Cambiai il mio nome in Coda di lupo

Avevo quattordici anni e avevo scoperto Hell’s House. Con due amiche,  fresche di lettura di Richard Matheson, avevamo eletto a luogo di incontro, chiacchiera e avventura una casa diroccata che si trovava in un pratone di periferia, secco e giallo in ogni stagione dell’anno. Più che diroccata, la nostra Casa d’Inferno era abbandonata: per qualche ignoto motivo, la costruzione non era stata mai portata a termine. La Casa era dunque un cubo grigio di  pavimenti grezzi e aperture sgangherate dove avrebbero dovuto esserci porte e finestre. Perfetta per un trio di adolescenti affamate di mistero a buon mercato: ogni sabato, ci riunivamo in una delle stanze del primo piano con Coca-cola, pizzette e libri horror da leggere ad alta voce, o da abbandonare se qualche gustoso pettegolezzo amoroso si rivelava più urgente.
Andò avanti per qualche mese: finché, un pomeriggio, sentii – o credetti di sentire – l’ansimare di un cane nell’erba gialla del prato. Un cane che si avvicinava correndo per mordermi, pensavo, terrorizzata, mentre scattavo in piedi, rovesciando la Coca-cola sui nuovissimi pantaloni bianchi della mia amica.
Fu la fine del trio e il fallimento del mio rito d’iniziazione: la goffa, spaventata Lara non ebbe più accesso alla Casa.
Molti anni dopo, esattamente in questi giorni, ho riportato quell’episodio nel romanzo che sto terminando. Pratica, se volete, banale: gli scrittori si nutrono delle proprie ferite. Anzi, come dice Stephen King, “se quelle ferite si asciugano, le parole muoiono con loro”.
Ma ho ripensato alla Casa anche in questi due giorni, dopo una serie di avvenimenti che hanno portato a una decisione che mi addolora da amica, da scrittrice, da lettrice, da persona che frequenta il web e crede nel medesimo. GL D’Andrea ha chiuso il suo blog, cancellando tutti i post: potete leggere direttamente la motivazione. Potete anche leggere come si è sviluppata la discussione sul forum di Massacri Fantasy, a proposito di contesti, di web, di critica, di rapporto fra lettore e scrittore. Ho postato in quella sede alcune  considerazioni in questo senso. Qui ne aggiungo un’altra, che spiega il riferimento iniziale alla Hell’s House della mia adolescenza.
Più volte mi sono sentita ripetere che bisogna essere “adatti” alla rete. Che, per essere su Internet, occorre superare quella sorta di rito di iniziazione che ti porta a rispondere in modo brillante (“maturo”, pare essere l’aggettivo più usato) ad ogni tipo di critica. Ogni tipo, ripeto: inclusa questa pagina di Nonciclopedia che, nelle intenzioni, dovrebbe essere ironica (qui la discussione sulla stessa).
Come se, per stare in rete in modo accettabile, fosse necessario l’equivalente telematico dello strappare a morsi il cuore di un grizzly. Dialogo, scambio di arguzie, il pubblico si dispone in circolo, uno dei due cede, l’altro esulta: “owned!”. Applausi.
“Non sei adatta a sopravvivere su Internet”, mi è stato detto, tempo fa, da un blogger e utente di Facebook. Possibile. Eppure, io credo alla rete e credo al dialogo fra scrittori e lettori. Io ho mosso i primi passi su Internet, in una comunità di persone che scrivono e leggono come Efp, e ne vado fiera. Non sono la sola a nutrire una simile utopia. Molto tempo fa, Wu Ming 1 scrisse : ” La “cultura del sospetto” che vede in ogni autore un potenziale truffatore da smascherare va nella direzione diametralmente opposta a quella che interessa a me, cioè la lenta e faticosa costruzione di comunità basate su “circoli virtuosi” e rapporti reversibili tra autori e lettori.”
Io a quei circoli virtuosi credo, e credo anche che possano esistere, o che esistano già. Il fanwriting, in un certo senso, è “virtuoso”: perchè stabilisce una connessione fra scrittore e lettore, lasciando al secondo la libertà di intervenire su un’opera. Mi auguro che ne sorgano sempre di più, questo è quanto posso dire.
Posso aggiungere qualche riga, però.
Scrivo questo post per amore: dei lettori e degli scrittori che immaginano un altro modo di rapportarsi. Scrivo questo post sperando che quei lettori e quegli scrittori abbiano voglia di discuterne, qualunque sia la loro posizione, nei commenti qui sotto. Scrivo questo post perchè penso che quando si perde una voce, con cui si può essere anche in assoluto disaccordo, si perda un’opportunità. Scrivo questo post perchè non mi interessa strappare a morsi il cuore di un orso. E perchè anche la ragazzina goffa che sono stata ha il diritto di sopravvivere, e di credere in qualcosa di diverso.

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235 Risposte to “Cambiai il mio nome in Coda di lupo”

  1. Vale Says:

    Solidarietà 😦

  2. Elfo Says:

    Ho già lasciato il mio commento su Facebook, ma rispondo anche qui. Come lettrice, come blogger ed anche come “consigliatrice di romanzi”, come per parecchio tempo mi sono sentita. E’ un discorso, Lara, che io e te abbiamo già toccato quando sul blog dei Gamberi veniva messa in dubbio la buona fede degli scrittori e si insultavano a piè sospinto coloro che non si univano al coro di aspre critiche. Accuse di lecchinaggio, di scarso cervello etc etc. Capita anche se non vuoi, perchè qui in rete TUTTI credono di dovere essere ascoltati. La semplice opinione, poichè riecheggia in migliaia di computer, pretende di essere giudizio compiuto. E il brutto è che la “folla” applaude il più feroce, non chi ha veramente qualcosa da dire. E lo fa perchè è incapace di estrarre i contenuti e di crearne di propri. E’ comodissimo insultare e siamo TUTTI capaci a distruggere. Si può smantellare qualsiasi capolavoro in cinque minuti. Farsene un vanto è roba da sciocchi.
    Inoltre, pretendere di conoscere una persona attraverso ciò che scrive è vicino alla follia. Io leggo e apprezzo ciò che scrivi, Lara, ma non ho la pretesa di conoscerti. A volte posso essere d’accordo con te, a volte no (tipo sul fumo 😉 ) ma questo non va ad inficiare il rapporto telematico, perchè – ahimé – è un rapporto telematico e non personale. Se un giorno impazzissi e mi mettessi ad insultare la tua persona su quali basi potrei mai farlo? Però consolati, di essere infamati per via telematica capita in tutti i forum e blog…ed anche ai non famosi. Perchè c’è gente che si annoia. Perchè c’è gente che invece di costruire preferisce buttare giù. Perchè chi è mite può essere sopraffatto, chi non lo è può essere accusato di arroganza. Il Sacro Scrittore Pubblicato deve prendersi tonnellate di fango in faccia. E chi se ne frega se è anche una persona che ha dei sentimenti, degli amici, persone che gli vogliono bene e – sì, anche un orgoglio? Il fatto è questo: la rete è immensa, controllarla non si può. O si esce dal giro come ha deciso GL o si cerca di prenderne il meglio e di ignorare gli attacchi ingiustificati. Cosa di per sé difficilissima, non mi illudo. Posso solo dire che mi auguro che almeno sul tuo blog il dialogo continui. Per uno che viene ed insulta c’è anche qualcuno che magari ha voglia di confrontarsi con educazione. Per tutto il resto c’è il ban! 😉

    Elfo

  3. Vocedelsilenzio Says:

    Boh. Io sono sempre stato dell’idea che “il rispetto prima di tutto”.
    Non mi piace quello che è succeso sul blog di GL come non mi piacciono i toni di alcuni siti/forum.
    Forse anch’io non sono molto adatto alla rete.

    • Giancarlo Mostachetti Says:

      Nessuno è inadatto a niente. Tu sei adatto come chiunque altro.
      Arrendersi con la frase: “Forse anch’io non sono molto adatto alla rete.” è dare ragione a chi vuole dominare il pensiero altrui, senza lasciare spazio alla libertà di pensiero dei più moderati, attaccandoli con linguaggi che nulla hanno a che vedere con l’educazione.

      L’importante e credere fermamente in se stessi, nelle proprie, poche o molte, capacità, ed andare avanti.

      Giancarlo
      http://www.mostachetti.net/verdesmares

  4. Haters | Il Sito Ufficiale di Francesco Falconi Says:

    […] spesso esagerano. Come sul blog di GL D’Andrea, dopo quello che è successo a Lara Manni. Certo, anche tra gli haters ci sono diversi livelli di deficienza, che vuoi farci. E c’è […]

  5. Fabio Says:

    La rete è un’arma, e come tutte le armi, nelle mani sbagliate, può diventare pericolosa…
    Anche io ho chiuso un blog, aggiornato quotidianamente per 14 mesi. Mi sono reso conto che la situazione mi stava fuggendo di mano. Ora esagero volutamente: mi sono sentito come l’inventore/scopritore della polvere da sparo. Non si sarebbe mai immaginato che quella sabbia nera sarebbe diventata la materia prima della armi da fuoco.
    Il mio blog stava diventando, per me, come un’arma da fuoco. Sentivo che le temperature stavano raggiungendo gradi elevatissimi. E ho avuto paura.
    Questo è quanto.

  6. Chiara Strazzulla Says:

    Di solito non mi esprimo su discussioni su internet, e dato l’argomento non è difficile immaginare perché, ma questa volta due parole le voglio dire anche io.
    Anche a me è stato detto, e più volte, che non sono adatta alla rete. Infatti, se posso, la frequento il meno possibile. Quando aprii il mio blog, la prima volta, misi in chiaro che volevo parlare di libri, di cinema, di musica e quant’altro, ma che non avrei offerto il fianco a nessuna polemica. Fu inutile, tanto che presa dallo sconforto – perché magari non ci si pensa, ma il fatto d’essere stati pubblicati non anestetizza – lo chiusi. L’ho riaperto da meno di un anno perché ho pensato che non fosse giusto abbandonare le pochissime persone che avevano un sincero interesse a leggerlo, e a ogni giorno temo accada qualcosa che mi provi che sbagliavo.
    Forse il problema di internet è che è tutto troppo facile: è facile colpire una persona che è dall’altra parte di uno schermo e che non hai di fronte, ed è facile colpirla nascondendosi dietro una falsa identità. Mi dicono che sono nostalgica, e a vent’anni forse è grave, ma dubito che riuscirò mai ad abituarmici del tutto.
    Grazie, comunque.

    Chiara

  7. Paolo E Says:

    Ho lasciato scritto sul forum cui accennava Lara il mio pensiero, ma per ragioni lavorative non ho la possibilità materiale di scrivere qui. La rete è un’opportunità sensazionale per lettori e scrittori, ma è anche uno strumento pericoloso. La fuori ci sono torme di repressi schiacciati da una cultura nullificante, cui viene data la perversa possibilità di sentirsi qualcuno. Possiamo consentire che la massa di questi aspiranti a qualsiasi cosa pur di esistere ci tolgano quello che abbiamo assaporato insieme in questi mesi? Penso di no. Chiaro che ci vuole stomaco ci vuole anche una sorta di durezza (bannare senza pietà) e si, da diirigente d’azienda dico che purtroppo bisogna anche sapersi porre. Penso che GL sia troppo schietto e sincero per riuscire popolare in mezzo ad una tribù di sciacalli. Ed anche i cosiddetti forum di critica negativa dovrebbero fare la loro parte, sottolineando i limiti da non superare, rendendosi conto delle responsabilità che hanno (non sempre il messaggio che passa è quello che loro vorrebbero!) e smettendola di gettare benzina sul fuoco in nome di un malsano divertimento.

  8. Francesca (Mirya) Says:

    L’unico motivo per cui commento poco sui blog è la pigrizia: sono un po’ impedita coi pc e i blog spesso mi si mangiano i commenti (persino il mio, sob!), ma capisco il tuo appello: Facebook divora tutto a distanza di un’ora, qui invece la discussione ha vita più lunga.
    Credo che un po’ tu mi abbia capita e sappia cosa ne penso; per me il pugno in faccia è arrivato a Natale, quando ho scoperto, come te, la cattiveria e mi azzardo a dire anche la stupidità che permea questo mondo virtuale. Prima non me n’ero accorta per due motivi: sono poco esperta col computer, come ho detto, perciò non ero abile a navigare al di fuori di ciò che mi era strettamente essenziale; partivo dal presupposto, assolutamente errato, che il resto del mondo condividesse per la maggior parte almeno un minimo della mia decenza, considerando che spesso mi reputo indecente pure io.
    Poi sono successe un po’ di cose ed ecco scoperchiato anche per me il vaso di Pandora: ho visto, su mille argomenti mille pagine mille blog, lo stesso atteggiamento ridicolo e assurdo che si trova nei programmi di Maria de Filippi e che, lo ammetto, credevo – speravo – fosse frutto di finzione. Invece è la realtà, la realtà di carne e di rete, a quanto pare, forse ancor più di rete perché è ancora più semplice comportarsi in questo modo dietro ad uno schermo, senza metterci la faccia e talvolta nemmeno il nome.
    Io posso solo ripetere quello che ho già scritto: io non lo faccio. Credo sia l’unica nostra vera scelta personale, credo sia la prima cosa da ribadire per iniziare a cambiare le cose che stanno degenerando a ritmo vertiginoso: io non lo faccio. Io non offendo nessuno sul web, io non faccio critiche offensive sui libri e tanto meno sugli autori e se qualcosa che leggo non mi soddisfa tento di lasciare un commento insoddisfatto ma pertinente lo scritto e soprattutto sempre rispettoso. Io non credo che il mio gusto sia quello di tutti gli altri, non credo che gli scrittori debbano scrivere quello che piace a me, non credo che debbano raccontare di me, fare agire i personaggi come vorrei io, non credo affatto che gli scrittori siano i loro libri e i loro personaggi e non credo che le persone abbiano il diritto né tanto meno il dovere di giudicare gli altri se questo giudizio diviene solo un modo di attaccare. Perché gli altri li giudichiamo, è inevitabile, dentro di noi, ma è dentro di noi che ciò deve restare.
    Io non lo faccio: io non uso internet come strumento di disumanità, ma proprio al contrario.
    Ho letto ora il blog di GL, scopro ora cos’è accaduto e ti chiedo di dargli una mia virtuale pacca sulla spalla: non lo conosco, mi dispiace, perciò non lo seguivo ma comprendo appieno le sue parole in cui, nel mio piccolo, mi ritrovo, io che ho eliminato centinaia di contatti su Facebook, tolto tutte le foto, chiuso qualunque informazione personale e limitato tutto il resto. Ma quel che resta alla fine in me è la sensazione che tutte le persone che possono fare di internet un luogo migliore se ne stiano per così dire staccando e in rete resta solo lo scarto umano. Come forse in tutto il resto del mondo.

  9. Lara Manni Says:

    Ci sono,probabilmente, esigenze diverse a seconda degli utenti. Però l’esigenza di muoversi nel reciproco rispetto, per me, è imprescindibile. Vale per tutte le parti in causa: scrittori e lettori. Essere lettore non significa essere specie protetta, così come non lo è essere scrittore.
    (era una risposta a Chiara, ma siete stati velocissimi) 🙂

  10. Vocedelsilenzio Says:

    Concordo con Chiara quando dice che tutto è facile. Quando non ci si mette la faccia sembra così semplice offendere e attaccare gli altri… il problema però, a mio avviso, è: perché?
    Io posso amare il libro di Lara come posso odiarlo, però il massimo che mi sentirei di fare sarebbe recensirlo segnalando i punti che non mi hanno convinto. Poi, però, mica mi farebbe schifo lei come persona, che non conosco, e continuerei a leggere il suo blog perché lo scambio di pareri non può che far bene. Poter interagire con persone diverse da me, con esperienze estremamente diverse dalle mie, può essere solo arricchimento. Quindi capisco cosa intenda dire Lara quando dice di credere nel web e nello scambio lettori/scrittori. Non capisco però come mai si preferisca lo scontro all’incontro, che non porta mai a nulla di buono.

  11. stefania Says:

    Che brutta situazione. Che brutto avere 14 anni e sentirsi in diritto di fare ciò che si vuole perché tanto è un gioco. Che brutto, bruttissimo che in un forum nessuno o quasi si prenda la responsabilità di dire: ok, abbassiamo i toni. Anche se, a ben guardare tra le righe, qualcuno se ne è reso conto e ha pure individuato il ragazzino. Spero che gli facciano una bella lavata di capo e che, scusate la finesse, si caghino sotto almeno un po’. Perché si può urlare ai quattro venti che non si è responsabili del comportamento della gente ma è vero che il registro medio delle discussioni la dice lunga sul clima avvelenato che si respira. E un lettore senza pregiudizi scappa a gambe levate. E la chiusura, si sa, porta ad isterilimento, paranoia e follia. Lì se ne vedono già i segni.
    La cosa più pesante è che si è persa la linea di confine tra sarcasmo, ironia e offesa. Siamo tutti bravi a distruggere, infangare e demonizzare. Ogni libro è perfettibile, anche Manzoni., anche Tolkien. La cosa pazzesca è che spesso si rifiuta il dialogo e quanto di benefico esso possa portare. Quando una sciamannata scrive : non me ne frega nulla della crescita interiore dell’autore, ebbene ha fatto già una dichiarazione di intenti. Ha detto che a lei non serve il confronto perché sta bene come sta. Grosso, grossissimo errore. Perché in questo modo ha leso il SUO diritto di migliorare e di crescere. Certo, è più facile arroccarsi e chiudersi nelle proprie posizioni. Confortevole, comodo e caldo: ed è ancora più bello perché ci si può crogiolare nel ruolo delle vittime incomprese di un sistema. Ma lavorare dall’interno, come fa spesso Lara è molto, molto più complicato. Lavoro ingrato, il suo, ma infinitamente prezioso. E mi fa ridere la classica battuta: lei se la tira perché è pubblicata e disprezza gli esordienti. No signori. Io non sono pubblicata e forse non lo sarò mai ma non ho sentito mai da questa persona una parola che non fosse di incoraggiamento. So riconoscere chi scrive meglio di me e ha maggiori titoli per essere lì dove è, ossia sui banchi di una libreria. Il confronto aperto diventa sempre e comunque fertilizzante, nutrimento… crescita. Si può crocifiggere Altieri perché scrive in modo particolare ma è indubbio che la sua capacità, la sua preparazione la sua professionalità sono tra le migliori del nostro panorama editoriale. E’ una persona che ha lavorato duramente per essere dove è. Ed è una persona che accetta il dialogo. A differenza dei suoi detrattori.
    Ho letto cose davvero pesanti in questi giorni, frutto di un imbarbarimento del costume sociale e del modo di relazionarsi nella rete. Lo schermo del piccì rende più facile insultare e demolire: sono stra-certa che queste stesse persone che ora si ergono a Torquemada del fantasy sono in prima fila con il libro da autografare in mano alle presentazioni. Salvo poi è ovvio, sputare veleno al riparo di un nick e di un avatar aggressivo. Ecco gli effetti della chiusura in un piccolo ambiente…tsktsk.
    E infine una parola in questa lunga, prolissa risposta sulle recensioni: la recensione critica è difficile da redigere. Presuppone una preparazione e una conoscenza della lingua italiana che non tutti hanno, oltre che una notevole maturità. Non basta leggere 2 0 300 libri per improvvisarsi recensori. Ci vuole umiltà, sensibilità e animo sgombro da preconcetti. Perché un libro, seppure non è la persona, ne rappresenta una parte essenziale.
    Se io mi trovo in disaccordo con Andrea, o Lara o Ken Follet devo comunque riconoscere che posso imparare qualcosa da loro. Lecchinaggio? NO.
    CONSAPEVOLEZZA.

  12. Giobix Says:

    quello che mi fa sempre un po’ sorridere è l’inconscio senso di inferiorità di molti sparamerda di internet quando vengono pizzicati dal bersaglio.
    E più grosso è il bersaglio più questo si nota, con discorsi del tipo: “ma l’autore deve essere superiore a queste cose, non può scendere al livello di noi coglionazzi, altrimenti scade” (e nemmeno denunciarci, vigliacco che spara sulla croce rossa!)
    Ma l’autore ha il diritto di essere se stesso e di rispondere come ritiene giusto, magari in modo ironico come Tullio Avoledo, che pochi giorni fa su questo blog evocava l’immagine minacciosa dei suoi antenati armati di ronca, oppure in modo più rozzo e da spaccapietre come qui: http://www.libero-news.it/news/661226/Corona_vs__Libero___Io_furbetto__Se_vi_becco__vi_spezzo_.html
    La rete non è un porto franco per battaglie di letame, ci sono regole e leggi, ed è di tutti, anche degli autori. Sembra ancora strano da capire, ma ci arriveremo.

  13. polifonie Says:

    Questa faccenda mi tocca nel vivo, perché un paio di anni fa un tizio che non importa nominare mi ha dedicato un paio di “spiritose” pagine in rete, con il risultato di intaccare la mia presenza sul web che fino a quel momento era esclusivamente accademica. A tutt’oggi quelle pagine non sono state cancellate e il risultato è che chi mi cerca perché desidera contattarmi o semplicemente informarsi su quello che ho pubblicato in rete e non, le trova quasi subito, pagine assolutamente ingiustificate, di una persona carica di livore o forse semplicemente di invidia. Il caso di D’Andrea è molto doloroso, e credo che solo chi ha provato anche in scala minore una simile sensazione, di essere accerchiato, aggredito, insultato gratuitamente, e non certo da parte di chi aveva un sano desiderio di confrontarsi, possa capire. La rete va salvaguardata, ma diventa sempre più difficile accordare fiducia, e il rischio è di diventare tutti poliziotti, di non interloquire più con nick perché da un momento all’altro quel nick potrebbe trasformarsi in un lupo mannaro e rovinarti la reputazione in rete. E’ una questione che carica di ansia, e non è certo l’ansia lo spirito giusto per intrattenere rapporti di confronto civile e maturo, culturalmente validi, con i propri incorporei interlocutori.

  14. Lara Manni Says:

    E’ vero. Ma è vero anche che esiste un’amplia porzione di rete (almeno, quella che di libri e scrittura si occupa) che agisce in tutt’altro modo. Con meno visibilità, certo, perché la visibilità si accorda più alle arene che alle tavolate dove si chiacchiera. Forse è il momento di farla crescere. Forse è il momento di parlare, infischiandosene di quanto di negativo potrà venire: l’ansia, come giustamente dice Polifonie, e anche la sacrosanta paura portano a tacere. Perchè rischiare un attacco, una stroncatura gratuita, una pagina su nonciclopedia per aver discusso? Magari, se lo facciamo in tanti, le cose potrebbero cambiare. O almeno lo spero.

  15. werehare Says:

    Un commento a margine del tema principale del post, ma visto che siamo stati chiamati in causa ci tengo a dire la mia. Ciao a tutti, sono Princess di Knight & Princess S.p.A.. Vorrei per piacere invitarvi a leggere integralmente i link al nostro forum forniti da Lara: a discorsi come questo

    “Che brutto, bruttissimo che in un forum nessuno o quasi si prenda la responsabilità di dire: ok, abbassiamo i toni. Anche se, a ben guardare tra le righe, qualcuno se ne è reso conto e ha pure individuato il ragazzino. Spero che gli facciano una bella lavata di capo e che, scusate la finesse, si caghino sotto almeno un po’. Perché si può urlare ai quattro venti che non si è responsabili del comportamento della gente ma è vero che il registro medio delle discussioni la dice lunga sul clima avvelenato che si respira. E un lettore senza pregiudizi scappa a gambe levate. E la chiusura, si sa, porta ad isterilimento, paranoia e follia. Lì se ne vedono già i segni.”

