Un veloce paradosso pre-pasquale

Secondo i dati Eurostat, gli italiani sono diciannovesimi nella classifica europea di chi legge almeno un libro l’anno.  Pare che dietro di noi ci sia solo il Portogallo. In compenso, l’Italia è quarta per quanto riguarda il numero di scrittori e artisti.
Qualcosa non  torna.

6 Risposte to “Un veloce paradosso pre-pasquale”

  1. Giobix Says:

    troppi “artisti” che vogliono essere letti ma non leggono gli altri?

  2. Lara Manni Says:

    E’ più complicato di così, credo. Entrano in ballo tanti fattori. Un mercato ipertrofico da sessantamila novità l’anno, per citarne solo uno.

  3. Giobix Says:

    vero, e vorrei capire perchè così tanti libri se poi non si riescono a piazzare, capisco gli editori a pagamento ma gli altri…

  4. Lara Manni Says:

    Per essere presenti sugli scaffali, immagino. E perchè immagino anche che la quantità di titoli compensi la scarsità di lettori: sembra un paradosso, ma penso che in questo modo i conti riescano comunque a tornare.

  5. Paolo E Says:

    Si stavo pensando appunto a questo, che ci sia una relazione tra scarso numero di lettori e quantità di titoli. In altri settori succedono cose analoghe: più il mercato è in crisi più si moltiplicano i prodotti, perchè bisogna andare a prendere anche le nicchie più nascoste. In condizioni di buona, invece con un prodotto si fa tutto.

    Parlare in termini economici di una parte cosi importante della vita culturale di una persona, fa davvero tristezza! C’è anche una questione culturale dietro. Io leggo più di dieci libri l’anno, ma sono sempre a questionare con le persone che mi stanno vicine che sostengono che sia una perdita di tempo…

  6. Lara Manni Says:

    Eppure, Paolo, l’economia riguarda anche questo settore, e la tua analisi è impeccabile. Più crisi, più prodotti-libro. Cosa fare? Continuare, naturalmente. Ma anche lavorare per rendere “domestica” la figura dello scrittore, e allontanarla il più possibile dall’aura del successo facile. Il che non significa riconsegnarla all’altra icona, quella dell’artista incompreso. Bensì a quello che dovrebbe essere. Un narratore. Una persona che lavora con le storie.

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