Secondo i dati Eurostat, gli italiani sono diciannovesimi nella classifica europea di chi legge almeno un libro l’anno. Pare che dietro di noi ci sia solo il Portogallo. In compenso, l’Italia è quarta per quanto riguarda il numero di scrittori e artisti.
Qualcosa non torna.
aprile 19, 2011 alle 10:00 am |
troppi “artisti” che vogliono essere letti ma non leggono gli altri?
aprile 19, 2011 alle 11:00 am |
E’ più complicato di così, credo. Entrano in ballo tanti fattori. Un mercato ipertrofico da sessantamila novità l’anno, per citarne solo uno.
aprile 19, 2011 alle 11:19 am |
vero, e vorrei capire perchè così tanti libri se poi non si riescono a piazzare, capisco gli editori a pagamento ma gli altri…
aprile 19, 2011 alle 12:36 PM |
Per essere presenti sugli scaffali, immagino. E perchè immagino anche che la quantità di titoli compensi la scarsità di lettori: sembra un paradosso, ma penso che in questo modo i conti riescano comunque a tornare.
aprile 20, 2011 alle 9:27 am |
Si stavo pensando appunto a questo, che ci sia una relazione tra scarso numero di lettori e quantità di titoli. In altri settori succedono cose analoghe: più il mercato è in crisi più si moltiplicano i prodotti, perchè bisogna andare a prendere anche le nicchie più nascoste. In condizioni di buona, invece con un prodotto si fa tutto.
Parlare in termini economici di una parte cosi importante della vita culturale di una persona, fa davvero tristezza! C’è anche una questione culturale dietro. Io leggo più di dieci libri l’anno, ma sono sempre a questionare con le persone che mi stanno vicine che sostengono che sia una perdita di tempo…
aprile 20, 2011 alle 10:52 am |
Eppure, Paolo, l’economia riguarda anche questo settore, e la tua analisi è impeccabile. Più crisi, più prodotti-libro. Cosa fare? Continuare, naturalmente. Ma anche lavorare per rendere “domestica” la figura dello scrittore, e allontanarla il più possibile dall’aura del successo facile. Il che non significa riconsegnarla all’altra icona, quella dell’artista incompreso. Bensì a quello che dovrebbe essere. Un narratore. Una persona che lavora con le storie.