    E’ già stata data esauriente risposta nel topic linkato dalla padrona di casa, e mni farebbe piacere che vi prendeste il tempo di leggerlo prima di intervenire: l’amministrazione del forum ha già ribattuto ad accuse simili, in sostanza prive di fondamento. Inoltre vorrei sottolineare che, IP alla mano, il ragazzino in questione non risulta iscritto al nostro Forum.

  16. Asteria Says:

    werehare, mi sono letto i link, ma mi pare che il problema del ragazzino non sia se è uno di massacri fantasy o no, ma che visto che ci sono blog che si comportano in un certo modo si sente autorizzato a farlo anche lui. La voce di Nonciclopedia lo testimonia.

  17. Diana Says:

    Perdonate se questo mio intervento risulterà un po’ sconnesso e piuttosto aggressivo ma al momento i miei livelli di bile sono oltre il limite della decenza e sto cercando di trattenere il Mostro che mi vive dentro.

    Il problema qui è che non si tratta più semplicemente di “saper stare su internet” o di “essere adatti alla rete”. Qui si tratta di Anarchia Totale della Rete.
    Ognuno può fare, scrivere, diffondere, commentare, postare, aprire un blog, trolleggiare, criticare, MA A SENSO UNICO.
    La verità è che tutti possono esprimere la propria opinione a PATTO CHE SIA UGUALE A TUTTE LE ALTRE.
    E non fate quelle facce del ca**o, perché se uno dice una cosa fuori dal coro allora viene isolato, preso di mira, dileggiato, ARRIVANO LE MINACCE SULLA CASELLA POSTALE… Senza alcun rispetto, né un codice civile, morale, etico…
    La Rete come la Realtà.
    Voglio sapere dov’è questa millantata libertà della Rete.
    LA VOGLIO VEDERE.
    LA VOGLIO LEGGERE.
    DATEMELA ADESSO.

    Tutte queste chiacchiere SONO INUTILI.
    Non le tue Lara e la Riflessione che si sta cercando di fare qui, ovviamente, infatti sto commentando questo post, altrimenti me ne laverei le mani.

    Siamo tutti buoni ad usare pseudonimi e PARLARE PARLARE PARLARE co-coco-coccodè

    Il problema qui è che stiamo parlando di una PERSONA, che ci ha messo sempre Nome, Cognome e Immagine Pubblica, con tutti i rischi possibili e immaginabili.
    E vorrei ricordarvi che oggi i Datori di Lavoro fanno le loro belle ricerchine su internet per vedere chi sei e chi non sei, e possono farsi un’idea sbagliata solo in base ad una frase su un blog. Perciò rischi SI.

    Una PERSONA che ha l’unica colpa di essere stata Pubblicata. Perché se era uno qualunque non venitemi a dire che l’avrebbero martellato così a vita persa. NON CI CREDO NEMMENO PER MEZZO MILIONE DI DOLLARI.

    Una Persona che ha un carattere blindato per certi versi, vero ma INTEGRO e non sta lì a lisciarsi i lettori per GARANTIRSI LE ENTRATE SUL BLOG o LE VENDITE DEI LIBRI che scrive.
    Una Persona che non è Politically Correct.
    Non è un Mediatore.
    E’ una Persona, ca**!

    Un Autore che condivideva le sue opinioni e Tutta la sua Persona sulla Rete, pure con le sue debolezze, sapendo benissimo che potevano non essere condivise e che gli sarebbero arrivate addosso ogni sorta di ortaggi e schifezze. Ma confidava che con una parte dei suoi lettori si sarebbero potuti scatenare dibattiti, riflessioni, un dialogo costruttivo… NON UN GIOCO AL MASSACRO.
    E stiamo parlando di una Persona che ha sempre lasciato a TUTTI libertà di espressione sul suo blog attraverso i commenti. E se qualche volta può aver risposto in modo un po’ brusco è perché ci è stato portato.
    E poi sinceramente me lo chiedo, sono davvero diventati tutti così ca*asotto?
    Tutta gente abituata male mi sa… che vive sulle nuvolette.
    Tutti Angeli del Giudizio, mandati ad Epurare il Diavolo, il Brutto e Cattivo.
    Ma non fatemi RIDERE.
    NELLA VITA REALE ci mandiamo tutti a ca**re per mooooooooolto meno.

    Il problema qui è che non si tratta più semplicemente di criticare uno scrittore, qui si parla di tirare a freccette contro un Bersaglio Facile. Già perché chi ha preso di mira o prende di mira D’Andrea GL conosce BENISSIMO l’Autore e ormai non si divertiva più solo a provocarlo e farlo incazzare, ma è arrivato a creargli persino problemi legali.
    NON SO SE CI RENDIAMO CONTO.
    STO ESAGERANDO????? Visto che qualcuno è tanto bravo a smanettare, si vada a ricercare su Google e rileggere qualche precedente.

    E non ho problemi a scrivere che MI FANNO SCHIFO, perché se l’attività part-time di questa gente è far chiudere i blog di gente che gli sta in c*lo ALLORA HA RAGIONE BRUNETTA. TUTTA FORZA LAVORO CA**EGGIANTE.
    Se impiegassero tutti questi sforzi per fare altro l’Italia SAREBBE UN IMPERO.
    E la smettessero di ciucciarsi il calzino… QUELLO E’ STATO PUBBLICATO E IO NO, UNGUE’ UNGUE’ PERCHE’ PERCHE’ QUELLO E’ UN DEFICIENTE PERCHE’ PERCHE’ UNGUE’ UNGUE’… MO LO FACCIO A PEZZI, PERCHE’ NESSUNO SI CA*A QUELLO CHE HO SCRITTO IO.
    Stanno facendo la Guerra dei Miserabili!
    Fateeeeee Schiiiiiiiiifo.

    Il problema qui è che una Persona è costretta (ma neanche tanto perché abbiamo veramente toccato il limite della decenza umana e uno se ne va felice quasi) a chiudere il proprio blog non perché non sa stare sulla Rete, ma perché E’ QUESTA GENTE A NON ESSERE ADATTA ALLA “RETE”.

    Eh Scusate ma non ce la facevo più

  18. claudia Says:

    Provo a commentare uscendo dall’account polifonie, ma non so se mi riesce. Hai totalmente ragione riguardo a quello che dici, e fra l’altro basterebbe anche poco per far rimuovere una pagina, tuttavia quando avvengono fatti di questo tipo si rimane bloccati, è decisamente traumatizzante. Uno pensa: e se questo dopo mi si scatena contro in rete? Senza contare l’immane perdita di tempo del correre dietro alla gente. Insomma è un problema enorme, e peraltro non sono pochi i casi di chi ha rinunciato al proprio spazio per sfinimento, penso a Babsi Jones. Ricordo che quando ricercavo testimonianze sue in rete sul suo romanzo trovavo solo insulti, una cosa penosa e tremenda, specie considerando l’impatto che quel romanzo ha avuto su questioni narrative di grande rilievo. A volte mi ritrovo a chiedermi chissà che diavolo pensa di me chi cerca i miei lavori e invece trova le pagine di quel tizio. Poi ha il sopravvento un’attitudine zen, e di certo mi serve un grande autocontrollo quando me lo ritrovo negli stessi commentari e non posso farci niente. Tutto ciò non dovrebbe allontanare dalla rete, però il pensiero rimane, è una forma di paura, e non è bello per niente. Se posso esprimere un’opinione, G.L. ha fatto bene a prendersi una pausa dal web, visto quello che gli sta succedendo. Ancora meglio farebbe ad adire le vie legali (se non lo sta già facendo), per quanta fatica possa richiedere.
    Sicuramente il caso Wu Ming ha creato un circolo virtuoso che dimostra che è possibile continuare il proprio operato in rete allontanando sistematicamente i troll. Però WM ha dalla sua parte il fatto di essere collettivo (l’unione fa la forza), una militanza in rete ultradecennale e la produzione di una tale massa di materiali contro la quale l’operato di pochi pivelli dementi non ha alcun rilievo. Espostissimi sono invece autori più giovani nel momento in cui si pongono come interlocutori del loro pubblico in rete, ci vuole una costanza e una pazienza certosina per mantenere il canale aperto, pazienza e costanza che a un certo punto si esauriscono. Ci vorrebbe una condanna totale della rete contro questo caso, però noto che ognuno bada per lo più a sé, come se il problema non riguardasse tutti gli autori che gestiscono pure un blog, la qual cosa la dice molto lunga sul desiderio di condivisione…
    Claudia

  19. Lara Manni Says:

    L’unione fa la forza, Claudia, è esattamente il motivo che mi ha spinto a postare.

  20. werehare Says:

    “werehare, mi sono letto i link, ma mi pare che il problema del ragazzino non sia se è uno di massacri fantasy o no, ma che visto che ci sono blog che si comportano in un certo modo si sente autorizzato a farlo anche lui. La voce di Nonciclopedia lo testimonia.”

    Il MIO problema però è precisamente che si dica che “è uno di Massacri Fantasy”, intendendo – come mi sembra intenda anche tu – che il nostro blog supporta comportamenti di questo tipo. Col cavolo, se mi posso permettere. Io e il mio co-blogger Knight critichiamo sempre e solo i libri, le interviste o i post degli autori in oggetto, MAI le persone. Tantomeno inneggiamo a trolleggiare, mandare hate mail o a reati quali spacciarsi per qualcun altro in blog di terzi. Chi ci segue lo sa, e chi afferma il contrario evidentemente non ci conosce. Noi non ci siamo mai comportati “in un certo modo”, se per questo si intende insultare le persone degli autori o rubare l’identità di altri, e non mi piace che si dica in giro il contrario.

  21. Paolo E Says:

    Volevo solo rispondere a Werehare, intanto ringraziandolo di essere venuto qui a scrivere la sua posizione: è già qualcosa di significativo. Inoltre ribadisco che secondo me non c’è continuità diretta e non è così importante che ci sia fra Massacri fantasy e l’azione del ragzzzo suddetto. Il discorso è un po’ più generale e riguarda tutti: ed è che l’ambiente web sta prendendo la piega che qualche anno fa ha preso la televisione, vale a dire urla isterismi in nome della solita minestra riscaldata. La rete è una occasione troppo importante perchè la perdiamo in questo modo, e ciascuno deve guardare le proprie iniziative e capire come può modificarle per prevenire questo rischio. Che siano il blog di Lara, Massacri fantasy o quant’altro.

    Quindi io sono assolutamente sicuro che questo ragazzino non sia mai stato iscritto al vostro forum e che non era vostra intenzione istigare intere scuole superiori di ragazzini contro lo scrittore più o meno scarso di turno. Ma siccome uno di questi vi ha tirati in ballo, e siccome comunque recensioni troppo aggressive sono sicuramente parte del problema, penso che sia giusto (e le parole che hai scritto sono molto confortanti su questo: te ne ringrazio) che anche voi o gamberetta od altri luoghi di critica negativa facciate il punto su come migliorare.

    Saluti.

  22. Virginia de Winter Says:

    Una cosa che ho sempre pensato anche io: la guerra tra poveri. Tutto questo offre un panorama desolante, di educazione impoverita ammesso e scarsa civiltà. Nessuno dovrebbe essere tenuto a procurarsi una riserva di insensibilità. Non siamo tutti uguali, non tutti reagiamo allo stesso modo. Quel minimo sindacale di rispetto si perde nella pretesa di esprimersi in modo interessante o trasgressivo che, tante volte, risulta solo desolante. Mi sono spesso ritrovata a pensare che la rete faccia sembrare il prossimo così lontano – un nick, non una persona – al punto da fare apparire remota e non concreta la possibilità di ferirlo. C’è troppa leggerezza con le parole, in rete. Troppa.
    In vicende come questa sono in parecchi a non farci una bella figura.

    Virginia de Winter

  23. Asteria Says:

    Werehare, tu scrivi: “Io e il mio co-blogger Knight critichiamo sempre e solo i libri, le interviste o i post degli autori in oggetto, MAI le persone.”
    Qui sotto trovi qualche affermazione fatta nella discussione su nonciclopedia linkata da Lara.

    “Un consiglio… da autore cane.
    Questo spiega perche GL ringhia rifiuta qualsiasi critica al suo osso alla sua opera.
    “Risvegliate i vostri Chanydi istinti! Fate come GL, invece di tenere i vostri manoscritti nel cassetto seppelliteli in giardino. Se sfortunatamente non ne avete uno potete mandarli alla Mondadori.
    LOL cercando d’andrea gl su Google l’articolo su Nonciclopedia è in fondo alla prima pagina!”

    “Sappiamo che ha un problema grave di relazione col linguaggio. Immagino sia un carnaio il libro.
    E vi lascio con l’ultima frase dell’intervista:”

    “Comunque, io W l’ho cercato, ma non c’è in libreria.
    Forse siamo riusciti a fare qualcosa? Speriamo!”

    “G.L. come Lord Voldemort, si è occultato dappertutto, siamo fritti, non ce ne liberiamo più”

    “il mio pc deve averne avuto abbastanza con il .pdf di W1.
    si è rifiutato di aprire l’inizio del W2, ha minacciato un crash totale.
    computer intelligente”

    “Qualcuno lo silenzi, quell’uomo è una valanga di boria e superficialità U_U””

  24. Lara Manni Says:

    Virginia, è proprio così. Meno leggerezza (il che non significa meno giocosità), più responsabilità. Questo, per me, aiuterebbe tutti. Chi scrive e chi legge.

  25. stefania Says:

    #Werehare. Solo una domanda. Come ci si sente ad essere messi in croce? Come ci si sente a provare l’astio e la derisione che voi avete rovesciato su autori e fans di pensiero differente dal vostro demolendoli senza alcun rispetto? Come si sta nel sentirsi accusati di cose che “non abbiamo fatto e di cui non abbiamo la responsabilità?”
    Fa male, eh?
    Pensateci la prossima volta.

  26. Andrea Cattaneo Says:

    Non è nel mio carattere, e doverlo scrivere è una cosa che non mi fa stare bene, ma io non credo più che il dialogo sia la soluzione a questo problema. Non ci sono due parti in gioco che possono trovare un accordo di civile convivenza conveniente per entrambi: c’è un gruppo di persone che isola e attacca sistematicamente (sul piano personale e e professionale) per mesi (se non per anni) un’altra persona finché non la costringono al silenzio e a chiudere il suo spazio in Internet. Molti di quelli che hanno commentato qui hanno vissuto questa esperienza, forse con la speranza che le cose migliorassero; ma le cose non sono migliorate. E questo non è ammissibile e non è neppure ammissibile dover leggere ancora i distinguo e le spiegazioni da azzeccagarbugli che forniscono i responsabili (mi verrebbe da scrivere i mandanti, anzi, lo scrivo: i mandanti) di questo schifo. Sappiamo tutti come stanno le cose, sappiamo tutti che chi muove i fili è bravo a non esporsi mai. La libertà in Internet si ferma dove comincia il rispetto degli altri, se non c’è il rispetto – per quanto mi riguarda – non c’è neppure libertà. Nessuna libertà. Io sono convinto fermamente che si debbano stabilire dei paletti condivisi, delle regole di convivenza civile sui blog e nei forum che tutelino tutti: chi scrive, chi legge e chi commenta. A queste regole bisognerebbe aderire pubblicamente e applicarle senza eccezioni. La moderazione di tutti commenti ai blog, per esempio, è un onere che i titolari dei blog – a questo punto – dovrebbero assumersi per il bene di tutti. Basta, veramente basta, con lo scudo della satira a tutti i costi e su tutto. Non dobbiamo più tollerare chi non ha la sensibilità per fare satira senza offendere il prossimo. Mi spiace sembrare un censore, ma è arrivato il momento di porre dei limiti.

  27. Fabio Says:

    Spero che il ragazzotto stia leggendo… e spero che si accenda qualche scintilla…

  28. Elfo Says:

    La battaglia per la buona letteratura è sacrosanta e non si può che appoggiare, provenga essa da questo blog, da Wu Ming, dal blog dei Gamberi, da Massacri Fantasy etc etc…ma non vedo cosa c’entri una frase come “quell’uomo è una valanga di boria e superficialità” con il libro che quell’uomo può aver scritto.
    Quindi invece di continuare a farci la guerra su chi ingiuria meglio l’altro non sarebbe meglio trovare un terreno comune per riportare la questione al vantaggio di tutti ovvero discutere con cognizione di causa sui LIBRI?

  29. Lara Manni Says:

    Ci sono luoghi dove si discute di libri serenamente, esponendo le proprie critiche. Goodreads, alcune zone di aNobii, molti blog. Il fantastico tende a far ribollire gli animi, e i motivi sono tantissimi: non escluso – affatto – lo sfruttamento editoriale, molto spesso miope, del filone. Proprio per questo, l’incontro fra autori e lettori che non si limiti all’incensamento o all’insulto è più che auspicabile. A mio parere.

  30. werehare Says:

    “Ma siccome uno di questi vi ha tirati in ballo, e siccome comunque recensioni troppo aggressive sono sicuramente parte del problema, penso che sia giusto (e le parole che hai scritto sono molto confortanti su questo: te ne ringrazio) che anche voi o gamberetta od altri luoghi di critica negativa facciate il punto su come migliorare.”

    A proprosito di questo si è già discusso nel forum, e ribadisco la posizione esternata a nome mio dai mod: per quel che ci riguarda non abbiamo nulla da rimproverarci. Ti ringrazio comunque per aver espresso la tua opinione con cognizione di causa, e apprezzo la tua cortesia 🙂

    @ Asteria: trovo che le citazioni che tu porti confermino quello che dico io, sono tutte battute direttamente collegati a un post dell’autore, alle risposte poco gentili (eufemismo) che ci ha dato o alla qualità del suo libro. Nessuno gli dà del minorato o cose del genere.

    “Come ci si sente ad essere messi in croce? Come ci si sente a provare l’astio e la derisione che voi avete rovesciato su autori e fans di pensiero differente dal vostro demolendoli senza alcun rispetto? Come si sta nel sentirsi accusati di cose che “non abbiamo fatto e di cui non abbiamo la responsabilità?”
    Fa male, eh?
    Pensateci la prossima volta.”

    In realtà sto benissimo, grazie per l’interessamento: come tu stessa dici noi non abbiamo fatto un bel niente, quindi per quel che mi riguarda non sono io ad essere dalla parte del torto. Per la cronaca, nel blog e nel forum abbiamo avuto diversi casi di fan degli autori da noi criticati, sempre accolti con il massimo rispetto e che si sono spesso trovati bene, pur non condividendo la nostra stessa opinione. Alcuni autori poi, come Siccardi o Ghirardi, si sono comportati con noi da signori e molto nostri utenti ne parlano bene dove possono. Queste ovviamente sono cose che conosce chi ci segue, diciamo, per un paio di giorni consecutivi; chi non si interessa di informarsi prima di formulare giudizi può avere un’opinione anche drasticamente differente.

  31. werehare Says:

    “ma non vedo cosa c’entri una frase come “quell’uomo è una valanga di boria e superficialità” con il libro che quell’uomo può aver scritto.”

    Qui ci si riferiva: a) al Duello con l’Autore, una discussione tra il mio co-blogger Knight e GL, e b) a un incontro con GL avvenuto nel Wrtiter’s Dream, dove alcuni dei nostri utenti hanno posto delle domande educate a GL (domande tra l’altro a titolo personale, in nessun modo promosse da noi) e lui – intuendo che si trattava di frequentatori del nostro forum – li ha zittiti con maleducazione. Chi ha fatto quell’affermazione aveva secondo me modo di farla, conoscendo questi due episodi.

    • Vale Says:

      Scusami, Werehare, ma io ho partecipato all’intervista sul Writer’s Dream, e le risposte di GL sono state tutte molto corrette. Mentre alcuni utenti postavano apposta domande tendenziose, tanto per scatenare un flame, e ainfatti sono stati ripresi dalla admin, non da GL.

      Ah, una cosa: io NON parlo a nome del Writer’s Dream.

  32. stefania Says:

    ahahahah!!

  33. Andrea Cattaneo Says:

    Dobbiamo perdere altro tempo con le spiegazioni e le giustificazioni di werehare e soci? Serve a qualche cosa?

  34. Asteria Says:

    No. Perchè persone che si complimentano con chi ha scritto queste cose:
    ” * Non è abbastanza famoso per essere su Wikipedia.
    * Ha un fetish per le inserzioni anali (le raccomanda a chiunque non la pensa come lui).
    * È abbastanza antipatico da finire su Nonciclopedia.
    * Sfoga la sua omosessualità repressa scrivendo libri fentasi su salsicciotti turgidi e carnosi.
    * Il suo libro è troppo brutto per essere su Wikipedia.
    * Il suo libro è troppo brutto per non finire su Nonciclopedia.
    * Questa voce è stata creata da Scrittori Invidiosi del successo di G.L. e Kattivissimi. ”

    si commentano da sole.

  35. M.T. Says:

    Anche se il sistema in cui viviamo proclama diversamente, l’educazione e il rispetto non saranno mai fuori moda, perché seguendo esempi come si hanno tutt’intorno (media, reality, politica), dove tutto si butta sull’aggressione, sull’infangare, sulla rissa si arriva solo in un punto, ovvero dove tutti alla fine hanno da rimetterci, perché la vita diventa un inferno.

  36. Lara Manni Says:

    C’è un’interessante discussione in corso sul blog dei Wu Ming, dove nei commenti si linka qui.
    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=4504&cpage=1

  37. Virginia Says:

    Il fatto che non si senta in mortale imbarazzo la persona che ha apposto la propria firma sotto certe perle, mi fa pensare che sia inutile infierire: certe creature ad archiviarsi sotto tristi categorie se la cavano benissimo da sole, senza necessità di intervento altrui XD

  38. Lara Manni Says:

    Un ottimo esercizio, leggendo i commenti su Giap, è quello suggerito da Wu Ming 1: “smetterla di feticizzare “la rete”, di raccontarla solo come insieme di pratiche liberanti”.
    A me sembra che molto spesso si ragioni per parole d’ordine. La rete – dal punto di vista letterario – è liberante perché permette di criticare lo scrittore, il quale, se adulto e maturo, deve accettare la critica in qualunque modo venga espressa (laddove manca un passaggio: l’eventualità, ammettiamo anche molto remota, che quella critica non sia pertinente). E’ sempre liberante o va a reiterare una pratica che viene da altri mezzi, come la televisione e i suoi processi-arene-gare d’insulto? Allora, de-mitizzare per capire. Naturalmente vale per tutti, autori in primis: perchè la cosa più che buona di Internet è che impedisce anche l’auto-mitizzazione.
    Mi sembra che ragionare su questo potrebbe portare a buoni risultati: o, almeno, alla premessa per futuri buoni risultati.

  39. demonio pellegrino Says:

    L’ho gia’ fatto privatamente e non contavo di farlo pubblicamente (non mi piacciono le adunanze di nessun genere ), ma visto l’appello di Lara intervengo solo per esprimere la mia massima solidarieta’ a GL.

