì, quello è il padre di tutti duelli che intendevo!
Ele. Space-western? Ah, però…
In realtà, dopo Leone ho scoperto Asimov. E volevo fare il primo Oratore.
febbraio 21, 2011 alle 9:51 am |
Potremmo fare tutte e due uno space-western e uniremo Leone ad Asimov xD
febbraio 21, 2011 alle 9:52 am |
Ci sto!
febbraio 21, 2011 alle 11:30 am |
Space western? aveta mai visto la serie ” firefly”? No?
Rimediate!
febbraio 21, 2011 alle 11:40 am |
Rimedio 🙂
febbraio 21, 2011 alle 12:04 PM |
Andrea, e chi la nasconde?
febbraio 21, 2011 alle 12:53 PM |
Meglio non provocare un bounty killer, non vorrei ritrovarmi pieno di piombo! 🙂
febbraio 21, 2011 alle 4:17 PM
Sono un bounty killer pacifico 🙂
febbraio 21, 2011 alle 7:10 PM |
aah ho visto giusto allora 😀 Stesso percorso per me, visti da piccolo e rivisti fino allo sfinimento. Penso che Leone e poi Corbucci e gli altri del western italiano avessero intuito una cosa: i film americani era troppo puliti, mentre la frontiera era popolata soprattutto da poveracci brutti e sporchi. Partendo da questo e prendendo spunto dai samurai (quel mondo orientale dove il buono non era proprio “buono” come lo intendiamo tradizionalmente noi) hanno creato un mondo fantasy pieno di mito, dove far succedere le cose più incredibili. Basta pensare a Django che gira per il deserto trascinando una bara con dentro una mitragliatrice, ma nel mondo dello spaghetti western poteva succedere questo e altro 😀
febbraio 22, 2011 alle 11:30 am |
…Cosa potrebbe essere il fantastico italiano se ci fossero più Lare e più attenzione a quello che scrivono!
febbraio 22, 2011 alle 8:39 am |
Esatto! I brutti e sporchi, ovvero quelli che io chiamo gli umili, sono l’essenza delle storie. E pure della Storia, a ben vedere. 🙂
febbraio 22, 2011 alle 5:10 PM |
“Al cuore Ramon, se vuoi uccidere un uomo devi colpirlo al cuore” 🙂