Glinda di Atelier dei libri ha postato ieri un bellissimo speciale su Sopdet, con intervista…tripla. Lo trovate qui.
Poi, sto rispondendo a un’altra intervista dove c’è una domanda che mi manda in crisi. Vi racconterò.
Infine, ho appreso una notizia piuttosto sconvolgente. Ho sempre stimato moltissimo Gargoyle, la casa editrice che ha pubblicato e pubblica horror italiani e stranieri di qualità. L’ho sempre trovata coraggiosa, competente, importante. Scoprire che è diventata una doppio binario e che chieda quattromila euro (!) per pubblicare è un trauma. Brutta, triste storia.
Aggiornamento: l’intervista con Affari Italiani.
febbraio 23, 2011 alle 10:01 am |
Peccato, anche a me la Gargoyle piaceva molto. Adesso, in tutta onestà, un po’ meno. Capisco la crisi, ma a quel punto sarebbe stata un’idea migliore creare una casa editrice satellite a pagamento, invece che distruggere il buon nome che avevano.
febbraio 23, 2011 alle 10:05 am |
Io spero che ci ripensino! Sono bravissimi, pubblicano splendidi libri! Perchè fare questo?
febbraio 23, 2011 alle 10:12 am |
Perché probabilmente non ce la fanno a livello economico e hanno 2 possibilità: chiudere o trovare altri modi per fare introiti.
febbraio 23, 2011 alle 10:14 am |
Questo lo capisco benissimo. Però è una mossa che rischia di vanificare il patrimonio che hanno e che continuano a costruire. Che peccato!
febbraio 23, 2011 alle 10:15 am |
La Gargoyle era una delle poche che pubblicava italiani e in una intervista recente si vantava pure di questo. Alla luce di questa notizia mi sento un po’ presa in giro ù_ù
febbraio 23, 2011 alle 10:17 am |
E pubblica ottimi italiani! A me i libri di Vergnani e di Colombo sono piaciuti moltissimo! Non so…spero che ci sia un passo indietro.
febbraio 23, 2011 alle 10:50 am |
Guarda, io torno sempre alla considerazione iniziale e alla mia linea rigida. Capisco la crisi, capisco le difficoltà. Ma far pagare per me è sinonimo di truffare. Doppio binario o non, vuol dire poco, perché noi lettori non siamo in grado di spulciare e sapere quanti e quali romanzi sono a pagamento.
Ergo, non comprerò più un libro edito Gargoyle.
Lo so, sarò estremo, ma la vedo così.
febbraio 23, 2011 alle 10:53 am |
Tristezza immane. 😦
febbraio 23, 2011 alle 11:05 am |
Continuo a sperare che ci ripensino. Mi rendo conto che sono stupida.
febbraio 23, 2011 alle 11:13 am |
Sigh che delusione. Ho conosciuto Vergnani poche settimane fa e mi è sembrata una grande persona, anche se non ho ancora avuto il modo di leggere i suoi libri. Già il fatto che la Gargoyle non distribuisca il libro di Colombo neanche su richiesta era segno di grande difficoltà.
Parlando di Vergnani, lo sapete che stanno realizzando un cortomettraggio sul 18 vampiro? Sono andato alla presentazione, Vergnani stesso fa parte del cast!
febbraio 23, 2011 alle 11:20 am |
Davvero! In che ruolo? 🙂
febbraio 23, 2011 alle 11:25 am |
Rovesciamo il ragionamento. Una CE che pubblica ottimi italiani e che per questo viene lodata urbi et orbi finisce nella merda. Chi è che ha il cerino bruciato?
febbraio 23, 2011 alle 11:40 am |
Una parte secondaria, non certo il vampiro protagonista. Però è simpaticissimo, il flmato sui retroscena e gli errori fa sbragare!!!
La scelta degli ambienti e la preparazione dei costumi è fatta davvero bene, visti gli scarsi mezzi.
G.L. non lo so! Mi sembra di non dire grosse caXXXate pensando che il pregiudizio sui romanzi cosiddetti “di genere” di certo non aiuta…
febbraio 23, 2011 alle 12:26 PM |
Temo che il cerino rischiamo di averlo noi…
febbraio 23, 2011 alle 12:39 PM |
Mi trovo sulla stessa lunghezza d’onda di Francesco
febbraio 23, 2011 alle 1:43 PM |
Non riesci ad andare avanti pubblicando libri di qualità? Chiudi. Prova con una pizzeria al taglio.
Il doppio binario finisce per sputtanare anche gli autori validi che non pagano, e 4000 euri non è un contributo, è una rapina.
febbraio 23, 2011 alle 1:53 PM |
Sono davvero tanti, Giobix. Oltretutto il genere, a meno di botti clamorosi e rarissimi, non arriva a così tanti lettori da ripagare, temo…
febbraio 23, 2011 alle 2:41 PM |
Non c’entra niente: perchè un gatto no? Che ti
hanno fatto di male?
febbraio 23, 2011 alle 2:43 PM |
Io adoro i gatti, ma non ne possiedo 🙂
febbraio 23, 2011 alle 4:35 PM |
Di seguito una CS di Gargoyle Books: “In queste ore stanno correndo notizie circa una nostra scelta di diventare editori a pagamento: le cose non stanno esattamente così. Il progetto era (concedetecelo) diverso e più articolato, era il tentativo di un piccolo editore quale siamo, di dare molto più spazio agli autori esordienti, oggi nostro malgrado penalizzati perché non abbiamo la forza di sostenerne più di tanti nella medesima annata. Sostenere un esordiente richiede l’assunzione di risorse e rischi (che a volte non possiamo correre).
Tuttavia ci rendiamo conto come la comunicazione, in questo ambiente, sia tutto, e che nel caso specifico, si sia evidenziato qualche problema. Il dott. Paolo De Crescenzo (il direttore editoriale), ha quindi deciso di bloccare e cancellare sul nascere ogni iniziativa in questo senso: non sarà mai varata alcuna collana con richieste di contributi agli autori. Continueremo come abbiamo sempre fatto.
Ci preme di sottolineare come, ancora una volta, la stima e l’affetto dei lettori nei confronti di Gargoyle si sia manifestata in maniera esplosiva, quasi viscerale e questa è la nostra maggiore soddisfazione. Ancora una volta abbiamo toccato con mano l’affetto che i lettori hanno nei nostri confronti e non ce la sentiamo (anche se animati dalle migliori intenzioni) di lasciare l’amaro in bocca a quanti ci stanno scrivendo in queste ore chiedendo spiegazioni. Per questo ci teniamo a rassicurarvi. Abbiamo sempre cercato di ascoltare la voce degli appassionati e continueremo a farlo.
Grazie a tutti.” (https://www.facebook.com/notes/gargoyle-books/gargoyle-e-la-pubblicazione-di-esordienti/187118714659796)
febbraio 23, 2011 alle 5:53 PM |
FANTASTICO!
febbraio 23, 2011 alle 6:01 PM |
Lara, hai visto? Ci hai creduto e sono tornati sui loro passi!
febbraio 23, 2011 alle 6:03 PM |
Guarda, ne sono felicissima!!! Mi dispiaceva davvero.
febbraio 23, 2011 alle 6:27 PM |
A chi lo dici… Fortuna che sono tornati indietro 🙂
febbraio 23, 2011 alle 7:03 PM |
Ok. Internet serve!!!