    Mi ci sono scontrato spesso, anche a male parole, e spesso l’ho pensata in modo diverso da lui. Ma dover smettere di esprimere le proprie opinioni (perche’ la chiusura del blog implica questo) per l’attacco di vigliacchi senza nome (chiunque essi siano) e’ una sconfitta per tutti, anche per quelli che non la pensavano come lui.

    I distingui sui toni che utilizzava, su quello che diceva, su come lo diceva stanno a zero.

  40. Marco85 Says:

    sarò cretino, ma non afferro un concetto. L’autore perfetto, per questi, è quello che fa sì con la testa mentre loro gli sputano in faccia? Anche ammesso che, come dice Lara, ci sia “miopia” fra gli editori e si pubblichino libri pessimi, la responsabilità sarà dell’editore che li pubblica, non dello scrittore che li scrive. Perchè pure questi supercritici che hanno ovviamente tutti un romanzo nel cassetto sono tuttti infallibili?

  41. claudia Says:

    Veramente mi pareva che si parlasse di troll e non certo di critici infallibili. Mi risulta che l’operazione odiosa contro D’Andrea sia stata portata avanti da individui (che non mi sembrano neppure ragazzini) intenzionati a distruggere la reputazione dell’autore a causa di dissidi sviluppatisi in rete. Ecco, questo con i “supercritici” non ha nulla a che fare, perché un critico vero, sia che si pronunci a livello giornalistico oppure su rivista specializzata, o anche dalla rete, entra nel merito delle questioni, magari stronca un’opera, ma lo fa con competenza. Qui siamo in una pratica diversa, perniciosa, che inficia e devasta il potenziale critico della rete, e cioè la pratica di attacco di un luogo specifico della rete fatta con intenzioni non certo critiche (parola dal significato positivo, che rimanda all’attività di giudicare, distinguere, discernere) ma dettate da un’emotività malsana verso un bersaglio particolare. E’ una prassi malata, che va denunciata con forza.

  42. Marco85 Says:

    Da quello che ho capito loro si ritengono critici in grado di produrre recensioni documentate. In base a cosa, non si sa.

  43. claudia Says:

    Eh, hai voglia spiegare loro in cosa consista l’attività critica… Detto ciò, chiunque può cimentarsi nello scrivere recensioni in rete, anzi ben venga, ma anche questa attività fatta per hobby è virtuosa per natura perché aiuta un lettore a orientarsi nella selva di letture, e non corrisponde di certo al trollaggio. Insomma, bisogna inziare a chiamare le cose con il loro nome.

  44. Sassolini/1 – ripresa | Pagine di Fabrizio Valenza Says:

    […] perpetua a tutti gli odiatori della rete. Lara Manni ha scritto un bel post al riguardo. Ritorno al mio materasso e alla nausea (causata non solo dagli antibiotici…). […]

  45. Lara Manni Says:

    Di link in link. Mi sembra molto interessante questo post di Elvezio Sciallis sul perchè non scriverà, d’ora in poi, recensioni negative:
    http://elvezio-sciallis.blogspot.com/2011/06/stop-alle-recensioni-negative.html

  46. La vita dietro le tastiere | YATTARAN Says:

    […] G.L. chiude il blog, e qui spiega perché.Qui c’è una riflessione di Lara Manni.Più in basso, poi, in questo stesso post, trovate una […]

  47. werehare Says:

    “Scusami, Werehare, ma io ho partecipato all’intervista sul Writer’s Dream, e le risposte di GL sono state tutte molto corrette. Mentre alcuni utenti postavano apposta domande tendenziose, tanto per scatenare un flame, e ainfatti sono stati ripresi dalla admin, non da GL.”

    Mi riferisco in special modo alle risposte che ha dato a Tenger: le domande di lei non mi sembrano per nulla polemiche, lui tende a liquidarla bollandola come troll o cambiando discorso. Questo non mi sembra educato.
    Come non mi sembrano educate risposte del genere:

    “Tornate all’asilo, piccoli. E non perché il comportamento ma per imparare di nuovo a leggere.”

    “andrea, piccoli di cervello. Molto piccoli. E senza attributi, dignità e coraggio.”

    Qui prima si rinfaccia a “certi blog” di essere maleducati e di infangare le persone, poi si fa esattamente lo stesso: non conoscendo, si insulta. Quantomeno, ci si sta ponendo sullo stesso piano di chi si è disprezzato fino a una riga prima.

    “Anche ammesso che, come dice Lara, ci sia “miopia” fra gli editori e si pubblichino libri pessimi, la responsabilità sarà dell’editore che li pubblica, non dello scrittore che li scrive.”

    Se posso dire la mia, anche no. Il libro è prima di tutto un lavoro dello scrittore, chi se non lui è responsabile di aver scritto una schifezza? E’ come dire che di un telefono mal funzionante è responsabile solo il rivenditore: ha indubbiamente la sua quota di responsabilità, ma a monte c’è qualcuno che ha prodotto quel telefono rotto (e ha incassato i soldi dalla sua vendita).

    “Mi risulta che l’operazione odiosa contro D’Andrea sia stata portata avanti da individui (che non mi sembrano neppure ragazzini) intenzionati a distruggere la reputazione dell’autore a causa di dissidi sviluppatisi in rete.”

    Errore: io e lo staff abbiamo già ampiamente sottolineato come il ragazzino in questione con noi c’entri meno che niente. Quindi dire che ha avuto un accordo con noi per distruggere la reputazione di D’Andrea è poco meno che diffamazione, volendo restare in ambito giuridico 😛 Sarei contenta se voleste leggere con attenzione i link forniti dalla padrona di casa, prima di intervenire.

    “Da quello che ho capito loro si ritengono critici in grado di produrre recensioni documentate. In base a cosa, non si sa.”

    Questo è OT, ma: se volessi leggere le nostre recensioni poi potresti constatare se sono documentate o meno. A mio parere, citare puntualmente l’opera ed esaminarne estratti E’ una forma di documentazione.

  48. Laurie Says:

    Lara, non bisogna avere chissà quali doti per stare su Internet, tranne forse riconoscere una piccola cosa: non si mostra il fianco a chi infastidisce. No, ma davvero, mettiti nei panni di questi: hanno cominciato a criticare un po’ convinti di quello che dicono, un po’ per gioco, alcuni ci hanno preso gusto, altri vedono gli scrittori professionisti come dall’altra parte di una barricata, e così via. Poi lo scrittore si accorge di loro e si lamenta. Ma loro vanno in brodo di giuggiole! Non vedevano l’ora! Altro sarcasmo, altro trolling.
    Sì, Intenet non è un posto democratico, non è un luogo pieno di libertà e di persone moralmente superiori con cui puoi discutere. Io ho incontrato persone che ti odiano perché supporti il personaggio sbagliato, eh, rendiamoci conto. Ma è prevedibile: nel senso che i legami sociali qui si basano esclusivamente su interessi comuni e non ci sono barriere sociali, complicati legami di parentela, vicinato, lavoro che ti frenano dal dare addosso a qualcuno.
    Quindi, ripeto: ignorare. Sempre, comunque.

    • Laurie Says:

      Aggiungo che non importa anonimato o meno, ho visto persone che sbroccavano pesantemente su Facebook, con tanto di nome, cognome e foto.
      Più di così.

    • LuciferLight Says:

      Sono LuciferLight, dal Knight&Princess/Massacri Fantasy forum.

      “hanno cominciato a criticare un po’ convinti di quello che dicono, un po’ per gioco, alcuni ci hanno preso gusto, altri vedono gli scrittori professionisti come dall’altra parte di una barricata, e così via. Poi lo scrittore si accorge di loro e si lamenta. Ma loro vanno in brodo di giuggiole! Non vedevano l’ora! Altro sarcasmo, altro trolling.”
      Eh. No, davvero no, non è la nostra politica. Che ci sia anche chi fa così non lo posso negare, dovrei essere cieca, scema o in totale malafede. Che l’utenza regolare del forum sia così, no; anzi, se abbiamo la possibilità di dialogare con un autore, che sia tra quelli che ci piacciono o meno, ne siamo felici, altro che trolling. Ho a casa un libro che non mi piace, scritto in modo che non mi piace e pesantemente stroncato per il semplice fatto che lo scrittore è stato tanto disponibile al dialogo, sul forum, da meritarsi stima, simpatia e, evidentemente, soldi.
      I troll tra noi sono redarguiti prima, bannati poi, non certo supportati.

      • Laurie Says:

        Scusa ma perché ti senti chiamata in causa? Non ho fatto il nome di quel blog.
        Io continuo ad essere convinta di quello che ho detto, dalla mia esperienza personala ho visto che in posti come quello è facile passare la linea del trolling e dell’insulto.
        Opinione mia, eh, ribadisco per chiarezza.

  49. Anon Says:

    Lo spettacolo del bue che dà del cornuto all’asino è sempre divertente.

    Ai “paladini” della “correttezza”; prima di parlare ci si informa:
    http://kpforum.blogfree.net/?t=3505917&st=90#entry12825345
    http://kpforum.blogfree.net/?t=3505917&st=90#entry12825915

    Quando GL invitava gli altri a ficcarselo nel culo voi dove eravate?

  50. spiritodelsilenzio Says:

    Io sono un lettore, a cui aggiungo piace anche scrivere e propriamente per questo anni fa decisi di comprarmi un pc. Per scrivere. Fin quando il mio pc è stato staccato da Internet scrivevo i miei testi senza rapportarmi con altri e non avrei mai pensato di poter avere la possibilità di far leggere ciò che scrivevo, anche perchè tenevo tutto esclusivamente per me stesso, perchè sono gelosissimo dei miei pensieri e li difendo da chi per qualsiasi ragione può usare ciò che scrivi come pretesto per attaccarti, perchè da quando avevo 5 anni conosco gente che lo fa di professione. Gente che è nata per farti sentire, ciò che veramente tu non sei. Gente che si crede di essere il punto di tutta la società perchè questa si amalgama a qualcosa di astratto e disconosce chi è veramente. Da qui mi viene un pensiero, io per anni ho giocherellato con la figura di un manga, impersonandolo, anche perchè amo la recitazione, ma non sono un attore, amo la scrittura, ma non sono uno scrittore, amo l’arte in generale e quello che io facevo in quel determinato momento mi aiutava a maturare e non a demolirmi come tanti volevano o credevano che facessi psicologicamente, ammetto che non avrei le palle per recitare a teatro perchè sono un tipo che odia tutto ciò che è sociale, il motivo? La società intesa come gente. Non sono un asociale, non ho problemi di nessun genere ma conosco e so che le persone sanno fare davvero del male. La gente può distruggerti e farti sentire inutile, ha un potere che dipende da te stesso intenderlo come grande o meno., perchè sei tu che decidi quanto e come gli altri possono influire nella tua di vita. Prima di collegare il mio pc al web possedevo un curriculum enorme. La mia società siciliana, che ho odiato ma che in un ambiente come internet sto iniziando ad amare, perchè è stata mia maestra di vita, mi ha insegnato come, chi è invidioso o chi non so ancora spiegarmi, ti bolla o ti targa. Nella vita fuori dal web, basta un semplice sguardo e un pensiero, dopo quello la gente comincia a inventarsi storie su quella vittima bollata, e a diffondere a macchia d’olio, ciò che ne deriva è che la persona targata ha la vita rovinata socialmente senza che questa ha mosso nessun dito. Io per anni sono stato perseguitato, forse solo perchè Dio mi ha fatto nascere con gli occhi gialli, oppure perchè sono un tipo silenzioso e mi piace la solitudine, vittima, chi sta all’angolino, prediletta dell’uomo che si sente sociale. Altro motivo che deduco una delle cause della mia persecuzione, è il fatto che io sarò uno a cui non piace legare con tutti e negando l’amicizia a chi si sente “il boss”, che si propone amico di tutti, ne consegue una sputtanata colossale. Così il Carinissimo spirito del silenzio vagando per le scuole palermitane ha cominciato a picchiare per difendersi, rompendo il setto nasale agli altri, e a isolarsi, sdegnando e rifiutando l’amicizia di tutti. Questo comportamento ammetto che non mi è servito. Da allora ho sempre lottato con questi demoni feroci distruggendoli uno per uno. Ma ero solo, la gente ha inventato leggende su di me, simili a quelle che si narrano del caro conte Dracula o che girano circa i Licantropi. Ero un demone vestito di nero che possedeva e strappava l’anima alla gente che si avvicinava. So che era una storia assurda ma forse loro erano bravissimi a raccontarla così tanto che riuscivano a farla credere anche al più scettico. Questo mi ha creato danni enormi però io non ho mai abbassato la cresta e ho sempre lottato e sterminato chi mi è capitato sotto tiro anche esagerando lo ammetto. Però i concorsi sportivi, di scrittura e disegno erano stati vinti da un tizio come me, volta per volta, questo aumentava l’invidia e le leggende metropolitane che affermavano che prima di scrivere, di disegnare o fare sport, invocavo le mie anime dannate. (Ma che fantasia e abilità che hanno la usassero bene!)
    Questo mio curriculum in un primo momento, quando mi sono fatto internet e sapevo che in qualche modo era un’opportunità di relazione con gli altri, pensavo non mi fosse servito, ma non è stato così. Anche qui ho conosciuto gente pronta a sbranarti con intensità paragonabile al *”Malu chiffari” che hanno. *Brutto da fare.
    Così le mie ossa mi hanno sostenuto e mi sono promesso di NON CEDERE PIU’ e a fottermene di queste vocie ronzanti e insignificanti. Ho subito anch’io di tutto, per fortuna però non sono arrivati a minacciarmi di morte o cose varie. So che questo può allarmare ma non bisogna farsi sopraffare, la vita è la nostra dobbiamo difenderla e agguantare e uccidere come fa una tigre con la sua preda chi nella vita OSA intracciare la tua strada minacciosamente. Ammetto che sarei anche pronto se accade a andare a trovare tramite polizia postale la gente che mi rompe, e fotterla a legnate, facendogli vedere (Istinto Spirito del silenzio mode ON) chi muore dei due, ma gli strumenti esistono e bisogna scegliere il modo più appropriato e meno rovinoso per evitare di rivoltare la moneta a discapito nostro, dobbiamo quindi informarci meglio su come difenderci e magari noi, sostenerci tutti, sommando le nostre forze per evitare che si accaniscono così contro una persona rovinandole la vita, perchè ognuno di noi abbiamo la nostra e abbiamo tutti il diritto di vivere tranquilli o no?

  51. Lisey Says:

    Io trovo veramente comico il tentativo di rigirare la frittata delle principesse e dei cavalieri. Vengono qui in punta di forchetta e nel loro forum stanno dicendo in questo momento che i cattivi siamo noi, che siamo provinciali, bigotti, meschini e non abbiamo capito niente della loro bravura di recensori.
    Faccio qualche esempio. Io sono una lettrice di Savannah, ovvero Virginia De Winter, autrice di Black Friars. Beh, cosa leggo nella sezione dedicata a lei senza che ancora uscisse il libro? “Mmm… futura trilogia, italiana esordiente con pseudonimo inglese, canzoni che accompagnano le stesura un pelino emo, stile come “una carezza di velluto sulla pelle e allo stesso tempo un brividio ghiacciato lungo la schiena”, stesso editore di Tuailàit… non avendo letto non giudico, ovviamente, ma il dubbio viene.” E ancora: “Questo, per esempio, promette davvero emoggiovinata-trash O,O”. Del libro poi nessuno fa recensioni, basta la parola (anche se alcuni altri utenti hanno per fortuna parlato bene…di che? “dell’autoironia” di Virginia De Winter). Dunque se Virginia De Winter avesse avuto un altro carattere, il libro faceva cagare anche senza averlo letto.

    • Anon Says:

      Facile se si seleziona solo parte che fa comodo, lo stesso utente in un messaggio successivo scriveva:
      [quote]Lascerò giudicare al puppet master, o giudicherò con l’edizione economica… vista la quantità di libri che compro devo fare così per forza -.- nel mentre, ripeto (a scanso di equivoci per i lettori occasionali e/o amyketty dell’autrice): non giudico nulla a parte la sola presentazione, che sembra far pensare alla solita roba trashosa, ma potrei sbagliare. Oltretutto, visto il nick dell’autrice potrei aver letto qualcosa di suo, non su EFP, molto tempo fa – e se è lei sbaglio sicuramente, perché ricordo cose molto belle. Ma un semplice nick simile/uguale non mi toglie i dubbi.[/quote]
      E poi:
      [quote]Non mi sono mica basata solo sulla casa editrice, né ho detto che sia per forza una schifezza! ò.ò[/quote]
      [quote]Sì, fos, ma questo non toglie che la presentazione sia scritta coi piedi. Se poi il romanzo in sé è scritto bene tanto meglio, vuol dire che lo apprezzerò ancora di più essendo partita da una base così innegabilmente scialbina come quella presentazione. Che, suppongo, non ha scritto l’autrice.[quote]

      E il messaggio di Pricess (l’emoggiovinata-trash) icludeva anche:
      [quote]A parte tutto, avevo sentito parlare anche io in toni entusiastici di tale Savannah ficcywriter di Harry Potter e probabilmente è la stessa – cosa che depone in suo favore, non fosse per la presentazione francamente triste e dal target più che lapalissiano °n°[/quote]

      Chi è che rigira la frittata?

      • Lisey Says:

        Tu. Perchè il libro non l’avete recensito, e come vedi io ho scritto qua sopra che alcuni hanno parlato a favore della De Winter. Chi leggeva questa roba pensava a un romanzo alla Twilight. La piantate di rigirarvi la frittata? Ma che credete che non leggiamo? State scrivendo di stare calmi e non esagerare coi commenti. ADESSO. E nei mesi precedenti?

      • Anon Says:

        No, no, è stato detto che il libro veniva presentato come un romanzo alla Twilight non che lo era. E’ stato scritto chiaramente che si trattava di una impressione sulla presentazione, che bisogna giudicare leggendo il libro. Dopo se qualcuno legge e pensa a un romanzo alla Twilight, quando viene chiaramente detto che si tratta solo della presentazione (non scritta dall’autrice) e può non essere un romanzo alla Twilight, è un problema suo di mancanza di comprensione scritta. Non si può esprimere un opinione, pur con tutte le cautele del caso, perché qualcuno di non molto sveglio può fraintendere?

        Si stava chiedendo di non fornire ulteriori appigli, anche alle persone
        esterne a cui si riferiva l’invito da te citato, per fraintendere volutamente quanto viene scritto.

  52. Giobix Says:

    intermezzo musicale: il conflitto autore-detrattore estremizzato in chiave splatter

  53. werehare Says:

    “Beh, cosa leggo nella sezione dedicata a lei senza che ancora uscisse il libro? “Mmm… futura trilogia, italiana esordiente con pseudonimo inglese, canzoni che accompagnano le stesura un pelino emo, stile come “una carezza di velluto sulla pelle e allo stesso tempo un brividio ghiacciato lungo la schiena”, stesso editore di Tuailàit… non avendo letto non giudico, ovviamente, ma il dubbio viene.” E ancora: “Questo, per esempio, promette davvero emoggiovinata-trash O,O”. Del libro poi nessuno fa recensioni, basta la parola (anche se alcuni altri utenti hanno per fortuna parlato bene…di che? “dell’autoironia” di Virginia De Winter). Dunque se Virginia De Winter avesse avuto un altro carattere, il libro faceva cagare anche senza averlo letto.”

    Davvero, mi piacerebbe che leggeste con attenzione quello che citate. Qui ci si riferisce ai commenti sulla *preview* del libro, è CHIARO che non si tratta di una recensione ma di un commento a un’anteprima che l’editore stesso mette in circolazione. Mi sembra sia quantomeno lecito commentare l’anteprima e non il libro, o c’è scritto da qualche parte che bisogna recensire per forza l’intera opera? Quanto alle citazioni in sé, c’è scritto “NON AVENDO LETTO NON GIUDICO, ovviamente, ma il DUBBIO viene” e “PROMETTE davvero emoggiovinata-trash”: è chiaro come il sole che si tratta di supposizioni e opinione personali, basate solo sulla preview, è sottolineato con estrema chiarezza dagli autori dei commenti. Dire che stiamo dicendo che “il libro fa cagare” è assoluta malafede, è voler citare a caso solo per il gusto di dare contro.
    Mi rendo inoltre conto di stare andando pesantemente OT quindi mi scuso con la padrona di casa e la chiudo qui. A successivi commenti sul nostro operato – che peraltro vi inviterei a fare in sede, nel blog o nel forum – risponderò solo se portò dire qualcosa di diverso da quanto ho detto finora, sia in questa sede che nelle discussioni incriminate.

  54. Andrea Says:

    werehare e LuciferLight: Voi (e non solo voi) vi siete divertiti giocando con la vita delle persone (D’Andrea è solo un caso, non dimentichiamolo), avete umiliato, e offeso, e fatto soffrire i vostri nemici (gli autori e tutti quelli che non la pensano come voi) senza farvi scrupoli e senza avere alcuna pietà per nessuno. E tutto questo in nome del diritto alla critica e per giocare il vostro personale gioco al massacro. Ma il gioco è andato troppo oltre. Lo sapete voi e lo sappiamo noi tutti. Di che cosa potremmo discutere ancora con voi? Cos’altro pretendete: comprensione, disponibilità, amicizia? Io credo meritiate solo l’ostracismo e la riprovazione. Nient’altro.

  55. Lorenzi_B Says:

    Come si permetono di sparlare di persone che neanche conoscono!! scommetto che un commento così, in faccia, non glielo farebbero neanche morti!! io gli ho letti entrambi i suoi libri, e non sono per NIENTE male (non avrei mica comprato il secondo se il primo non mi fosse piaciuto!!) sono un ragazzo di 16 anni, anche io cultore metal, e solo per colpa di sto barstardo imbecille di 13 anni (e altri della serie che per “noia” fanno cattiverie e malignità del genere), la mia generazione viene criticata!!!!! ci sono INTERI siti contro il fantasy, ma non capisco come mai non viene spiegata la ragione di questo odio, inutile e senza senso, per questo genere?!?!?!!?!??!? E poi, CHI CAZZO GLI HA DETTO DI COMPRARSI IL LIBRO!! il bello della democrazia è che nessuno ti impone di niente!! perchè un ragazzino spenderebbe la sua paghetta settimanale su un libro che nenche gli interessa!?!??! sono del parere che sti deficenti non abbiano neanche letto il libro!! scusate lo sfogo un po’ OT, ma queste sono cose che mi irritano !!! poi scusa GL che cazzo a fatto a sti tizi, da quello che ho capito non ha mai fatto niente a nessuno, anzi!

  56. Lara Manni Says:

    Ritorno in questo momento..
    Scusate, calma, sangue freddo. Non ho scritto questo post perchè finisse in rissa: non era la mia intenzione, non è il modo che auspico per discutere in rete. Non ho scritto questo post neppure per attaccare Massacri Fantasy. Quello che vorrei, e che voglio, è riflettere (e anche per questo ho linkato ai post di Wu Ming e di Sciallis) sulla possibilità di discutere con altri toni. Può darsi che sia “buonista”. Lo accetto. A me interessa che sia costruttivo. Perchè, ripeto quanto detto, l’incontro fra autori e lettori è un’occasione troppo bella per sprecarla ripetendo i canoni di Maria De Filippi, “tu hai le gambe pelose” “a te puzzano le ascelle”. Può essere divertente, gratificante, può scaricare l’adrenalina, provocare una risata.
    E poi?
    A me interessa l'”e poi”. Ripartiamo da qui. Palla al centro.

  57. Tenger Says:

    Posto solo un piccolo intervento, poi me ne torno nel mio angolo buio a rosikare, come gli altri della mia razza…
    Su Massacri ho sempre visto prendere in giro autori in base quello che avevano scritto (su libri o su blog). MAI accennare alla loro vita privata, come invece spesso fanno altri simpatici individui verso i kattyvy kritikoni.
    (ma è stato già detto, ridetto, ripetuto, fino alla nausea. Non c’è miglior sordo di chi non vuol sentie, pazienza)
    Riguardo al caso GL
    una volta ho fatto una domanda a GL (educata e pacifica) sui manuali di scrittura. Mi rispose che erano inutili, perché se il talento non ce l’hai nessuno te lo può dare. Vero, ribattei, questo è scritto in tutti i manuali che ho letto. Il che non vuol dire che non debbano ssere utili a chi magari il talento ce l’ha. Che ne opensa?
    Ne pensava che ero una cretina e che potevo andarmene a quel paese. Così, perché sì.
    Quindi pregherei di essere un attimo critici sul marchiare di inciviltà la gente.
    Per rispondere ad Andrea:
    Mi pare che si stia esagerando un tantino, no? “Giocare con la vita delle persone”? Ma per favore.
    Dire questo è insultante verso gli autori. Dire questo sottintende che gli autori sono un branco di poveri bambini “speciali” con la solidità di una meringa a cui basta un parola kattiva detta da uno sconosciuto qualsiasi per scioglirsi in pianti disperati.
    Io non penso che sia così. Penso che siano persona adulte e capaci di dare alle cose l’importanza che hanno.

    • Andrea Says:

      No, non ho esagerato nemmeno un tantino. E minimizzare non servirà a evitare il peso della responsabilità, chiaro? E inoltre non mi attribuire sottintesi che non ho mai neppure pensato. Se vuoi dire qualcosa a qualcuno, fare la spiritosa a sproposito e sfottere ulteriormente quelli che consideri i tuoi nemici (più sanguinano e più vi divertite, giusto?), usa la tua faccia e il tuo nome e prenditene tutta la responsabilità, non attribuire le tue idiozie agli altri.

      • Tenger Says:

        Temo che ci sia un fraintendimento. Gli scrittori non sono miei nemici. GL non è mio nemico, nonostante mi abbia insultata gratuitamente. Gli utenti di questo blog non sono miei nemici. Perché dovrebbero esserlo? Nessuna di queste persone può nuocermi in nessuna maniera.
        Ma trovo divertente che, pur non sapendo minimamente chi io sia, ti sei fatto un’idea così precisa (“più sanguinano e più vi divertite”? Santo Cielo).

  58. Lara Manni Says:

    Tenger. Scusami, però, non è “una” parola. La pagina di Nonciclopedia, e faccio mea culpa per la mia incapacità di comprendere lo spirito nonciclopedico, è pesantamente diffamante, per citare solo quell’esempio. Non si tratta di pianti: se qualcuno parla di me in quei termini su un giornale, io querelo il giornale. E’ eccessivo? E’ arrogante? Può darsi. Ma mi spieghi cosa mai aggiunge alla valutazione su un testo quel che trovo scritto (e indicizzato su google) in quella sede?

    • Tenger Says:

      “se qualcuno parla di me in quei termini su un giornale, io querelo il giornale.”
      faresti bene, se si trattasse di un giornale.
      La Nonciclopedia è un sito di articoli stupidi, buffi e tendenzialmente triviali. Non può essere diffamante perché per sua stessa natura non afferma niente di vero, e questo chiunque lo sa.
      Può non piacere, sono d’accordo. Ma quell’articolo (che è piaciuto a diversi utenti del blog) non ha nessun legame con Massacri. E’ piaciuto, sì, come ne sono piaciuti altri. Massacri e la Nonci non sono imparentati nemmeno da lontano.

  59. Anon Says:

    Signora Manni, ma l’ha letto il mio commento? https://laramanni.wordpress.com/2011/06/20/cambiai-il-mio-nome-in-coda-di-lupo/#comment-12413
    Ha seguito i link al forum?
    Da come scrive non si direbbe e la invito a farlo.

    Lei ha voluto fare una domanda “provocatoria, ma sincera” a cui è stata data una risposta. Ora le chiedo di ricambiare con la mia:

    Quando GL invitava l’interlocutore a ficcarselo nel culo, quando minicciava Knight elencando i suoi dati personali, quando diceva “stronzi che confondono la libertà di parola con i comunicati delle Brigate Ross”, quando se la prendeva con un ragazza su aNobii per aver espresso una opinione su SUA richiesta, voi dove eravate?

    • Lara Manni Says:

      Ho letto. La differenza sta che ad una frase, detta probabilmente in un determinato contesto, si risponde con una pagina, di ben altro tenore, attualmente ai primi posti di Google nella ricerca sul nome di D’Andrea. Mi dispiace, Anon. Non la trovo ironica, non la trovo divertente: la trovo tremendamente offensiva. E credo che lei, in fondo, lo sappia.

      • Anon Says:

        Bene, anche quella pagina ha un suo contesto, ovvero un sito completamente inattendibile, che si proclama tale “L’enciclopedia PRIVA di contenuti” e il riferimento a inizio voce di essere una presa in giro dei CONTENUTIi del suo blog con tanto di collegamenti per appurare siano fandonie.

        Non le sto chiedo di trovarla divertente o di farsela piacere, ma perché GL ha diritto a “un contesto” e gli altri no?

        Perché non ho MAI scritto niente del genere in nessun altro luogo né su GL né su altre persone (e su altre persone neanche su Nonciclopedia)?

        Perché i commenti dell’utenza del forum sono stati una sonora risata, senza insulti, ripetizione dei contenuti della voce o dichiarazioni di odio?

        Ok, forse ho esagerato, avrei dovuto immaginare che la pagina si sarebbe prestata facilmente a fraentendimento e strumentalizzazione, anche se l’ingiuria non era propio nelle mie intenzioni e pensavo di averlo reso chiaro dal contesto.

        Guardi sono disposto a chiedere pubblicamente scusa e a inviare una
        mail di scuse a GL con miei dati personali in allegato, a patto che chieda pubblicamente scusa anche lui per i suoi molteplici insulti e minacce a vario indirizzo.

        Perché per trovare un punto di incontro ognuno deve impegnarsi e cedere qualcosa, perché per avere una discussione veramente civile con qualcuno bisogna dargli il beneficio del dubbio che non sia un “nemico” lì per sgozzarti (cosa assolutamente assente in questi commenti), perché pur essendo solo poche frasi (in molti episodi) quelle del signor GL erano aggressioni vere e proprie e se davvero si disapprovano tali comportamenti bisogna condannarli tutti senza distinzione, altrimenti si fanno i soliti due pesi e due misure, qualsiasi pretesa di serietà, civiltà e correttezza va a farsi benedire e c’è soltanto tanta ipocrisia.

  60. Michele M. Says:

    Il gioco è semplice quanto antico. Si mette all’angolo qualcuno (non importa chi, non importa come) lo si esaspera e quando quello sbrocca si usano le sue stesse parole fuori contesto per farlo sembrare il Mostro di Dusserldorf.

    Quello che vedo qui è quello che, come insegnante, vedo ogni giorno nel cortile della scuola in cui lavoro: dei ragazzini (in questo caso protetti da anonimato) che incitano alla rissa con toni sempre più accesi – non importa il motivo, uno vale l’altro -, poi qualcuno si fa male, il naso sanguina, e loro alzano le mani “Io stavo solo guardando”.

    A me la discussione di Lara interessa molto, gradirei che continuasse nei giusti modi.

    • Tenger Says:

      Posso assicurarle che io non avevo messo all’angolo proprio nessuno quando ho fatto la mia domanda, e sono stata insultata comunque.
      Mi pare anche di ricordare che nessuno sia intervenuto per dire a GL di moderare i toni.

      “A me la discussione di Lara interessa molto, gradirei che continuasse nei giusti modi.”
      Anche noi vorremmo. Ma per quanto ci stiamo sforzando di discutere civilmente ci viene detto che giochiamo con la vita delle persne e altre assurdità.

    • LuciferLight Says:

      Collega, hai mai visto un ragazzino mettersi all’angolo da solo per poi farsi compatire dall’insegnante?
      Io sì.
      Riflettici.

  61. stefania Says:

    toh, guarda chi si vede. I massacratori sono in libera uscita…

  62. Francesca (Mirya) Says:

    Lara, non ti preoccupare: c’è sempre chi trasforma anche un post in una guerra, d’altronde è per questo che hai scritto questo post. A me pare che questo sia ormai il comportamento più diffuso: non c’entriamo noi, perché Tizio non è iscritto al nostro forum, perché non l’abbiamo scritto noi, ecc. ecc. Però quel forum è pubblico, l’ho letto anche io che non sono iscritta e come ha disgustato me ha evidentemente affascinato quel ragazzino che l’ha visto come grande esempio di comportamento nel web. Ma questo tipo di persone, gente che passa la vita a creare forum e blog solo per criticare (mi pare che il titolo del forum dica tutto e in un post loro stessi affermano che è fatto solo per scrivere recensioni negative), fanno sempre così: se ne lavano le mani. Danno un esempio indiscutibile di utilizzo del web per fare del male ma si nascondo dietro ad un dito, perché l’IP del fanciullo non risulta tra i loro iscritti. Beh, non risulto anch’io, eppure ho passato mezza giornata a leggervi e a sentirmi nauseata da un comportamento che ho ritrovato in tanti luoghi e contro tante persone e sì, anche contro Virginia de Winter.
    In generale credo che qui la discussione sia tra due fronti: chi usa il web per distruggere e chi lo usa per costruire. Se nella vita uno spende il tempo per fare qualcosa, qualunque cosa, che sia scrivere o dipingere o altro, troverà sempre qualcuno che non sa fare proprio nulla e dunque cerca di distruggere gli altri. Non sto parlando di qualità, nemmeno a me piacciono tutti i libri che leggo, nel caso però mi limito a cestinarli e a cercarne di migliori per consigliarli. Io il web lo uso così: cerco cose belle e le diffondo. Mi mette molta tristezza vedere ogni giorno che ci sono persone che cercano solo cose per loro brutte o che le rendono brutte apposta per passare il tempo ad offendere. Ecco, secondo me manca il senso delle cose: perché aprire un forum per deridere e demolire tutto un genere di letteratura? Perché, se non vi piace un genere o un autore, non cercate invece di portare avanti ciò che vi piace, con forum e blog che inneggino alla lettura di ciò che secondo voi vale? Perché distruggere è facile, costruire no. E ora comprendo meglio il post di chi, su facebook, rilevava un simile comportamento all’inizio del nazismo: si tratta sempre di cercare un capro espiatorio per liberare la propria frustrazione. Con le solite due chiusure:
    – stavamo scherzando: ma lo scherzo, nel mio vocabolario, non comporta mai nuocere a qualcuno;
    – non è colpa nostra, non l’abbiamo scritto noi: a parte il fatto che nella maggior parte chi dice questo ha scritto di peggio, ognuno è responsabile di ciò che dice e scrive, quando questo divenga modello di comportamento.
    Io spero tanto che ciò che dico e scrivo divenga modello di comportamento e me ne assumo piena responsabilità e no, non sto scherzando.

    • Lara Manni Says:

      Francesca, è esattamente quel che intendo e auspico.

    • Anon Says:

      Affascinante, quindi se qualcuno si butta dalla finestra dopo aver visto Superman è colpa degli autori?

      Certo che la legge di Godwin non fallisce mai. http://en.wikipedia.org/wiki/Godwin%27s_law

      Il Nazismo mancava alla collezione di “medaglie”, starà benissimo di fianco alle Brigate Rosse. Ora che ci hai scoperto sarà difficile riempire i campi di sterminio. è_é

      Seriamente, le crite negative non sono illegali se non vi piacciano fate approvare una legge apposita. Quando si cerca di impedire agli altri qualcosa di perfettamente legale e lecito allora sì che ci troviamo difronte alle avvisaglie di una dittatura.

      • Francesca (Mirya) Says:

        Di nuovo, sapete rispondere solo col sarcasmo al mio intervento che era pacato e serio; immagino che questo implichi che non siete in grado di portare avanti un confronto semplicemente razionale.
        Io continuo per la mia strada, porto avanti il web come lo intendo io, rifiuto questo sarcasmo e rispondo ancora una volta seriamente.
        Non mi pare che Superman inciti a volare, né che fornisca esempi di esseri umani che volano, dal momento che il personaggio è un alieno.
        Voi e altri (naturalmente non sto parlando di un unico forum, è comportamento diffuso) fornite esempi di esseri umani che invece ne deridono e insultano altri e non siete alieni, quindi siete modelli, per me negativi, per i ragazzini. Ora, intendiamoci, un fanciullo trova più facile insultare o interagire civilmente e magari ammirare? La televisione, i giornali, la scuola, voi sul web ci insegnate che la risposta corretta è la prima. Credo peraltro che qualunque essere umano trovi più facile comportarsi aggressivamente che pacatamente, è nella nostra natura ma grazie a Dio abbiamo una mente che dovrebbe imporci una condotta razionale e non puramente istintuale.
        Se un giorno uno dei vostri utenti si prendesse la briga di cercare uno degli autori che criticate, magari proprio GL, e di picchiarlo, naturalmente voi non sareste perseguibili penalmente (o forse sì? non lo so, sinceramente, non ne ho le competenze) ma non vi potreste stupire se lui si aspettasse il vostro appoggio; ecco il senso del paragone con le molte istigazioni all’odio, di qualunque tipo, che ci ricorda la storia.
        Infine, lasciare critiche non è certamente illegale, tuttavia passare la vita a lasciare solo critiche è indizio di un malfunzionamento nella società; se ogni volta che uno apre bocca o, in questo caso, digita su una tastiera, se insomma ogni volta che si crea un gruppo si crea per attaccare qualcuno ecco che qualcosa si è rotto, nella socializzazione e nella comunicazione; perché i gruppi, i forum, i blog, dovrebbero sorgere per condividere interessi e amori, non offese e odio.
        Tuttavia c’è da fare un inciso: fare una critica è davvero molto difficile, conosco una manciata di persone che siano davvero in grado di creare una critica intelligente, ferrata ed educata. Offendere e deridere, usare sarcasmo e cattiveria, quello è molto facile ma non implica una critica. Naturalmente nemmeno quello è illegale, quindi, se vi basate solo sul concetto ‘faccio tutto ciò che è legale’, siete puliti. Io preferisco aggiungere alla legge una mia coscienza personale, altrimenti dovrei girare con i codici ogni volta che devo prendere una decisione, e spero di trasmettere la mia coscienza ad altri, arricchendola ed arricchendomi.
        Intanto spero almeno di avere risposto in maniera chiara e costruttiva a questa replica, se non fossi stata esauriente sono qui per ulteriori spiegazioni, d’altronde devo pur portare avanti la mia filosofia di uso del web.

  63. Giobix Says:

    GL se invita la gente a prenderselo in culo, se è sgarbato e stronzo lo fa con nome e faccia, e la responsabilità è tutta sua.
    Chi scrive le pagine di nonciclopedia citando una persona esistente con tanto di foto potrebbe almeno firmarsi con nome e cognome….tanto non sta facendo niente di male, no? 😀

    • LuciferLight Says:

      Per scrivere una pagina su Nonciclopedia bisogna iscriversi, con nome e cognome. Chiunque, con giustificato motivo, voglia risalire ai dati dell’autore, può farlo.
      E comunque anche in quel caso la responsabilità è tutta sua, eh.

      • Marco85 Says:

        Ma voi avete fatto hip hip hurrà.

      • LuciferLight Says:

        Volgarmente parlando: “voi” le palle. A me neanche piace quella pagina, come il 99% delle pagine di NP. Siamo persone SINGOLE, quindi smettiamola di parlare come se fossimo un’unica mente che condivide azioni, reazioni, pensieri, opinioni e quant’altro.
        Qualcuno ci si è divertito.
        Qualcuno no.
        Così come in tutto il resto della rete (non penso siamo i soli ad averla letta): qualcuno si è divertito, qualcuno no, qualcuno se l’è presa, qualcuno s’è trovato d’accordo. Funziona così, di solito.

  64. Tenger Says:

    Oh, beh, forse lo devo scrivere in stampatello.
    MASSACRI NON HA MAI INCORAGGIATO AL TROLLEGGIO.

    MASSACRI HA BANNATO L’UNICO TROLL ISCRITTO.

    MASSACRI HA SEMPRE PRESO IN GIRO AUTORI IN BASE A QUELLO CHE AVEVANO PUBBLICATO, E MAI IN BASE ALLA LORO PERSONA FISICA.

    MASSACRI NON HA NIENTE A CHE FARE CON LA NONCICLOPEDIA.

    Chi unque sostenga il contrario o mente o non sa leggere.
    Tra l’altro su Massacri si è discusso civilmente con Lara e quando un utente ha postato insulti alla PERSONA dell’autore è stato prontamente ripreso.
    invece vedo che qui tutti parlano di reciproco rispetto, ma i buoni propositi vengono meno quando si tratta di sputare in faccia a persone che non vi hanno assolumente insulato.
    Per carià, fate pure. Ma permettetemi di dire che trovo la cosa veramente divertente. Quindi penso che mi siderò qui e coninuerò a leggere post sullo stile:
    “Non hanno rispetto per le persone quei brutti assassini, braccia tolte all’agricoltura, fottuti bastardisenzadio che non sanno dicutere civilmente!!!”
    Non vi piace l’ironia, ma la situazione io la trovo vermanete ironica ^_^

  65. Lara Manni Says:

    E due. Cerchiamo, please, di parlare della questione che ho tentato di porre? A me, ripeto, la degenerazione in rissa non interessa. Non mi piace il sangue. Non mi piacciono gli scontri.
    Proviamo a ribaltare. Quando ho pensato ad Autori per il Giappone, da una parte c’era il desiderio di fare qualcosa di concreto: ma dall’altra c’era il desiderio di far emergere la parte positva e costruttiva del web. E mi sembra che i risultati ci siano stati.
    E’ stato un unicum? E’ ripetibile?

  66. Anonimo Says:

    Sono Knight, co-autore del blok K&P massacri fantasy e amministratore del forum
    Puntualizzo alcuni punti.

    1) Ho letto ripetutamente l’invito a “ripetere nella realtà” le accuse che faccio su internet. Chiunque voglia dedicare un pò di tempo a discutere di narrativa di persona, per me, è ben accetto: vivo a treviso e studio a bologna. Se avete dubbi che sia disponibile a ripetere di persona quel che sostengo su internet, venite a trovarmi e vi offro anche un caffè. Altrimenti, ritirate l’accusa in quanto non supportata dai fatti.

    2) Avete più volte insultato l’utenza e l’amministrazione del forum in questi commenti (spero sia superfluo quotare). Ho invitato gli utenti del forum a reagire unicamente in modo educato e ironico, e chi dovesse scendere agli insulti personali, verrà bannato. A questo punto, vi invito a verificare la definizione di “troll” e chiedervi quale delle due parti – fra l’utenza di K&P e coloro che la criticano in questi commenti – vi ricada.

    3) Accusarci anche implicitamente di effettuare o sostenere atti come l’invio di mail\lettere minatorie o il furto di identità, oltre a essere assurdo, è un reato.

    4) Vi invito gentilmente a rispondere alle argomentazioni da noi addotte. Ci sono autori con cui abbiamo avuto un dialogo assolutamente civile (autori che non ci piacevano) e ci sono autori che veneriamo. A questo punto, in base a cosa sostenete che attacchiamo in modo indifferenziato qualunque scrittore, che siamo invidiosi di coloro che critichiamo, o che non è possibile discutere con noi civilmente? Per favore, prima di ripetere le accuse o formularne di nuove, rispondete alle nostre obiezioni. Ignorare argomentazioni logiche presentate dalla parte avversa non è dialogare, è trolling.

    5) E’ assurdo sostenere che il nostro forum esista contro il fantasy, per chiunque conosca quello di cui sta parlando. Tutti o quasi tutti gli utenti sono appassionati di narrativa fantastica, a partire da me. Mi rifiuto di elaborare oltre questo punto: chiunque voglia discutere in buona fede, può facilmente verificare da sé sul nostro forum.

  67. Marco85 Says:

    GENIALE! Stanno ribaltando le accuse sugli altri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Anni di vomito sull’universo mondo, capriole di gioia alla pagina di nonciclopedia e adesso sono GLI ALTRI ad essere troll!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  68. Lara Manni Says:

    Rendo noto che nel forum di Massacri Fantasy si ventila la denuncia collettiva degli utenti di questo blog. Anzi, per evitare di essere accusata di travisare le parole, mi permetto di riportarle:
    “Per inciso, molti interventi sono al limite della calunnia e della diffamazione, entrambi reati penali. Denunciamo gli utenti?”

  69. Knight Says:

    Ribadisco che il nostro forum non ha affiliazione con nonciclopedia (che pure trovo, personalmente, divertente). Invito, se non condividi le accuse, a controbattere: “l’ho detto prima io” non è una difesa logicamente sensata. I nostri utenti hanno esposto con chiarezza perché non ci riteniamo definibili troll. Perché voi, a fronte degli insulti aperti qui sopra, non vi considerate troll?

  70. Lara Manni Says:

    Veramente, Knight, pochi secondi fa si è parlato di denunciare gli utenti di questo blog. Devo considerarla una minaccia o un avvertimento o…?
    Io sono intervenuta sul vostro forum due volte. Da ieri sera mi sembra di aver tentato di rispondere alle domande poste. Mi sembra di aver dato la mia disponibilità a dialogare. Se la risposta è “ci vediamo in tribunale”, non posso che dire: va bene, come desiderate. Naturalmente, mi permetterò di prendere le mie contromisure.

  71. Knight Says:

    Credo di avere già risposto su K&P, ma aggiungo una risposta qui perché tutti abbiano la possibilità di leggere. Con te, è stato possibile discutere, e spero si continuerà a discutere nei prossimi giorni (apriremo un post sulla critica in generale). Non vedo per quale ragione dovremmo considerare una denuncia verso di te. Singoli elementi ci hanno insultati, e anche se personalmente non credo me ne darei la pena Hika segnala, correttamente, che potremmo considerare l’azione legale. Al di là della questione legale, ti chiederei di spiegarci se il clima tranquillo e virtuoso che indicavi come necessario per una discussione produttiva è quello che osservo su questo blog. O anche solo se, in sincerità, ti sembra che noi siamo mai stati scortesi e irrazionali quanto i commenti qui sopra – non perché sia tua responsabilità legale, assolutamente, ma perché ti renderai conto che finché la padrona di casa non dice una parola, chiuque si sente legittimato a insultare quanto preferisce.

  72. Lara Manni Says:

    La padrona di casa si è espressa due volte. E non per motivi di opportunismo, ma perchè non.ama.le.risse. Nè qui, nè altrove. Invito per la terza volta i commentatori a moderare i toni, da qualunque parte provenga il commento, visto che di parte si deve parlare.
    Naturalmente, il “potremmo considerare l’azione legale” vale come cosa, Knight? Intimidazione? Minaccia? Perdona, ma io non sono abituata a discutere in questi termini.

    • Tenger Says:

      “Naturalmente, il “potremmo considerare l’azione legale” vale come cosa, Knight?”
      Sarcasmo rispetto a come la faccenda è nata e all’abitudine di certi autori di minacciare quando non ne hanno i mezzi? (Chi ha detto GL? Alzi la mano!).

      • Marco85 Says:

        Ma sarcasmo di chi??????? Ma pensi di essere capace a produrre sarcasmo? Non dico altro per rispetto della padrona di casa, ma i mezzi mancano a te, come si vede.

    • LuciferLight Says:

      “io non sono abituata a discutere in questi termini.”
      Sono esattamente i termini usati sul blog di GL, però.

  73. Lara Manni Says:

    Basta, Marco85.

  74. Andrea Says:

    E’ solo una conferma: il tempo del dialogo è finito, mi sembra evidente che non ci sono più (se mai ci sono stati) i presupposti. Ammiro Lara per il coraggio e per il tentativo (grazie), ma io mi fermo qui.

  75. Lara Manni Says:

    Andrea. Forse. Ma forse è vicino anche il tempo in cui la parte minoritaria del web, quella che non urla e non ghigna, diventerà maggioritaria. Almeno spero.

  76. Marco85 Says:

    Taccio. Spero che D’Andrea quereli Anon domani.

    • Anon Says:

      Uao, augurare una querela a qualcuno che non solo non si conosce ma con cui non avvenuto alcuno contatto. Chi è il vero promotore d’odio?

      Mi dispiace Marco85 ma nei tuoi confronti avrò solo compassione.

  77. Francesca (Mirya) Says:

    Lara, credo di essere stata sempre corretta ed educata, ma naturalmente sono pronta a spiegare meglio le mie affermazioni se qualcuno le ha intese in modo offensivo. Sono peraltro un tantino curiosa di vedere quest’azione legale, per cui, se posso dire la mia, fatelo pure, se ve la sentite, è sempre giusto togliersi il dubbio quando si ritiene di essere stati insultati e dunque se avete avuto questa sensazione, se le vostre parole riportate sono state scorrette, se pensate di essere nel giusto e di non aver mai insultato nessuno fate bene a difendere la vostra integrità; credo che quest’azione sarebbe oltretutto proficua ai fini della definizione di ciò che è legale ed offensivo e ciò che non lo è.
    Ovviamente questo è un mio pensiero e non è di Lara, nel cui blog mi trovo solo come ospite e che può cancellare questo commento, qualora non le garbasse, senza minimamente infastidirmi.

  78. Lara Manni Says:

    Lara condivide in pieno quanto detto da Francesca. Ah, come notate, il fuso orario del mio blog è sbagliato, e segna al commento di Francesca le 7.58. Lo dico perchè mi viene anche contestato di mentire sugli orari 🙂

    • LuciferLight Says:

      Primo, se rileggi il mio commento puoi notare che l’ho editato, perché ho notato poi gli orari sballati; secondo, forse hai la coda di paglia, perché nessuno ti ha mai accudata di mentire! Mai! Ho puntualizzato l’orario perché faceva comodo a ME che l’orario segnato nella discussione fosse quello effettivo, visto che capita ci vengano contestate anche le minuzie volevo poter far riferimento all’orario segnato nella discussione nel forum senza dover tornare indietro, venire qui e controllarlo in caso di necessità.

      E comunque la parte ‘denuncia’ non si riferiva certo a Francesca.

      • Lara Manni Says:

        Non ho tempo di andare a rileggermi i commenti. Sinceramente, mi sembra che qui si continui ad attaccarsi al dettaglio per sviare il discorso centrale.

      • LuciferLight Says:

        Il discorso centrale? Probabilmente non ci capiamo, ma quale sarebbe secondo Lei?
        Quanto al dettaglio… l’ha tirato in ballo Lei!

      • LuciferLight Says:

        Sto diventando schizofrenica passando dal Lei al tu al Lei, mi sa ‘-‘ a questo punto mi sa che mi uniformo e ti do del tu u.u

  79. Paolo E. Says:

    Ci diamo una calmata tutti quanti per favore? Inutle continuare a rimpallarsi accuse o insistere su punti dove naturalmente non c’è contatto. Noi potremo starer a parlare anche i prossimi 50 anni sui rapporti tra nonciclopedia e massacri, o del brutto carattere di GL o del sarcasmo feroce di Princess &C, o di quel cavolo di ragazzino annoiato senza concludere un fico secco.

    Secondo me non è questo il punto, e visto che tanto non se ne viene fuori, tanto vale che opinioni su questo ognuno si tenga le proprie. Il punto, e la padrona di casa lo ha detto più volte, è un altro.

    Ed è che il clima nella rete e nel complesso dei siti che parlano di narrativa fantastica sta peggiorando, perdendosi in vuote polemiche e cosi somigliando sempre di più alla televisione. Queso rischia di far perdere ai lettori, agli scrittori, al panorama narrativo italiano una grandissima occasione di crescita e di maturazione comune. Per fare un esempio, io fino a qualche anno fa perdevo il mio tempo legegndo libri di quart’ordine pensando che fossero interessanti: non mi rendevo conto che si poteva leggere a ben altro livello. L’incontro in rete con Wu Ming, con la Lipperini e con Lara mi ha consentito di migliorare nettamente la qualità dela mia lettura sia per scelte che per riflessioni, che per possibilità di discussione con la controparte. Questa meravigliosa possibilità dovrebbe essere offerta a tutti, ed invece il ritiro di GL è un segnale che potrebbe non più essere cosi.

    Stante questo, cosa può fare Lara per evitarlo? Cosa può fare Masacri, se davvero (come sicuramente sono) sono interessati alla narrativa fantastica? Questa è una domanda da porsi. Ed è abbastanza inutile farene un discorso colpevolistico e poi rispondersi “non non abbiamo da rimproverarci niente”, perchè non è questione di colpe. La domanda che potendo vorrei porre a tutti (non solo a K&P) è: visto che migliaia di lettori rischiano di perdere una occasione importante, dove possiamo migliorare?

    • Tenger Says:

      “Noi potremo starer a parlare anche i prossimi 50 anni sui rapporti tra nonciclopedia e massacri”
      No, non si può.
      Non si può discutere di nulla in questo luogo perché i nostri interventi, evidentemente, non vengono letti.
      Quanto a cosa potrebbe fare Massacri per il fantasy… parlo per me, ma chi vi dice che la missione del blog sia salvare il fantasy? A me pare che sia un blog umoristico specializzato in critiche negative.
      Non piace il sarcasmo? Legittimo. Basta non leggere blog sarcastici.
      Se gli utenti oggi sono intervenuti è perché sono state mosse accuse gravi al blog e ai suoi utenti. Ma pare inutile: abbiamo ripetuto venti volte le stesse cose ma nessuno se n’è accorto. Pazienza. E’ stato comunque molto divertente ^_^
      E personalmente la sola volta in cui ho avuto un contatto con GL sono stata trattata a pesci in faccia senza ragione. Pertanto, dal mio punto di vista, la chiusura del suo blog non è una gran perdita.
      Altri non saranno d’accordo. Pazienza. Io e gli altri utenti di Massacri dubito c’entriamo qualcosa in tutto ciò (visto che il ragazzino in question NON era un utente di Massacri e che comunque LEGALMENTE parlando GL non correva nessun rischio. Chiedete a un avvocato se non mi cretede).

    • LuciferLight Says:

      “Il punto, e la padrona di casa lo ha detto più volte, è un altro.
      Ed è che il clima nella rete e nel complesso dei siti che parlano di narrativa fantastica sta peggiorando, perdendosi in vuote polemiche e cosi somigliando sempre di più alla televisione.”
      E il punto è che non sono d’accordo. Anzi, dopo un paio d’anni vagamente tristi, diciamo tre/quattro anni fa, trovo che il livello si stia alzando. E trovo ridicolo il confronto con la televisione: il web è uno strumento interattivo, la televisione no. È come paragonare un libro e un panino, a mio parere – diversi gli scopi, diversi i risultati. Al di là di quello, io non vedo “vuote polemiche” ma discussioni nella maggior parte dei casi, discussioni che sono le stesse che mi piace fare con i miei amici, il mio ragazzo, i miei compagni di corso. Sia ringraziato il creatore (chiunque sia) per le differenze d’opinioni!
      La polemica -IMHO- diventa vuota quando invece che parlare di fatti si finisce a insultare chi ha un’opinione diversa. Ma non è un problema mio.

  80. Paolo E. Says:

    Ho scritto come un ragazzino annoiato di 14 anni. Scusate.
    Volevo anche dire che non mi sembrava di essere stato scorretto al punto di meritare una citazione in giudizio! Cose del genere sono molto tristi persino da dire…

  81. Barbara Says:

    Buonasera Lara, commento qui per la prima volta ma leggo da molto tempo. Hai una responsabilità: quella di avermi fatto perdere un’intera giornata a leggere i commenti e anche il forum qui nominato. Mi sembra molto importante quello che si sta discutendo da te: anzi, è LA questione che riguarda la rete, oggi, e si vede anche dalle reazioni scomposte degli utenti del forum, che proprio ora hanno invitato i loro utenti a intervenire in tutti i blog possibili.
    E’ interessante, anche se spero che non abbia conseguenze legali – risibili, immagino e mi auguro – perchè finalmente mette in contrapposizione due diversi modi di interpretare il web e i cosiddetti “diritti” dei lettori. Dove il “diritto” viene scambiato per libertà di insulto (sì, insulto: quelli che ho letto sono continui insulti, il sarcasmo e l’ironia sono generi nobili e richiedono competenze che – mi auguro non mi costi una denuncia – onestamente non ho riscontrato nei frequentatori del forum. Linguistiche, culturali, intellettuali. E’ evidente che a nessuno di loro interessa la rete se non come “gioco”, come occasione per suscitare risata, aumentare contatti, guadagnarsi un’effimera popolarità.
    Tutto questo è legittimo ma rischia di soffocare quanto, come dici tu stessa, sarebbe invece possibile fare. Credo che una sana lectio magistralis sull’ironia e sulla satira (un libro di Dario Fo non guasterebbe) chiarirebbe le idee. L’altro punto interessante è la chiusura a riccio: una volta “stanati” gli autori satirici vacillano, si sentono offesi, minacciano gli avvocati.
    Qualcosa di molto simile avviene in politica, se mi permetti la divagazione: il nostro Presidente del Consiglio reagisce allo stesso modo. Deformando le dichiarazioni e sezionandole fino a ricavare soltanto la parte che gli interessa e urlando al complotto. Si tratta, evidentemente, di un clima che ha permeato anche la rete, che di questo paese è parte.
    Per quel che può valere, vai avanti. C’è bisogno di blog intelligenti e costruttivi. C’è bisogno di persone che sanno quello che dicono, e che desiderano e costruiscono mondi diversi. Massima solidarietà. Non solo da me.
    Barbara.

    • LuciferLight Says:

      “si vede anche dalle reazioni scomposte degli utenti del forum, che proprio ora hanno invitato i loro utenti a intervenire in tutti i blog possibili.”
      Ahahahaha, ti riferisci a questo? «La discussione si è anche estesa ad altri blog\forum, noto, sentitevi liberi di rispondere dove volete.» Dov’è l’invito?

  82. Paolo E. Says:

    Tenger, bene partiamo da qua, senza uscire dalle righe e nel giusto modo.

    Prima di tutto le mie scuse per il refuso. Ho scritto potremo intendevo potremmo. Se servisse a qualcosa e se ci interessasse, ma come detto sopra non serve a un fico secco (mai mangiati i fichi secchi? In realtà son buoni! Non ho mai capito perchè questo significato spregiativo), e quindi NON lo faremo.

    Che Massacri sia nato con intenti solo e spiccatamente umoristici era abbastanza facile da capire, ma indovino che a voi interessi anche il mondo della lettura: altrimenti niente vi avrebbe vietato di fare umorismo sulla lana caprina o sulla rava, la fava e il cXXXo che ti ammazza. Inoltre che vi sentiate truffati se viene pubblicato un libro (supposto) brutto, fa capire che al fantasy come genere ci tenete eccome, mica no. Ed è solo bello.

    Accuse al blog io non ne ho mosse ed a sto punto mi permetto di ignorare cose che non mi riguardano.

    Detto questo, le condizioni al contorno di ogni blog o forum che si occupa di lettura in rete stanno cambiando di brutto, e quasto magari potrebbe farvi prendere in considerazione l’idea di allargare un po’ i confini della vostra missione? Non sarebbe una cosa importante, stante il fatto che alla letteratura fantastica tutti noi siamo affettivamente legati?

    Poi se qualcuno insiste a dire no vabbeh, da lettore che probabilmente sono l’unico che ci perde posso solo dispiacermene. Ma onestamente un “no” consapevole faccio fatica a pensarlo.

    • LuciferLight Says:

      Intanto grazie per aver letto e compreso =)

      “Detto questo, le condizioni al contorno di ogni blog o forum che si occupa di lettura in rete stanno cambiando di brutto, e quasto magari potrebbe farvi prendere in considerazione l’idea di allargare un po’ i confini della vostra missione? Non sarebbe una cosa importante, stante il fatto che alla letteratura fantastica tutti noi siamo affettivamente legati?”

      Non essendo il blog mio, di sicuro la mia idea vale solo per me (cioè, comunque non verrebbe messa in pratica), ma a ogni modo: come? Cioè, cosa intendi, che tipo di cambiamento auspicheresti?

      • Paolo E. Says:

        Mah chiedendomi qualcosa di concreto mi metti in difficoltà perchè non frequento molto il vostro sito (sono entrato solo un paio di volte) perchè ho una idea diversa di critica. Era una risposta a Tenger che sosteneva che la mission di Massacri dovesse essere solo e soltanto umoristica. In realtà preoccuparsi nel forume nel blog di orientare le recensioni (per dure che siano) a creare un clima meno pericoloso, ed a cautelarsi che qualche mononeurone vagante non comprenda il vostro intento, sarebbe un pensiero importante. E vedo che qualcuno di voi lo ha già fatto, come ho scritto sotto. Che ne diresti di un intento programmatico chiaro in un qualche Link?

      • LuciferLight Says:

        “Che ne diresti di un intento programmatico chiaro in un qualche Link?” doveroso e in lavorazione =) tra l’altro mi sembrava ci fosse già da qualche parte – evidentemente se c’è è decisamente *troppo* nascosto.

    • Tenger Says:

      A parer mio in una certa misura Massacri svolge un ruolo positivo, come tutti i blog di critica negativa: punta il dito sugli errori (le recensioni sono SEMPRE supportate da citazioni), il che incoraggia a mantenere uno spirito critico su quello che si legge.
      E’ un’utilità accessoria, visto che non è il suo fine, ma sussiste sempre. Personalmente non frequento solo quel blog. Ce ne sono altri in cui il fantastico è trattato in modo più vasto. I famosi Gamberi, ad esempio.
      Ergo: eccome, il fantastico mi interessa. Se voglio discutere di strategia militare (che fantasi sarebbe senza spargimenti di sangue? Dopotutto, come ha detto qualcuno qui, noi viviamo per questo) ne discuto in ceti blog, se voglio parlare di tecnica narrativa, su altri, se voglio segnalare libri buoni su altri ancora, e se voglio scrivere una recensione negativa vado sul forum di Massacri.

  83. Barbara Says:

    C’è una parola che si chiama etica, ed è una parola in cui credo, e in cui, grazie al cielo, una bella fetta d’Italia comincia a credere. Non è invadendo un blog con le risatine e le smentite che vi fanno “salvi” legalmente che cambierete l’opinione che, attenzione, non riguarda voi nel particolare, ma un atteggiamento di cui voi siete esponenti, lo vogliate o no. Buttare tutto in vacca, il commentino, la strizzatina d’occhi. Il divertimento. C’è altro. E persone che vogliono altro. E il fatto che siate qui in massa a tentare una difesa disperata testimonia una cosa. State perdendo. Per fortuna.

    • LuciferLight Says:

      Puoi mostrarmi, descrivermi, in modo chiaro, come lediamo l’etica?
      E già che ci sei, magari rispondere a me, poco sopra, riguardo l’invito?

      • Barbara Says:

        Fraintendendo la critica con la presa in giro, il giochino infantile, l’equivalente della barzelletta presidenziale. L’invito è leggibile da chiunque legga il forum integralmente, ma questa è una questione secondaria. Non è etico anche continuare a distogliere la discussione come avete fatto il tutti i commenti per cercare di volgerla a vostro favore.

      • LuciferLight Says:

        L’invito è nella mente di chi legge, evidentemente, perché NON c’è da nessuna parte.
        Sulla presa in giro, è evidente che non siamo d’accordo (e prima che chiunque ci pensi: no, se venissi trattata come noi trattiamo gli autori NON mi arrabbierei, anzi togliete pure il condizionale, tra musica teatro e scrittura di criticoni intorno ne ho eccome ^^): per come la vedo io, nelle nostre manca la cattiveria necessaria a renderle “non etiche”.
        E quanto a distogliere la discussione… non ti sei accorta che noi ci limitiamo a *rispondere*?

  84. Katerina Says:

    Io ho sempre pensato che un autore, anche prima di internet, si esponesse nel momento in cui pubblica: la realtà dei fatti è che non si può piacere a tutti. Però credo che blog come Massacri Fantasy, o anche Gambery Fantasy, non siano sintomo di una chiusura o di una degenerazione del clima: sono spazi su cui si affronta il problema della brutta letteratura (che esiste) in modo meno politically correct, per così dire, ma senza in alcun modo cercare la guerra o incoraggiare al trolleggio, alle mail minatorie o al furto di identità.

    Nel forum di Massacri Fantasy è stato possibile avere una bellissima discussione con il signor Siccardi, autore de Il Sigillo del Male. Se fossimo i mostri che vengono dipinti non sarebbe stato possibile.
    La mia impressione è che a volte, riguardo alle recensioni sarcastiche e cattive, ci si concentri più sul loro tono che sul contenuto, e che gli si attribuisca l’intento di distruggere la narrativa quando l’intento è semplicemente di mostrare la pochezza di alcuni testi e i problemi di alcuni lavori di editing.

    A livello personale (non faccio parte dello staff di Massacri Fantasy) posso dire che sono stata spesso attaccata a livello personale per aver espresso delle opinioni negative sul bestsellers di turno, e che per essere utente di forum di critiche sono stata insultata io, la mia famiglia, il mio orientamento sessuale, la mia vita sessuale, la mia religione e il mio orientamento politico e mi sono stati augurati diversi gradi di sofferenza, per me e per i miei cari.
    Per cui la mia esperienza è che molto spesso a chiudere al dialogo non sono i recensori o i lettori delle recensioni, ma chi arriva furibondo per difendere a spada tratta ciò che gli piace, e che tira dritto per la sua strada fregandosene dell’altrui opinione.

    Anche perchè dialogo non vuol dire cambiare idea a seguito di una discussione, ma semplicemente ammettere che l’altro non è une persona peggiore perchè non la pensa come te. E in alcuni commenti che ci sono stati in questa discussione l’impressione è che la mia opinione, e l’opinione di chiunque venisse da Massacri Fantasy, non contasse perchè tanto siamo persone cattive.

  85. Lara Manni Says:

    Katerina, perdonami, ma mai e in nessun momento ho detto che bisogna piacere a tutti, nè che intendo piacere a tutti, nè che voglio limitare la libertà di critica di chicchessia. Diamo un diverso valore al “politicamente corretto”: per me è sinonimo, come diceva giustamente Barbara, di etica. Sono due modi diversi di porsi, come ho avuto modo di ripetere più volte anche nel vostro forum.

  86. Katerina Says:

    Sul piacere a tutti non intendevo minimamente dire che fosse l’idea tua o di chiunque altro, volevo solo dire che imho dissensi e opinioni discordanti sui libri c’erano anche prima di internet, e che proprio per questo un autore imho si espone nel momento in cui pubblica e non nel momento in cui apre uno spazio nel web.
    Chiedo venia per la pessima spiegazione nel post ;P

    Sono d’accordo anche io che siano due modi diversi di porsi, ma credo anche che non si annullino a vicenda: in entrambi i casi mi sembra che l’augurio sia un miglioramento del panorama letterario e che semplicemente si utilizzino toni e metodi diversi.

  87. Lara Manni Says:

    Sono d’accordo, Katerina. Con una postilla: anche il lettore, nel momento in cui pubblica la propria opinione su Internet, si espone: intendo dire che da entrambe le parti sarebbe auspicabile la responsabilità di quel che si dice. Tutto qui.

  88. Paolo E. Says:

    Katerina, grazie del bel commento che chiarifica in modo pacato la tua posizione.
    Sono d’accordo con te sul primo punto. Nel momento in cui un autore accetta di farsi pubblicare, accetta anche che la sua opera, oltre che strumento per raccontare una storia e proporsi, diventa anche un oggetto di mercato. Ed in quanto prodotto, il suo libro viene esposto al giudizio di ogni singolo lettore, quale che esso sia. (poi l’autore è libero di giudicarlo rilevante o meno, ma questo è un altro discorso).

    Non sono d’accordo sul secondo punto. Il tono fa parte del messaggio che si vuol fare arrivare al destinatario almeno quanto il contenuto, ne ha parimenti importanza, ed il significato del messaggio cambia eccome al variare del contesto, del registro ecc. ecc. Quindi non penso che sia ingiusto soffermarsi anche sul tono oltre che sul contenuto.

    Il vostro intento di affrontare il problema della (per voi, mi raccomando!) brutta letteratura è un intento buono, e per quel che mi riguarda è chiaro fin da ieri che la persecuzione di massa dello scrittore interessato non è mai stato tra i vostri obiettivi. Aggiungo un punto che però è decisivoe sul quale siamo su sponde opposte. La rete è uno strumento potente che magari può assumere connotazioni diverse da quello che uno ci si aspetta. Vista la situazione, stante il fatto che il vostro obiettivo era un altro ecc. ecc. non sarebbe forse il caso di cautelarsi, darsi pena, evolvere in modo tale che qualche decerebrato non possa trarre dal vostro sito lo spunto per fare delle asinate oppure (e secondo me è successo cosi) nascondersi dietro il vostro nome quando viene beccato a fare un’asinata? Mi sembra di aver sentito un certo Anon (cosi si chiamava?) proporre di mettere nelle FAQ un intento programmatico CHIARO su questo. Potrebbe essere un ottimo inizio. Ed a mio parere è doveroso, per esempio se non ho capito male, a parere di Tenger no, per esempio.

    Vabbe so’ opinioni.

    • Tenger Says:

      Un piccolo appunto sul tono.
      Tutto dipende da qual’è il fine di quello che scrivo. Mi pare che ci sia l’idea generale (e sbagliata, per quel che mi riguarda) che le recensioni o i commenti siano scriti per far migliorare l’autore. Per quanto riguarda ma la rispota è: no.
      Faccio un esempio pratico: comprai Magdeburg l’Eretico perchè mi era stato descritto come “un fantasy con solide basi storiche”. Peccato che le famosi basi storiche siano tarlate e che sia pieno di sciocchezze, paradossi fisici, mancanza di documentazione. Io ho speso diciotto euro per un libro di qualità oggettivamente cattiva (e sto parlando di qualità, non di godibilità. A me un romanzo mal documentato non piace. Ad altri può piacere nonostante ciò, ma le magagne restano). Se scriverò una recensione di Magdeburg, non sarà per far capire ad Altieri dove ha sbagliato. Sarà per mettere in guardia potenziali lettori su quello che li aspetta. E sarà caustica, perché il sarcasmo mi viene automatico.
      Di Altieri e di quello che farà con questa recensione, non me ne importa niente. Non lo conosco, non apprezzo i suoi libri, e se Dio vuole parlo quattro lingue: ho un oceano di autori da cui scegliere nel caso lui fosse così annientato da ritirarsi.

      Come ho detto a Lara su Massacri, uno scrittore maturo… si incazza quando legge una recensione sarcastica e cattiva. Normale. Ma, NONOSTANTE l’incazzatura è capace di considerare comunque le critiche mosse (e gli esempi ci sono).
      Uno scrittore IMHO immaturo, s’incazza e basta. Se costui smette di scrivere/non migliora/migliora lo stesso, è un problema SUO, non mio.

      Intanto, forse, qualcuno che legge la mia recensione e condivide i miei criteri potrebbe (se aspirante scrittore) fare più attenzione a certi strafalcioni correnti, o (se lettore) evitare di comprare un libro che non gli piacerebbe.

      Purtroppo non è coccolanto gli autori che si migliorerà la situazione del fantasy, ma fustigando i libri scadenti e promuovendo quelli buoni, questa è la mia opinione.

      • Paolo E. Says:

        Pur rispettando la tua opinione, ovviamente non sono d’accordo. Le critiche devono essere sempre costrutive, senno’ non servono. Se a fronte di una critica reale, ho la possibilità di far riflettere sia quello che si incazza e poi riflette che quello che si incazza e basta, perchè dovrei fare il bene solo del primo? E poi perchè questa necessità dell’incazo? Magari non sarebbe meglio esporre un problema ragionando?

  89. Knight Says:

    Scusate, rispondo a un solo commento senza leggere i precedenti prima che si perda (e poi devo davvero andarmene a studiare)

    “Detto questo, le condizioni al contorno di ogni blog o forum che si occupa di lettura in rete stanno cambiando di brutto, e quasto magari potrebbe farvi prendere in considerazione l’idea di allargare un po’ i confini della vostra missione? Non sarebbe una cosa importante, stante il fatto che alla letteratura fantastica tutti noi siamo affettivamente legati?”

    Suggerimenti e proposte per l’attività di K&P sono sempre ascoltati (magari, se vuoi andare più nel dettaglio, scrivi pure nel nostro forum). La risposta, però, per il momento è no: il blog resterà umoristico, perché è quello che ci piace fare e quello che sappiamo fare. Magari un giorno io e Princess cresceremo e ci verrà voglia di occuparci di cose serie, ma non ancora xD.

    Il forum, invece, ricordo che è aperto a tutti i generi di discussioni sul fantastico: positive e negative (ce ne sono in abbondanza di entrambi i tipi), specifiche e generiche (idem).

    @ Lara: se sei in grado di dire, con onestà, che le oggettive falsità dichiarate nei commenti qui sopra e gli insulti privi di fondamento che ci sono stati rivolti (noi manderemmo lettere minatorie? Gente, ma che state dicendo, davvero?) rispondono alla tua definizione di “etica”, allora credo che siano le nostre etiche, e non le nostre definizioni di politicamente corretto, a essere divergenti. Io mi tengo la mia: dire la verità, ascoltare quel che dice la controparte, essere coerenti.

    • Lara Manni Says:

      Knight, io sto parlando di quel che intendo io per etica. Non ho nessuna notizia di vostre lettere minatorie e se questo non corrisponde al vero mi auguro che venga smentito. Non è invece confutabile, e tu stesso ne parli, l’equiparare la discussione sui testi a “cose non serie”. (cit: “il blog resterà umoristico, perché è quello che ci piace fare e quello che sappiamo fare. Magari un giorno io e Princess cresceremo e ci verrà voglia di occuparci di cose serie, ma non ancora xD.”). Per me le discussioni sui testi sono serie. Questa la divergenza.

      • LuciferLight Says:

        Non mi voglio sostituire a Knight, ma penso che qui per “cose serie” intendesse parlare solo del *registro* in cui erano espresse. Knight?

      • Knight Says:

        Il riferimento non era propriamente al tono ma al suggerimento di Paolo E di allargare il nostro obbiettivo dalle recensioni di intento umoristico a (presumo) una discussione più articolata al fantastico in generale. Che sarebbe più “seria” in quanto di intento non umoristico, abbastanza tautologicamente. Le discussioni sui testi sono serie? Le nostre lo sono nel senso che sono documentate e argomentate, e siamo prontissimi a difendere, con argomentazioni logiche e senza ostilità, quello che diciamo. Non lo sono, nel senso che scegliamo i nostri obbiettivi in base a un criterio umoristico – se volessimo, per esempio, seguire le nuove tendenze del fantastico sulla scena internazionale, recensiremmo Mieville o Vandermeer, se volessimo dare esempi di buona scrittura Rothfuss o Robin Hobb. Quello che scegliamo, invece, almeno per ora è recensire libri i cui difetti, oltre che oggettivi e dimostrabili, sono particolarmente adatti a una recensione umoristica.

  90. Paolo E. Says:

    Se sei stata attaccata personalmente, la cosa è inqualificabile. Ovvio, ma preferisco specificarlo.

  91. LuciferLight Says:

    Confermo, comunque, che le FAQ sono in lavorazione, FAQ in cui sarà messo in chiaro come chiunque attacchi, in qualsiasi modo, la *persona* dell’autore, fosse anche del libro più brutto del mondo, ha tutta la nostra riprovazione.

  92. G.L. Says:

    Qualche anno fa, mi capitò di incrociare tale “Selerian” da qualche parte (abbiate pazienza, ma non ricordo il luogo esatto). “Selerian” ha altri nick, fra cui “Knight”, quello qui sopra – per intenderci.

    Non fu un incontro piacevole.

    Con lo stesso stile retorico che sta qui sciorinando, pretese non so quali risposte dal sottoscritto – con la stessa veemenza usata dall’allora anchorman neo-con pro-Pera (sic) Antonio Socci.
    Le risposte avrebbero dovuto riguardare delle presunte “incoerenze” contenute nel mio primo libro segnalate dal blog Fantasy Gamberi di cui Massacri Fantasy non è che un banale clone.
    Domande che mi sono state rivolte non in uno scambio di mail private, ma pubblicamente – tengo a precisarlo perchè sono fermamente convinto che uno scrittore non debba mai rispondere pubblicamente a simili quesiti perchè quale che sia la risposta essa avrà sempre l’aria di essere una “difesa”. Per quanto mi riguarda il mio libro è lì, chi lo vuole leggere lo legga così come stanno facendo decine di migliaia di persone da questa e da quella parte dell’oceano.

    Si sa difendere benissimo da solo.

    Da quel momento cominciò la campagna di Knight/Selerian contro il sottoscritto: non avendo infatti risposto alle sue “domande” mi ero qualificato come una specie di fascista censuratore e per di più maleducato come una commessa scorbutica della Coop.

    Scoprii in seguito che l’individuo in questione aveva chiesto – pubblicamente – sempre sul blog Gamberi Fantasy che qualcuno gli inviasse la copia elettronica del mio libro al suo indirizzo. Il mio libro, in Italia, non è mai uscito in versione elettronica – si trattava quindi di pirateria.

    (per inciso: non me ne frega un cazzo di chi scarica illegalmente i miei libri)

    Ne approfittai per cercare di levarmelo dalle scatole dicendogli che la pirateria era passibile di denuncia, tirando fuori anche il suo vero nome (che ora non ricordo – ho altro a cui pensare) sperando che questo lo facesse in qualche modo rinsavire (ohibò, come ero giovane & ingenuo!!!) .

    Non ho MAI e ripeto MAI dichiarato di voler denunciare chichessia tantomeno Knight che ormai penso usi il “GL voleva querelarmi” con lo stesso tono del Quandoc’eralui (molti nemici, molto onore) per far colpo il sabato sera.

    Non perchè io sia particolarmente buono, ma perchè mi sembra una cosa talmente italiana da far venire il mal di denti.

    Knight e i suoi allegri compari di Massacri fantasy iniziarono quindi una lunga, lunghissima campagna nei miei confronti. Talmente lunga che dura fino ad oggi e che ha avuto episodi spiacevolissimi, fra cui quello di infilarsi sul forum di WD con l’evidente scopo di rovinare un mio incontro con gli utenti.

    La cosa buffa è che in una conversazione, quando ancora come Lara pensavo che si potesse cercare di comprendere questo tipo di dinamiche, lo stesso Selerian – alla mia domanda “Ma in faccia me le diresti queste cose?” mi rispose “Non sono mica scemo” o qualcosa del genere. Dimostrando una furbizia ed uno spessore che lascio a chiunque intendere.

    Quello che è successo sul mio blog e che mi ha portato a maturare la decisione di chiudere baracca e burattini non è che il culmine di un continuo gioco al massacro (utilizzando persino delle mie fotografie a scopo “satirico”) portato avanti con feroce idiozia.

    Da quel momento, poichè il blog era mio e non uno spazio di dibattito pubblico ho sempre cancellato senza mai pubblicare i commenti di chi mi insultava (il cestino della mia posta è stracolmo di fiotti di merda). Per la cronaca: ho usato sempre questa “policy”, i post più vecchi di un giorno andavano in moderazione, il resto era senza filtri.

    Massacri Fantasy, Gamberi Fantasy, Baionette Librarie più decine di altri utenti (che non sto a elencare) sono i veri mandanti morali del gesto di “giacomini” (la cui vera identità, che io conosco preferisco non divulgare trattandosi di un minorenne) nonchè, come mi pare ovvio qui sopra, dell’impossibilità di un dialogo costruttivo all’interno della Rete che riguarda gli appassionati del “fantastico”.

    L’idea che si voglia denunciare Lara Manni mi pare francamente ridicola. Anzi, mi sembra aberrante.

    Lara Manni, D’Andrea GL e tanti altri sono dei nomi che corrispondono a delle persone che per ANNI saranno costrette a leggere e a veder scritte delle mostruosità su loro stessi anche quando gli autori di tali porcherie, coperti dall’anonimato, trincerati dietro la scusa della “satira” avranno bell’e che dimenticato quelle “imprese”.

    @Lara: scusa per l’intrusione. Ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto dimostrandomi la loro solidarietà (anche le persone con cui ho avuto degli scambi parecchio accesi – perchè si può e ci si deve anche scontrare quando si hanno idee diverse) – il mio esperimento di orizzontalità pubblica resta concluso, ma a loro vanno i miei pensieri.

    @vari Knight tenger anon e compagnia: sia ben chiaro, ho rinunciato alla Rete, ho scritto questo commento solo per poter dire la mia come forse avrei dovuto fare molti anni fa. Non tiratemi per i capelli, non risponderò oltre. L’unico modo che avete per farmi parlare ancora è farmi recapitare una lettera dai vostri avvocati. Così, forse, finalmente, potrò vedervi in faccia, conoscere i vostri nomi e magari aprire una bella pagina di nonciclopedia. Giusto per amor di satira.

  93. Paolo E. Says:

    Dieci minuti di confronto civile. Ecci voleva tanto?

  94. Paolo E. Says:

    GL: rinnovo il mio rammarico per la tua situazione. Hai esposto la tua opinione e attribuito delle responsabilità penso con chiarezza e senza uscire dalle righe, per quel che mi riguarda. Che ci si mantenga all’interno di queste, è una umile richiesta. Altrimenti tutti gli sforzi saranno vani.

  95. Katerina Says:

    Scusate se salto alcune risposte: ho aggiornato la pagina e visto che ci sono stati altre risposte, ma ne scrivereste altrettante nel tempo che ci metterei ad editare il messaggio 😛

    Per quella che è stata la mia esperienza nel blog e nel forum di Massacri Fantasy un confronto con autori o anche fan è sempre stato auspicato proprio per evitare di finire a ripetere in circolo le stesse cose.
    Sfortunatamente ci sono stati più che altro sporadici messaggi scritti in italiano discutibile con insulti scollegati a recensioni o quantaltro. A quanto pare abbiamo tutti i nostri troll 😀

    Sul tono delle recensioni posso dire poco, perchè come ho già detto non scrivo recensioni. La sola cosa che posso dire è che a livello scolastico ho avuto una professoressa di italiano che a confronto K&P sono la mamma e il babbo che ti dicono amorevolmente dove hai sbagliato.
    L’ho odiata con tutta me stessa, ma una volta arrivata al liceo ero l’unica che nei temi ha campato di rendita per un po’.
    Non è un esempio pertinente al 100%, però secondo me non bisogna concentrarsi solo ed unicamente sul tono dell’eventuale recensione, ma su cosa la recensione sottolinea.
    Credo sia normale che la prima reazione sia prendersela o rimanerci male, ma credo anche sia possibile andare oltre la prima incazzatura e cercare di trarne qualcosa di buono (anche perchè comunque è successo: si… può… fareeeee!).
    In fin dei conti è comunque segno che il libro è stato letto attentamente ^^

    Sull’ultimo punto mi trovo in parte d’accordo: le F.A.Q. credo anch’io siano utili, almeno per evitare spiacevoli malintesi, ma se posso fare la pignola: nella discussione nel forum è stato detto chiaramente di fare più attenzione a quello che scriviamo, e di controllare (prima di postare) che quanto scritto non sia fraintendibile.
    In seguito, all’invito qui di discutere anche sul forum, la risposta è stata:
    “Però non censuratevi come state facendo. Non vi piaceva tanto massacrare? Come mai tutto questo pudore proprio ora?”

    Insomma, io ci rimango un attimo perplessa se nel momento in cui viene detto, da parte nostra, “Ok, cerchiamo di stare più attenti in quello che scriviamo perchè evidentemente, a prescindere dalle intenzioni, c’è stato un travisare le parole”, la risposta sembra essere che l’invito ad automoderarsi è in realtà un modo per tirare il sasso e nascondere la mano.

  96. Tenger Says:

    @Paolo E.
    Non mi sono spiegata: la recensione, dal mio punto di vista, NON è rivolta all’autore e come commentatrice non mi interessa assolutamente aiutare l’autore a progredire. Il mio interesse è aiutare il LETTORE a non comprare libri per poi pentirsene, come è successo a me.
    Lo scrittore PUO’ eventualmente trarne vantaggio, o forse no. La cosa non mi riguarda, perché tanto io, il libro a uno scrittora che mi ha delusa di certo non lo ricompro (come ho detto, le alternative non mi mancano).
    Le recensioni sarcastiche io le trovo divertenti, perché a me l’umorismo caustico piace. Capisco che non tutti abbiano i miei stessi gusti.

    Quello che ci tenevo a contestare era l’assunto recensione—>servizio all’autore. Può esserlo se l’autore è disponibile, dal mio punto di vista non è assolutamente quello il suo vero fine (ma piuttosto recensione–>servizio al lettore).

    Comunque ci tengo a dire che, in una buona recensione, gli eventuali lati positivi vengono elencati come quelli negativi. Un bell’esempio sono le recensioni di Gamberetta e la sua classfica gamberi freschi/gamberi marci.

  97. Katerina Says:

    Io credo che le recensioni siano uno strumento potenzialmente utile a tutti, sia ai lettori che agli scrittori, ma che è l’autore della recensione a decidere se vuole rivolgersi a uno o ad entrambi.
    Scelte di metodo, come si diceva prima. E non credo neanche che ce ne sia uno giusto o uno sbagliato 😉

  98. Knight Says:

    @GL: ingiuria finché vuoi, ma smetti di affermare falsità. I miei dati sono pubblici, il mio nome è Marco Frassetto. Chiunque voglia può trovarmi, nella realtà o su internet, e sono sempre disponibile a ripetere, a voce o nel web, tutto quello che ho detto. Sono coerente a quello che penso e a quello che affermo. Se vuoi che ripeta tutto di persona, non hai che indicarmi data e luogo: a chiunque altro offro un caffè se vengono a trovarmi a bologna, ma per te faccio un’eccezione: vengo io, e a spese mie. Non ho mai detto, e non vedo perché mai avrei dovuto dire, che non lo ripeterei mai di persona: quello che affermi è falso, hai una pessima memoria o sei in malafede. L’integrità della nostra discussione si può trovare a questo link, perché gli interessati possano giudicare di persona:

    http://knightandprincessspamassacrifantasy.iobloggo.com/20/knight-vs-gl-d-andrea

    All’interno si trova anche la tua minaccia di denuncia, formulata nel seguente modo:
    “Ed esistono delle leggi (quelle del Codice, se non quelle della buona educazione – che sembrano in estinzione) che permettono, che ne sò?, di denunciare un Marco, magari di Treviso, magari appena diciottenne che fa lo Scientifico. E quel Marco lì, avrebbe un mucchio di grattacapi. Non è che sto parlando di te, sai? E’ un esempio per farti capire che le azioni hanno SEMPRE conseguenze.”
    che fosse opportuno o no, possiamo discuterne, ma è oggettivamente una minaccia di denuncia appena definibile implicita, e quindi hai affermato il falso.
    Ho cercato di procurarmi una copia digitale del tuo libro constatato che le librerie di treviso non ne avevano una cartacea, ma ho trovato l’edizione cartacea sia del primo che del secondo libro. E’ mia abitudine comprare i libri che leggo, quando ne ho la possibilità, e se dovessi mandare la postale a casa mia potranno solo constatare che possiedo tutti i libri recensiti sul blog, assieme a qualche migliaio di altri – il che è se non altro un buon indizio che non sono un pirata informatico assatanato, oserei dire.

    Non ho mai affermato di avere intenzione (o possibilità) di denunciare Lara: ho detto che sarebbe possibile denunciare utenti di questo blog, e aggiungo che non ho particolare intenzione di farlo. Hai ancora una volta mentito.

    Non perderò tempo a discutere con te. Hai più volte dimostrato che è improduttivo. Ma smetti di dichiarare evidenti falsità.

    Non mi degno di rispondere ad accuse di “mandanti morali”, e non ho intenzione di abbassarmi a commentare sul rimorchio delle ragazze il sabato sera. Vuoi il mio nome, la mia faccia? Tutto pubblico, se vuoi una foto te la mando quando vuoi. Vuoi discutere con noi? Sempre disponibile. Vuoi insultarmi a random? Fai pure. Ma non dire balle, sono stufo.

    Inoltre, per l’ultima volta. Io, Princess, Tenger, Anon, Lucifer e quanti altri non siamo una collettività borg. Rivolgiti a uno per volta, oppure rivolgiti a una specifica posizione da noi condivisa.

  99. Barbara Says:

    E chi giudica qual è una buona recensione e chi è in grado di farla? Chi giudica qual è il lettore in grado di scriverla? E se quel lettore non ha capito il libro? E se quel lettore manca delle giuste competenze? Magdeburg è una saga che, viceversa, trovo di altissimo livello. Gusti? O merito?

    • Amarie Says:

      Questo vale tanto per gli scrittori, quanto per i recensori, a mio parere. La questione che poni è giusta, ma credo che se leggendo un libro è legittimo esprimere un parere negativo, lo stesso vale per una recensione.
      Per quanto riguarda gusti e merito, rimane il solito discorso. I gusti entrano in gioco quando un lavoro è comunque a suo modo valido. Un libro scritto male (e con questo intendo violando le regole elementari della scrittura creativa) è equiparabile a un cantante completamente stonato. Può piacere, certo, ma rimane comunque scritto male.
      E no, prima che qualcuno lo dica, non serve essere scrittori per giudicare un libro. Basta conoscere le regole.

      • Francesca (Mirya) Says:

        Qui mi permetto di dissentire: un libro non è fatto di regole. Se anche ci studiamo tutte le regole grammaticali e narrative questo non fa di noi dei critici. Basandosi solo sulle regole il mondo avrebbe perso scrittori come Joyce, Proust, Ungaretti e molti altri che le regole le hanno abolite; nel loro caso parliamo di innovazioni, ma evidentemente ne parliamo solo perché i posteri l’hanno deciso.
        Non possiamo ridurre un’opera d’arte – di qualunque genere – ad un insieme di regole, perché quella non sarebbe più arte, sarebbe meccanica e allora sì, che potremmo scrivere tutti, mettendo insieme quelle regole che tanto piacciono a certi improvvisati insegnanti di scrittura di oggi che scrivono libri e tengono corsi appunto per creare scrittori, spillando tanti soldi e ingenui speranzosi.
        Una critica ben fatta dovrebbe intanto evitare il sarcasmo, che è l’arma di chi non sa cosa dire e cerca solo di attaccare, e poi valutare l’opera in se stessa, non sulla base di un manuale preconfezionato.
        Faccio un esempio: Moccia. Ovviamente, lo dico per chi un po’ mi conosce, a me non può piacere, ma riconosco il suo merito: ha spostato la letteratura sul piano degli adolescenti, un piano da cui era staccata da molto tempo. Io ho molto da ridire sul suo stile e sulle sue trame, tuttavia non posso non rendermi conto che ha dato il via ad un filone da cui può scaturire qualcosa anche di molto buono e che ha perlomeno riavvicinato una grossa fetta di società al mondo cartaceo e questo non può che essere un fatto positivo; la mia speranza è ovviamente che questi giovani lettori passino da Moccia a qualcosa di più alto, ma il merito di questo passaggio va soprattutto a lui che l’ha permesso.
        Con questo non voglio dire che io non abbia il diritto di scrivere che Moccia non mi piace, solo che, quando si vuole fare davvero una critica intelligente, si dovrebbe considerare tutto il contesto socio-culturale in cui è inserito il libro e gli impatti che esso ha sulla società. Si dovrebbe insomma valutare anche l’idea in sé, pure se quest’idea è stata dettata solo da leggi di mercato.
        Poi abbiamo anche il diritto di scrivere recensioni ‘a braccio’, tanto per sfogare un po’ di bile, ma dovremmo chiederci perché un autore ci faccia salire la bile quando sarebbe tanto semplice, in quel caso, chiudere il libro e basta e comunque, in quei casi, più che di critica dovremmo parlare di sfogo personale.

      • Katerina Says:

        Sono d’accordo con te solo in parte, Francesca. E’ indubbio che un libro non debba limitarsi a seguire le regole, e che l’arte (qualunque arte) possa e debba reinterpretarle.
        Però credo anche che ci siano alcune regole imprencindibili: ad esempio la concordanza dei tempi verbali, o la concordanza tra verbo e soggetto (sì, mi sono capitati libri che avevano errori simili). Il resto delle regole della narrativa (rigorosamente imho) sono estremamente più elastiche, anche se sono fermamente convinta che per poterle sovvertire con cognizione di causa occorra conoscerle… altrimenti mi pare che il possibile risultato non sia un’effettivo rinnovamento ma qualcosa che è andato bene per caso (poi son consapevole che all’atto pratico un mucchio di cose vengono scoperte per caso ;P )

        A livello personale posso solo dire di preferire lo stile alla storia: anni fa avrei detto il contrario, poi mi sono resa conto di preferire Neil Gaiman a Terry Brooks per lo stile: anche se in alcuni casi ho preferito le trame del secondo, ho sempre letto con più piacere il primo.
        Questione di gusti, né più né meno.

        Su Moccia e simili ho sentimenti più contrastanti. A parte il fatto che imho quell’uomo non sa scrivere, ho visto diversi ragazzini schifare libri di qualità migliore proprio perchè scritti in maniera più articolata (Moccia per me scrive col telegrafo)… poi magari è una fase e inizieranno a leggere anche altro, ma non sono così sicura che basta che leggano orrori purchè leggano.
        Se dovessimo fare un parallelo con la televisione, se si dice che la brutta televisione abbassa il livello culturale medio, potrebbe essere vero che anche lo stesso effetto lo può avere la brutta letteratura (mio pensiero, eh, non so se sia effettivamente così)

      • Francesca (Mirya) Says:

        Eppure la concordanza dei tempi salta già in molti autori latini e il primo sonetto del Canzoniere di Petrarca comincia con un anacoluto. Certo, sono sicura anche io che non tutti coloro che commettono infrazioni del genere lo facciano con competenza e che molti lo facciano per ignoranza, tuttavia nel mio piccolo se qualcuno mi corregge educatamente un errore di ortografia e grammatica lo ringrazio e corro a rimediare, ma ti assicuro che mi è capitato chi mi correggesse qualcosa di giusto perché non conosceva quella parola o quella regola grammaticale. In questi casi ho cercato di spiegare entrambi e solo in minima parte ho trovato persone interessate ad imparare, nella maggior parte dei casi sono stata caldamente invitata a farmi fottere. Insomma, una critica educata ma soprattutto in buona fede è fonte di arricchimento per tutti, ma secondo la mia esperienza pochissime sono di questo genere.
        Su Moccia hai ragione, molti purtroppo si fermano e fermeranno sempre lì; ma il paragone con la televisione non possiamo farlo perché al giorno d’oggi mentre è vero che tutti guardano la tv non tutti leggono. E a questo punto sono talmente disperata dall’evoluzione della società che ammetto di preferire senz’altro qualcuno che legge Moccia a qualcuno che guarda L’isola del famosi, anche se pure io, come te, spero tanto che poi le letture di questo qualcuno acquisiscano spessore.
        E’ un peccato che la faccenda sia degenerata al punto da impedire questo confronto interessante.

    • LuciferLight Says:

      Rischi di ogni recensione… non hai anche tu amici di cui ti fidi per quanto riguarda la musica, altri a cui chiedi consiglio sui film, quella che senti per un’idea sui vestiti, quello dei libri… così è coi recensori: quando ne trovi uno con cui concordi per, non so, tre, quattro volte, cominci a fidarti. Questione personale.
      Quanto a Magdeburg, mi sembra che Tenger abbia già spiegato che dipende da cosa cerchi. Lei adora la storia, c’ha trovato strafalcioni storici, le ha dato fastidio. A me, che di questo me ne frego altamente, potrebbe anche piacere, anche se sarei comunque consapevole, dopo che lei me l’ha fatto notare, che non posso basarmici per dare un’esame di storia.

    • Tenger Says:

      Ognuno giudica quello che legge secondo il proprio criterio. Per ME una BUONA recensione e una recensione in cui l’autore parla di cose che conosce (io per esempio studio da qualche anno storia giapponese, storia militare giapponese e mi divoro i trattati di arti marziali di grandi maestri come Yagyuu Munenori e Musashi) e argomenta con citazioni precise.

      Una buona recensione offre un’idea di come il libro è fatto. Ad esempio, Magdeburg è storicamente e tecnicamente campato per aria. A te è piaciuto. Benissimo, legittimo, non ci vedo niente di strano. Se per te le inesattezze stoiche e fisiche non sono un problema, va benissimo (ma quelle inesattezze rimangono e sono inoppugnabili, e fanno di Magdeburg, al di là della godibilità, un libro di cattiva qualità -o la pibblicità che gli viene fatta menzognera, a scelta).
      Se io leggo una recensione negativa in cui la grande critica è “l’autore non ha capito un tubo dell’ipotesi wormhole” ma nota “le scene d’azione sono ben descritte”, è probabile che quel libro me lo procurerò. Se mi dice “la storia d’amore è davvero ben fatta, ma il quadro storico ha molte magagne”, so già che molto probabilmente non mi piacerà, quindi ripiego su altro.
      Spero di aver risposto.

  100. Katerina Says:

    Si, ma qui sembra si ritenga il lettore medio una spugna che assorbe indistintamente tutto quello che legge: un lettore è anche in grado di rendersi conto se condivide o meno quello che sta leggendo. A me per esempio pèiacciono i libri della Troisi, pertanto non sono d’accordo con le recensioni negative che riguardano il Mondo Emerso.
    Nel forum non mi sono venuti a cercare a casa, e le recensioni non mi danno particolarmente fastidio.

    Il discorso che fai mi sfugge, perchè sembra implicare che in mancanza di una non meglio specificata qualifica sia moralmente scorretto esprimere un parere che vada oltre lo “Schifo” e il “Bello” O_o

    Insomma, la mia opinione io la posso esprimere e tu puoi non essere d’accordo.

    Su Magdeburg: a me non è piaciuta, e in real life l’ho sconsigliata a tutti i miei amici.

  101. Tenger Says:

    Ohi, comunque un libro (vedi Magdeburg) può essere di cattiva qualità e piacere lo stesso, eh. A me piacciono un sacco di cose che sono tecnicamente “pattume”. Però mi piace sapere quando sto leggendo “pattume” (allo stesso modo leggo gli ingedienti di quello che mangio: mipiace rimpinzarmi di vaccate ogni tanto, ma voglio esserne consapevole ^_^), per questo le recensioni sono utili.

  102. Marco Albarello Says:

    “Da quel momento, poichè il blog era mio e non uno spazio di dibattito pubblico ho sempre cancellato senza mai pubblicare i commenti di chi mi insultava (il cestino della mia posta è stracolmo di fiotti di merda).”

    Non so come ci sei riuscito, ma perfino Wlady: “l’uomo delle suonerie” è meno bistrattato di te.

    “(la cui vera identità, che io conosco preferisco non divulgare trattandosi di un minorenne)”

    Fammi indovinare, è il nipote di Mubarak?

    “il mio esperimento di orizzontalità pubblica resta concluso, ma a loro vanno i miei pensieri.”

    Vuoi provare nuove posizioni del kamasutra?

    “sia ben chiaro, ho rinunciato alla Rete”

    No, è la rete che ha rinunciato a te.

    “Così, forse, finalmente, potrò vedervi in faccia, conoscere i vostri nomi e magari aprire una bella pagina di nonciclopedia. Giusto per amor di satira.”

    Sicuro di essere capace di scrivere una pagina di nonciclopedia?

    La prossima volta, visto che conosci l’identità del troll e sai che è minorenne, evita di tirarmi in mezzo senza motivo. Se io sono idiota, tu sei diversamente intelligente.

  103. Kataweb.it - Blog - Lipperatura di Loredana Lipperini » Blog Archive » DUE CONGEDI Says:

    […] (fino alla creazione di pagine Internet razziste e omofobe). Chi ha provato, come Lara Manni in questo post, a ragionare sul meccanismo che porta a questa situazione, è stato minacciato di querela […]

  104. Lilla Says:

    Un esempio di bella discussione mandata in vacca da un gruppo di ragazzini arroganti che trovano come massimo divertimento riunirsi in rete per prendere il culo la gente. La rete non ha bisogno di voi. Vergogna.

  105. Katerina Says:

    Veramente la discussione sta andando piuttosto bene da un po’ 🙂
    Abbiamo punti di vista differenti, ma stiamo riuscendo a parlarne senza saltarci alla gola U_U

  106. Jude Says:

    Ho seguito il link. La pagina di Nonciclopedia è una vergogna, non pensavo si potesse arrivare a tanto. E questi sarebbero critici?

    • Tenger Says:

      Scusate la domanda, ma sapete leggere? Non lo chiedo con cattiveria, è che è da ieri sera che viene ribadito che Massacri NON HA NIENTE A CHE FARE con la nonciclopedia. Qualcuno iscritto a quel forume (come ad altri, suppongo) ha scritto un articolo, lo ha segnalto e ad alcuni utenti è piaciuto, ad altri no. A me per esempio ha lasciato abbastanza indifferente.
      Quindi no, non è questo essere citici, questo è scrivere un articolo di sberleffi in un sito di sberleffi. Discutibile? Certo. Potreste aprire una discussione sulla legittimità della Nonciclopedia. Ma non mischiamola cn siti che non la riguardano.

  107. Tenger Says:

    Jude, mi spiace, ma continui a non leggere.
    Alcuni utenti del blog hanno trovato la pagina divertente, altri no, altri non l’hanno letta, eccetera. Potrà sembrarti strano, ma non siamo un alveare, ciascuno di noi pensa per sé, ha i suoi propri gusti e il suoi modi di fare. E ribadisco che non c’è alcun rapporto tra il forum e quella pagina.

  108. Perle dal web (12-2001) « La torre di Tanabrus Says:

    […] cosa è successo in questi ultimi giorni, con un ragazzino che sul blog di G.L.  si è finto Lara Manni scrivendo dei commenti per trolleggiare. I due scrittori si conoscono e sono amici, si sono […]

  109. Giobix Says:

    Aiuto 😀

  110. Marco85 Says:

    Io ho partecipato alla discussione, ho letto e non c’era traccia di ironia negli interventi degli esponenti del forum. La minaccia c’è stata e posso confermarla. Non so a cosa sia dovuta questa precisazione, ma suppongo sia stata estorta.

    • Tenger Says:

      Qui non abbiamo usato ironia perché pensavamo (sbagliandoci) di poter condurre una discussione costruttiva. Vabbé, la speranza è sempre l’ultima a morire.
      Sempre per il non saper lggere, la frase incriminata è:
      –>“Per inciso, molti interventi sono al limite della calunnia e della diffamazione, entrambi reati penali. Denunciamo gli utenti?” Si tratta di un commento sarcastico su come tutta questa vicenda è nata (la minaccia di Lara di denunciare il ragazzino -minaccia pienamente legittima- e i timori legali di GL -espressi nel suo blog).
      Anche per i diversamente ironici, è evidente che tale frase non è rivolta a Lara. Chi ha sostenuto (e sostiene) altro mente, o è in cattiva fede, o, appunto, non sa leggere.

      • Marco85 Says:

        Non è evidente neanche un po’. Non si capisce assolutamente il sarcasmo, io la prendo alla lettera. E so leggere. Comunque complimenti per la democrazia.

      • Tenger Says:

        Democrazia? Nessuno è mai stato censurato sul blog di Massacri Fantasy né sul suo forum, chi vuole venire a dire la sua è sempre il benvenuto. Nessuno è stato accusato di “giocare con la vita della gente”, a nessuno è mai stato negato il diritto di replica (come sul blog della Lipperini, che, segnalo, ha censurato i nostri interventi. Ma di certo la Lipperini ha fatto bene. Questa è la democrazia, questa è l’etica).

  111. Marco85 Says:

    Ha fatto benissimo. Fa male Lara a lasciarvi uno spazio che non meritate. Comunque basta, cado sempre nella trappola, non ti risponderò più, strilla quanto ti pare.

  112. Giobix Says:

    La Lipperini avrà pensato bene di evitare un centinaio di messaggi tutti uguali…
    E colgo l’occasione per ricordare che il tipo che si è finto Lara non centrava col forum, è stato controllato l’ip, e nemmeno la nonciclopedia. Sapete leggere?

    • Tenger Says:

      Hai dimenticato che nessuna minaccia di querela è mai stata rivolta a Lara 😉 Spero che questo non dovremo ribadirlo altre venti volte per farlo entrare nella testa della gente.

      • Marco85 Says:

        Senti, sai leggere? Come ha scritto La Lipperini, citando anche un esempio preciso, quando si denuncia un utente (IRONICAMENTE) viene coinvolto anche il responsabile del blog. Sempre ironicamente.

      • Tenger Says:

        No. Chiedete a un avvocato se volete: il gestore del blog non è legalmente responsabile di quello che dicono i suoi utenti.

  113. Marco85 Says:

    Giobix, no, sono ancora alle figure. E non sono ironico, pensa un po’!

  114. Barbara Says:

    Traboccante d’ironia, aggiungo:
    Nel caso di post su blog collettivi o di commenti che ledono diritti o immagine e dignità di terzi, il proprietario del blog non è responsabile personalmente dello scritto/commento lesivo”
    Qui viene il meglio, ridete a crepapelle:
    “ma può essere giudicato per il mancato controllo (negligenza) e/o la mancata rimozione di tale testo. Ad esempio, qualora un blogger trovi un commento offensivo (nei confronti di chiunque) sul proprio spazio web, è tenuto alla rimuoverlo tempestivamente per limitare i danni altrui. In tal senso, e non per la specifica responsabilità penale dello scritto offensivo, può essere avviata un’azione legale nei confronti del titolare del weblog.”

    • Tenger Says:

      “Può essere avviata”, giustamente. Una denuncia ad un utente non coinvolge automaticamente il gestore del blog e, se aveste letto gli interventi di Knight, ha più volte specificato che nessuno aveva intenzione di denunciare Lara.

      • Barbara Says:

        Senti, da quanto ho visto in giro tu sei una che vuole sempre avere l’ultima parola ed è di una presunzione galattica. Tieniti l’ultima parola, ma piantala di prendere in giro tutti quelli che commentano seriamente su questo blog. C’ero anche io e a me, che non so leggere (e la pagina di nonciclopedia non è responsabilità di Massacri fantasy, che è un blog IRONICO) non è risultato chiaro. Buon divertimento.

    • Knight Says:

      Gente, decidetevi. O la nostra minaccia era rivolgibile a Lara – nel qual caso, deve esserci un commento contro di noi talmente offensivo che la sua sola mancata rimozione possa concepibilmente essere reato, e lei l’ha lasciato – oppure no. Nel primo caso, quotate il commento in questione, e chi l’ha scritto venga a scusarsi per essere stato un imperdonabile troll. Se invece non ci sono commenti del genere, la minaccia non era in alcun modo rivolgibile a Lara, e non capisco di cosa stiate parlando.

  115. Marco Albarello Says:

    Ma ancora qui a discuterne siete? Sembra veramente di stare all’asilo. Quand’è che hanno aperto le gabbie? Non è che ci voglia Einstein per capire cosa è successo.

    Qualcuno ha deciso di far casino e ha coinvolto tutti, GL, Lara, MF, Lipperini ecc. Il demente ha tirato in ballo pure me e questa non gliela perdono. Perchè il capricorno si incazza poco, ma quando si incazza è per sempre, come il diamante. Più andate avanti a scannarvi e più questo qualcuno è contento. Ora non so se è stato effettivamente un minorenne come dice GL (se già da giovanissimo elabora piani del genere, da grande ha buone possibilità in politica) o se come penso io è GL stesso che aveva bisogno d’affetto e ha sottovalutato i danni di un’azione del genere.

    Francamente non me ne frega niente. Però vi avverto, non tiratemi in mezzo in futuro per queste porcate e se avete da dirmi qualcosa fatelo pure pubblicamente, un bel vaffanculo non si nega a nessuno, è bipartisan e democratico. E adesso ridateci la nostra gioconda! http://www.youtube.com/watch?v=cxZG21UPH0A

  116. Fabrizio Says:

    Giobix, sei un genio, lo dico anche io:
    “colgo l’occasione per ricordare che il tipo che si è finto Lara non centrava col forum, è stato controllato l’ip, e nemmeno la nonciclopedia. Sapete leggere?”

  117. Katerina Says:

    Arguisco che la parte in cui si parlava di vari modi di far critica e come questi potessero influire nel panorama globale stia sparendo nei commenti su una pagina di Nonciclopedia e una battuta che nel clima generale della discussione non è stata capita (non è un crimine, capita).

    C’è modo di riprenderla, è morta definitivamente o dobbiamo aspettare notte fonda, quando siamo in quattro a postare? Erano stati fatti commenti interessanti, mi sarebbe piaciuto vedere la risposta piuttosto che riportare in vita un’inutile flame che la padrona di casa ha detto due o tre volte di non gradire.

  118. Concita De Gregorio, GL D’Andrea. Due congedi | iannozzi giuseppe Says:

    […] (fino alla creazione di pagine Internet razziste e omofobe). Chi ha provato, come Lara Manni in questo post, a ragionare sul meccanismo che porta a questa situazione, è stato minacciato di querela […]

  119. sodaredcola Says:

    Salve,
    mi è stato fatto osservare che sul blog di Loredana Lipperini, Katerina ha estrapolato parte del mio (me ne rendo conto) acceso intervento, come offensivo nei confronti del suo Forum.

    Il mio intervento, però, era un discorso Generale sui tristi episodi che esistono in Rete, Da Sempre, verso/contro un dato autore/artista/personaggio pubblico. Nel caso specifico, stimo l’autore e mi è sinceramente spiaciuto veder chiudere il suo blog, anche per il clima di tensione che si era creato intorno alla sua persona.

    Fra l’altro ho iniziato il mio commento con “Perdonate se questo mio intervento risulterà un po’ sconnesso e piuttosto aggressivo….” perchè è un episodio che mi sta particolarmente a cuore e mi ha infervorato.

    Perciò se il mio intervento ha offeso qualcuno nello specifico Mi Dispiace e Me ne Scuso personalmente. Lara Manni è autorizzata a cancellare o modificare il mio intervento, come meglio crede.

    Ripeto, il mio commento era una riflessione generale certo esasperata ma non stavo accusando una persona o un Forum in particolare.

    Spero che questo messaggio sia girato o sia letto anche a/da Katerina.

    • Diana Says:

      Scusate l’intervento di prima è firmato
      Diana
      c’è stato un errore con il gravatar

    • Katerina Says:

      Ciao, figurati, in discussioni di questo tipo a volte tutti si finisce per dire qualcosa di acceso e tutti per sentirsi tirare in causa anche quando non è così. Mi dispiace di aver citato come esempio di un messaggio offensivo parte di un messaggio che invece si riferiva ad altro, nel fervore del momento non mi sono resa conto della differenza e solo ora, rileggendo, mi rendo conto che ti riferivi a chi in questi mesi ha effettivamente mandato mail e minacce al signor D’Andrea (credo, spero, presumo… già ho sbagliato, non vorrei farlo ancora ^^;;; )
      Ho postato anche nel blog della signora Lipperini per correggere e scusarmi, anche se mi hai preceduta. Spero di passare il vaglio della moderazione ^^

  120. mikecas Says:

    Quello che a me sembra strano, da osservatore esterno che ha letto tutta questa discussione, e si è anche divertito molto, è che da una certa parte si ritenga inessenziale il giudizio fortemente negativo su una pubblicazione di D’Andrea dato da praticamente l’intero universo dei lettori, a parte gli amici o i cointeressati in vario modo all’editoria esistente.
    Dico cioè che almeno il sospetto che si tratti veramente di un romanzo di qualità molto bassa, che non avrebbe mai dovuto essere pubblicato se l’editore si preoccupasse della qualità, dovrebbe apparirvi come una possibilità concreta. E che il D’Andrea abbia sempre avuto dei problemi a relazionarsi con chi lo criticava (grosso eufemismo) dovrebbe anche indurre ad avere qualche dubbio, magari piccolo piccolo, ma qualche dubbio sicuramente, sul suo recente comportamento…
    O no? O deve essere sempre e solo colpa degli altri?
    😉

  121. mikecas Says:

    Quello che a me sembra strano, da osservatore esterno che ha letto tutta questa discussione, e si è anche divertito molto, è che da una certa parte si ritenga inessenziale il giudizio fortemente negativo su una pubblicazione di D’Andrea dato da praticamente l’intero universo dei lettori, a parte gli amici o i cointeressati in vario modo all’editoria esistente.
    Dico cioè che almeno il sospetto che si tratti veramente di un romanzo di qualità molto bassa, che non avrebbe mai dovuto essere pubblicato se l’editore si preoccupasse della qualità, dovrebbe apparirvi come una possibilità concreta. E quindi certe critiche, esagerate o meno che siano, ma dirette solo al romanzo in questione, possano anche avere delle ragioni. E che il D’Andrea abbia sempre avuto dei problemi a relazionarsi con chi lo criticava (grosso eufemismo) dovrebbe anche indurre ad avere qualche dubbio, magari piccolo piccolo, ma qualche dubbio sicuramente, sul suo recente comportamento…
    O no? O deve essere sempre e solo colpa degli altri?
    😉

  122. Knight Says:

    “E non ho problemi a scrivere che MI FANNO SCHIFO, perché se l’attività part-time di questa gente è far chiudere i blog di gente che gli sta in c*lo ALLORA HA RAGIONE BRUNETTA. TUTTA FORZA LAVORO CA**EGGIANTE.
    Se impiegassero tutti questi sforzi per fare altro l’Italia SAREBBE UN IMPERO.
    E la smettessero di ciucciarsi il calzino… QUELLO E’ STATO PUBBLICATO E IO NO, UNGUE’ UNGUE’ PERCHE’ PERCHE’ QUELLO E’ UN DEFICIENTE PERCHE’ PERCHE’ UNGUE’ UNGUE’… MO LO FACCIO A PEZZI, PERCHE’ NESSUNO SI CA*A QUELLO CHE HO SCRITTO IO.
    Stanno facendo la Guerra dei Miserabili!
    Fateeeeee Schiiiiiiiiifo.”

    @ Diana: visto che si parlava di noi ed eravamo direttamente (sebbene ingiustamente) accusati di aver causato la chiusura del blog di GL, vorrai convenire con me che leggendo il commento è difficile non avere la sensazione che fosse rivolto a noi. Se anche non lo era, comunque, raramente si guadagna qualcosa dall’insultare qualcuno.

    Da parte mia, comunque, le scuse sono pienamente accettate: spero che ora sarai disponibile a una discussione più tranquilla, e spero che altri utenti vorranno seguire il tuo esempio.

  123. Giobix Says:

    Propongo la crocefissione del GL in sala mensa

  124. Katerina Says:

    Imho il malinteso sul messaggio di Diana è dovuto al fatto che tutti, in questa discussione, abbiamo perso di vista i troll che hanno portato G.L. a chiudere il blog.
    Credo Diana li avesse separati da noi, e si stesse rivolgendo a loro.

  125. Andine Says:

    Ciao a tutti!
    Avrei voluto postare molto prima, ma ho perso la discussione in tempo reale e solo ora sono riuscita a leggerla tutta.
    Sono un’utente (piuttosto affezionata, direi) di Massacri, e vorrei dire la mia su alcune cose. In alcuni punti ripetero` quello che hanno gia` detto altri utenti, ma vorrei fare il punto della situazione.
    – Innanzitutto, mi spiace molto per quello che e` successo alla signora Lara. Come ha detto da qualche parte Katerina, il furto d’identita` fa legittimamente girare le scatole. Le opinioni riguardanti la reazione sono tutta un’altra faccenda, in ogni caso non e` scattata alcuna denuncia e ritengo che sia stato giusto cosi`.
    – Non vedo perche` alcuni attribuiscano al forum la colpa del comportamento del ragazzino. Da nessuna parte, come gia` detto, l’amministrazione ha istigato a trolleggio et similia.
    – Spesso ho notato che si fa di tutta l’erba un fascio, ovvero che si guarda all’utenza di Massacri come ad una super-entita` con mille teste. Purtoppo devo dare a tutte le persone che lo fanno una sconvolgente notizia: ognuno di noi e` una persona singola. So che volevate mandarci su National Geographic ma per questa volta non se ne fa niente.
    – A quelli che criticano la presunta eccessiva ironia del forum, o le recensioni del blog, come anche il tono definito pesante della pagina di Nonciclopedia (con cui, sottolineo ancora una volta, non siamo affiliati) dico solo questo: nessuno ha detto che non la dovete pensare cosi`. Questa non e` una difesa, mi limitero` a dire perche` io in quanto persona non sono d’accordo con questa opinione: ogni cosa va contestualizzata. Non siamo macchine, non ragioniamo in sistema binario e non abbiamo bisogno che tutto sia esplicitato per trarre le nostre conclusioni. Se poi qualcuno vuole ragionare cosi` puo` farlo, dal mio punto di vista ci perde molto ed e` per questo che io non mi comporto cosi`. Non cerco di convincere gli altri a fare diversamente, sto solo dando una spiegazione del mio punto di vista.
    – Per quanto riguarda le finalita’ di blog e forum: Knight e Princess lo sapranno spiegare meglio di me e l’hanno gia’ fatto. Posso solo dire che a me Massacri ha insegnato moltissimo come lettrice e come scrittrice, a ciascuno il suo: a certa gente piace la critica ironica, ad altri la critica seria. se la critica in questione e` ben documentata, non vedo perche` una delle due dovrebbe essere sbagliata. Toni pesanti? Chi dice che dai toni pesanti non si possa imparare qualcosa? Come autrice mi sono state rivolte molte critiche, spesso anche pesanti. Li’ per li’ naturalmente mi arrabbiavo, ma credo di essere sempre andata oltre e di essere cresciuta anche grazie a questo. Se le critiche erano ironiche, tanto meglio: mi facevo anche qualche risata. Capisco che non per tutti possa essere cosi`, ma e` proprio per questo che i siti di critica letteraria sono dei piu` vari, e se non si sconfina nell’illegalita` o nella non-etica credo che tutto sia legittimo, anche quando poco politically correct.Io sono convinta che la critica possa alzare il livello medio della cultura ed essere utile ad autori e lettori, non tutti la pensano cosi` e non vedo perche` dovrebbero farlo. Tutti i tipi di critica, se fatta bene (qualcuno puo` contestare le recensioni di Massacri sulla loro esattezza, in generale?) sono utili. Per alcuni sono divertimento, per altri qualcosa di serio, per altri ancora (come me) tutte e due le cose. Io non farei mai il giudice perche` non sono troppo d’accordo con alcune norme vigenti, mentre c’e` chi non farebbe mai il medico perche` gli fanno schifo i cadaveri e il sangue. Ma c’e` qualcuno che mi verrebbe a dire di non iscrivermi a medicina perche` tagliuzzare un uomo e` una cosa che fa un sacco senso? credo di no. Qui e` piu` o meno la stessa cosa. non dipende dal contenuto delle recensioni, dipende da chi le legge, una volta stabilito un certo valore della recensione in questione, naturalmente.
    – Un’autore che ha pubblicato automaticamente ha esposto la sua opera alle critiche, e si presume che sia adulto e vaccinato e non abbia reazioni infantili. Puo` non ascoltarle se il tono delle recensioni in questione lo disgusta, puo` trarne insegnamento, puo` addirittura replicare. Ma ci guadagneremmo tutti molto di piu` se fossero repliche logiche e coerenti e non un gioco a chi urla di piu`, o un tapparsi le orecchie e dire “tantonontisento”.
    Se se la prende, non credo che la colpa vada data al recensore, se questo non l’ha calunniato. Mi appello, ancora una volta, alla capacita` umana di distinguere i contesti.
    Bene, vi saluto perche` ho sonno. devo aver scritto un sacco di boiate e me ne scuso, margari rimedio domattina! XD

    • Elfo Says:

      Ok, rispondo ad Andine per come vedo la questione dal punto di vista di una che segue un po’ tutti i siti e i blog chiamati in causa:
      1) alcuni attribuiscono al forum le colpe del ragazzino perchè è stato lui a chiamare in causa esplicitamente “massacri”. Io non sono di quelli che danno la colpa a Marilyn Manson se un diciassettenne americano spara ai compagni di scuola, ma qui si è trattato del fatto che l’autore della bravata abbia nominato esplicitamente il sito. Visto che “voi” avete un certo tipo di atteggiamento lui ha ritenuto ovvio, anzi, “fooorte” scrivere la prima cavolata venutagli in mente in un pomeriggio di noia. Ed è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
      2) Chi non frequenta il forum e non ne conosce le migliaia di sfaccettature non può che recepire un messaggio principale. Il messaggio principale è quello passato in questi giorni: l’ironia che tanto avete sbandierato è assume troppo spesso i contorni di aggressione. Chi ha la responsabilità di tenere aperto un forum non può trincerarsi dietro il “non è colpa mia” oppure il “tutti devono conoscere tutto del nostro forum se no non ci capiscono”. La rete è immensa, spesso chi la frequenta ha poco tempo per soffermarsi.
      3)Massacri avrà insegnato moltissimo a te, come ad altri e nessuno mette in dubbio questo punto. Il punto è che a volte si travalica l’obiettivo. Se a me sta antipatico qualcuno ci litigo direttamente e la cosa finisce lì. Già la recensione del libro non sarà più obiettiva. Ma siccome oltre al libro sono stati commentati più volte gli atteggiamenti, i pensieri condivisi, e insomma la figura di uno specifico autore (antipatico quanto ti pare) questo va OLTRE la recensione. La pagina di nonciclopedia è solo un esempio di volgarità a cui qualcuno, sentendosi supportato dal gruppo in questo modo di comunicare, ha mostrato come si può esagerare.
      Ora, la pagina di nonciclopedia può essere buzzurra quanto vogliamo ma è in se stessa una cavolata. Permettete però che il soggetto se ne possa risentire, e molto? Visto che siamo tutti diversi, magari la maggior parte di voi non se la prende a sentirsi dare del segaiolo, più una lista di schifezze che non sto a ripetere. Qualcuno però sì, pensampò.

      Le recensioni di Massacri saranno anche utili. Gli ultimi topic che ho letto partivano tutti con qualcosa come “Non ho letto il libro, ma siccome parla di vampiri al liceo deve fare veramente cagare!!!”
      Quanto alle denunce varie…potrà essere stata un’incomprensione, lo schermo filtra i toni quindi si capisce poco. Per fortuna insieme a tanti flamer ho letto anche di qualcuno capace di ragionare e volersi confrontare ed a questi mi rivolgo: spegnamo questo flame. Vogliono farci credere di essere su barricate diverse, invece al di là delle antipatie personali (che devono restare sul personale e per quanto possibile in privato) siamo TUTTI dalla parte di chi spera in un miglioramento della letteratura e del fantasy in particolare. Paceebbbbene frate’!!! 😉

  126. Martina Says:

    Tutto bellissimo. Nel frattempo però la persona di Lara Manni è sotto attacco, sul blog di Baionette Librarie, in questi termini: “Lara Manni, grazie al perenne vittimismo e alle menzogne che usa per confondere la gente (chi potrebbe mai immaginare che una persona che si finge così pacifica/gentile sia una serpe simile?), fa dimenticare che usava gli stessi mezzi di cui accusa gli altri.” E il resto è tutto un falsa, malafede, insensata. Immagino che fra poco arriveranno le stroncature dei suoi libri e magari una bella pagina di Nonciclopedia.
    Tutto questo per aver scritto un post.
    E tutto questo grazie anche a chi ha commentato, si è tolto la soddisfazione di dire quello che pensava e poi ha lasciato Lara Manni nella cacca. Perchè la caccia alle streghe, adesso, è su di lei. e la sua persona e il suo lavoro e tutto quello che di buono e bello ha fatto per la rete sta andando a puttane. Per un post.
    Io sono incazzata anche con i commentatori di questo blog che hanno lasciato la pisciatina e se ne sono tornati a farsi i cazzi propri. Tanto il culo e il nome non è mica il loro, vero?
    Internet, sto scoprendo, mi fa letteralmente schifo.

  127. Vocedelsilenzio Says:

    A parte che, secondo me, tutte le buone intenzioni di Lara qui sono state travisate. Nel senso che Lara, credo, ha preso ad esempio la recentissima storia di GL per ritornare a parlare di un argomento che le sta a cuore, ossia le potenzialità della rete, che includono anche la possibilità di un dialogo tra scrittore e lettore. Poi mi sembra di vedere che si è rimasti infossati nel discussione “Massacri fantasy”.
    Io credo che se i toni rimanessero sempre rispettosi delle persone (da entrambe le parti), tutto sarebbe molto più semplice. Nessuno critica l’ironia, la buona ironia, però c’è sempre da stare attenti a non sconfinare nella “cattiveria”.
    E allora, e qui si ritorna allo spunto lanciato da Lara, non sarebbe molto meglio criticare i libri con toni pacati e magari tentare di coinvolgere l’autore stesso in una sana discussione? Non sarebbe una soluzione migliore per l’autore e per i lettori? Io credo di sì. Si eviterebbero tante cose spiacevoli che da situazioni meno “serene” possono nascere.

  128. Elfo Says:

    Sarebbe una soluzione migliore, ma c’è chi non l’accetta perchè si sente “insultato” dal fatto che un autore pubblichi un libro che si ritiene brutto e quindi si sente libero di insultare l’autore a propria volta. Questo per me non ha molto senso, tuttavia è la giustificazione che mi sembra vada per la maggiore quando si passa da “il libro di X fa schifo” a “X è str***”.
    Io, come lettrice, tengo conto delle recensioni fino ad un certo punto, ma assumono valore ZERO quando vedo che sono sul secondo versante.
    Quanto ai forum e ai blog “cattivi”…siamo tutti esseri umani, a volte si va troppo in là nella propria ironia e se c’è un pubblico che approva non ci se ne accorge. Ogni tanto rifletterci su non farebbe male. E si parla di rifletterci, non di cambiare per forza. Solo che le regole per una buona convivenza sul web non sembrano valide
    per tutti, c’è chi deve subire in silenzio qualsiasi tipo di umorismo alle proprie spalle, in nome di cosa non si sa. Ma se non lo fa è immaturo, come minimo. E bada bene, chi è mite e cerca di smorzare i toni è per forza di cose ipocrita e non ha il coraggio delle proprie opinioni. Come ci siamo arrivati?

  129. Vocedelsilenzio Says:

    Mah! Io credo che nelle recensioni, così come in qualsiasi altra opinione, ci sia alla base l’idea sbagliata che “siccome non è piaciuto a me, allora è proprio brutto” o “io la penso così, quindi così è”. Da qui si passa alla fase successiva che, siccome il libro è, quindi, indubbiamente una gran m***a io posso dire quello che voglio a tal proposito.
    Invece io penso che quando si parla di opinioni si dovrebbe sempre partire dal presupposto che son personali, soggettive… poi se ne può discutere. Ma se io SO che quello che scrivo è SOLO una mia idea, e che può essere contestabilissima, forse l’approccio sarebbe diverso, no?

  130. Elfo Says:

    Sì, ma tieni conto che molti di coloro che scrivono recensioni si appellano ad un principio di autorità che non può essere discusso. Per loro non si tratta di opinioni, ma di osservazioni oggettive. In questo caso non vale il “secondo me”. E ci sono casi in cui alcuni libri distruggono le frontiere dell’accettabile in senso stretto – con errori grammaticali o svarioni di contenuto di natura profonda. A me piace se un recensore è in grado di evidenziare correttamente i punti deboli di un romanzo, ma parto dal presupposto che un romanzo privo di punti deboli non esista. Quindi non grido all’abominio e all’insulto alla mia intelligenza. Es. : a me non è piaciuto Twilight. Ma proprio per niente, l’ho trovato scialbo in modo imbarazzante. L’ho detto a tutti quelli che conosco, anche alle appassionate. Dopodichè ho ben altro da fare che far entrare Stephenie Meyers in un terzo dei post che scrivo. A me sembra proprio che i dissapori non siano sul piano letterario ma sul piano personale. Probabilmente ci sono storie dietro che personalmente non conosco. Se non per tutti, per qualcuno. Il fatto è che si attacca sul piano personale (sei ipocrita, falsa, vuoi fare la vittima, ignorante) chi critica un modus operandi (troppa aggressività in alcune recensioni, spunti polemici che vanno oltre la recensione letteraria mascherati da sottili ironie). Mi sembrano due piani molto diversi.

  131. Katerina Says:

    Personalmente mi sento insultata quando l’editore da per scontato che nel genere che leggo non serve la qualità perchè tanto sono troppo scema per accorgermene. O che non serve correggere un libro che costa 25 € (in uno della Hobb c’è un codice a barre dentro, nel mezzo di una battaglia navale).
    Quello che voglio dire è che non si deve essere esperti per rendersi conto che dei cavalli in un metro quadro di erba non ci mangiano. Non ho problemi a chiudere un occhio di fronte a piccole sprecisioni (anche se rimango dell’opinione che la maggior parte sarebbero evitabili con un buon controllo) ma quando ce ne sono un miliardo ed interrompono la lettura in continuazione sono dell’idea che vadano ad incidere sulla qualità del libro (che poi può essere apprezzato lo stesso).

    Come ha detto Elfo ci sono dei libri dalla forma inaccettabile, e quello che mi chiedo è perchè raggiungano la pubblicazione in quello stato. Magari se aspettassero un po’ di più a pubblicarli l’autore avrebbe modo di affinarli ed eliminare le magagno più evidenti (e non mi riferisco a G.L., ma ai tanti scrittori adolescenti e giovanissimi, che vengono spacciati per prodigi della letteratura… quello per me è mentire sia a loro che ai lettori, e un togliere a loro la possibilità di esordire con un libro più completo dal punto di vista grammaticale e della coerenza interna).

  132. Vocedelsilenzio Says:

    Ma infatti io credo parti tutto dall’onnipotenza. Per me è così, quindi posso dire questo e fare questo. Magari uno non ci pensa sù eh, per carità, però è appunto per questo che forse bisognerebbe soffermarsi a riflettere su quello che si sta facendo. Criticare un libro va bene (criticarlo seriamente), criticare una persona in base al libro non va bene.
    E se non è per questo che nascono tutte queste discussioni… allora non so proprio da dove arrivano, perché se non si conoscono gli autori di persona o non si possono avere metri per giudicarli in quanto tale.

    Poi, ovvio che ci sono libri inaccettabili, però io posso far notare come mai sono inaccettabili, e lo posso fare tenendo anche toni pacati. Poi posso provare a chiedere: come mai è uscito con questa sfilza di errori? Come mai hai deciso di scrivere questa storia? Posso provare a rendere noto il mio parere a autore ed editore. Però non ho il diritto di insultarli o di deriderli, almeno io la vedo così. Tutto qui.

  133. Elfo Says:

    Su questo sono d’accordo con Katerina, nel senso che sia nella grande che nella media e piccola editoria spesso vengono pubblicati degli obbrobri e con scarsa giustificazione.
    E anche che sotto sotto un editore segua un determinato filone “perché tira”, piuttosto che per la qualità dei testi di quel genere che gli arrivano è fuori discussione. Tuttavia – come con i programmi televisivi – è il pubblico a determinare il successo di un certo filone. Se dopo Twilight la gente avesse smesso di interessarsi ai vampiri non credo che ci sarebbe stata l’invasione. Invece abbiamo gli scaffali pieni. Ci sarà un perchè, visto che la qualità media di simili libri è abbastanza bassa. Personalmente ne ho trovati alcuni divertenti, altri illeggibili. Quelli veramente ben scritti si contano sulle dita di una mano. Monca.
    Ma tornando in topic è giusto e sacrosanto che i lettori pretendano la qualità, un po’ meno quando i confini di questa richiesta vengono spostati sulla “guerriglia”. Le posizioni sono dure perchè c’è chi sostiene che si risponde dente per dente e che non vi sia ragione di ammorbidirle. Finchè ognuno resta arroccato sulla propria Torre d’Avorio, però, temo che non vi sarà spazio per il dialogo auspicato da Lara. Poi però si creano gli schieramenti, il “noi” e il “voi” e si riparte col circolo vizioso. Il che, secondo me, è un gran peccato.

  134. Katerina Says:

    Il “noi contro voi” è un peccato sul serio, e ci si finisce senza rendersene conto: io stessa ho preso ad esempio di messaggio aggressivo nei nostri confronti un messaggio che si riferiva ad altro, proprio per l’ingresso di punta in quel meccanismo, dimenticando completamente che nella vicenda di G.L. ci sono dei troll veri e che non tutti li identificano con gli utenti di MF.
    Anche perchè direi che tutti auspichiamo un miglioramento del panorama letterario e che al di là delle giuste condanne (per quanto D’Andrea non mi piaccia minacce di morte sono ingiustificabili) il dibattito sia sulla forma scelta.
    Sinceramente mi spiace che l’impressione che passa sia un giudizio sulla figura dell’autore (qualsiasi autore), perchè in MF la politica è di esprimere un giudizio sui libri… al massimo si son commentate dichiarazioni pubbliche di alcuni autori. Può essere condivisibile o meno, ma non credo sia errato a prescindere e non c’era alcun intento persecutorio, e sul serio, i post che parlano di G.L. e gli utenti a cui di lui importa sono pochissimi, mentre a leggere quello che dicono di noi sembra che forum e blog siano incentrari sulla sua persona.
    (Non a caso, a seguito di quanto successo in questi giorni, lo staff di M.F. ha deciso di stilare delle faq, per chiarire qual è la politica del blog e del forum a scanso di equivoci)

    Sulla scarsa qualità di alcuni filoni mi riaggancio a quanto ho detto più su: per me non è necessariamente un bene che si leggano schifezze purchè si legga. Non credo che un libro sia superiore perchè è un libro… si parla tanto di brutta televisione che abbassa il livello medio della cultura, secondo me non si parla abbastanza della possiblità che la brutta letteratura possa avere lo stesso effetto. Ritengo intellettualmente più stimolante guardare Being Human (versione UK) piuttosto che leggere Twilight e buona parte del vampirume pubblicato sulla sua scia.
    Ovviamente imho, eh ;P

    Sul tono delle recensioni io credo sia una scelta dei recensori: trovo interessanti e piacevoli recensioni sarcastiche e non, e che la qualità non dipenda dal tono ma da come argomenta e cosa argomenta.
    Insomma, un milione di righe per dire che non credo che una stroncatura che prende in giro il testo sia necessariamente peggiore di una dai toni pacati, o che abbia come scopo insultare l’autore ;P
    Imho c’è anche da dire che non tutte le recensioni hanno come scopo aiutare l’autore, alcune hanno come scopo mostrare/informare i lettori della qualità di un libro, nel bene e nel male.

    Su una nota generale in ambito di stroncature, io credo sia un po’ un controsenso dividere il libro dall’autore ma usare la persona dell’autore per condannare il tono di qualcosa che non parla di lui: insomma, se critico un libro critico un libro, non mi importa niente di chi l’ha scritto anche perchè cnon lo conosco. Così come non mi interessa insultarlo non mi interessa proteggerlo.

  135. Elfo Says:

    E questo dalla parte del recensore può anche andare, ma ovviamente il recensore non può aspettarsi che l’autore chiamato in causa non reagisca e poi chiamarlo “immaturo”.
    Non siamo tutti dei buoni samaritani e probabilmente di “aiutare” gli autori a migliorare non ci frega nulla. Ma allora non capisco i post dedicati alle buone tecniche. Evidentemente perchè la ricerca del miglioramento continuo è in tutti noi quindi non è del tutto vero affermare che non ci frega degli autori. Personalmente, seguo questo blog, così come seguo il blog di Dimitri e seguivo quello di GL perchè – non sempre ma spesso – ci trovo spunti interessanti.

    Sul tono delle recensioni, io penso che in casa propria ognuno scrive quello che preferisce ed infatti – per esempio – non mi sono mai sognata di andare a dire a Gamberetta (uso il suo nome perchè è una blogger che quasi tutti conosciamo) che certi suoi articoli non mi piacciono nè per tono nè per contenuto. Sono utili per chi si fida di lei. Chi, come me, preferisce intestardirsi a giudicare per conto proprio le giudicherà per quello che sono: ovvero articoli di una persona preparata che però, almeno nell’ultimo periodo, mi sembra si stiano orientando verso la demolizione a tutti i costi. Pazienza. Più specificatamente, i ragazzi di M.F. sono stati invitati – in origine – a riflettere su quello che può passare del messaggio generale del forum. Perchè putroppo non tutti stanno a sviscerare ogni topic alla ricerca delle reali intenzioni, la rete è troppo grande per farlo con tutto. Quindi occorre che chi gestisce il forum si renda conto della responsabilità, per questo le FAQ mi sembrano un’ottima iniziativa. Di certo, non cambierà l’atteggiamento di taluni recensori nè le reazioni degl iautori chiamati in causa. Ma almeno è un passo avanti.

  136. Katerina Says:

    Ma infatti è stato detto chiaramente che è normale che la prima reazione a recensioni in quel tono sia di stizza, credo si debba esser ciechi sordi e muti per pensare che vedere il proprio lavoro passato al vaglio in quel modo dia come immediata conseguenza simpatia, amore, gratitudine o quant’altro.
    Nessuno ha detto che l’autore non possa ribattere.
    Però ammetterai che se la reazione del recensito si riassume in “Sei cattivo dentro, frustrato e invidioso quindi quello che dici non conta perchè il tuo solo obbiettivo è ferire le persone” (e questo nell’ipotesi più gentile: il nostro pensiero è stato paragonato al rogo dei libri; all’antisemitismo della Germania nazista e ai comunicati delle Brigate Rosse e per favore non venitemi a dire che era un “essere chiamati a rispondere” o “azione e reazione”: era urlare a sproposito con la schiuma alla bocca), pensi che come minimo non ha aspettato di sbollire e di vedere la cosa con più calma.

    Non considero immaturo un autore che difende la sua posizione, ma è legittimo il dubbio che lo sia uno che si iscrive al forum per difendere un libro che aveva intenzione di leggere in futuro e dopo otto pagine di discussione salta fuori che è l’autore O_o
    Lo scrittore può decidere o meno se la recensione in questione lo può aiutare, ma ad un certo punto diventa anche responsabilità sua fare questo “salto di qualità” (specie se la critica è rivolta ai lettori e non a lui), e non credo sia corretto svilire la persona del recensore e dei suoi lettori per confutare la validità della recensione così come non è corretto svilire la persona dell’autore per criticare un libro.

    Sullo stile delle recensioni sono assolutamente d’accordo con te: sono scelte, e noi lettori siamo abbastanza intelligenti da non assorbire come spugne tutto quello che ci viene detto U_U
    Su M.F. abbiamo discusso e oltre alle faq si è detto di fare più attenzione a quello che scriviamo per evitare fraintendimenti futuri, ma non abbiamo intenzione di cambiare spirito e politica di blog e forum e riteniamo di poter commentare articoli pubblici nel nostro forum, dove in ogni caso chiunque può rispondere 🙂

    (per inciso, l’intenzione a riflettere sui toni da parte nostra ha portato all’implicita accusa di tirare il sasso per nascondere la mano e di essere degli ipocriti che si nascondono dopo averla fatta fuori dal vaso)

  137. Elfo Says:

    Il fatto è che certi recensori si sviliscono da soli. E non parlo di uno in particolare perchè purtroppo tutti abbiamo (NB ABBIAMO, anche io!!!) o possiamo avere cadute di stile clamorose. Il fatto che ci sia qualcuno più suscettibile, qualcuno meno maturo, più incline a voler avere l’ultima parola o, al contrario, più mite dovrebbe farci rendere conto delle reciproche differenze e facilitarci il compito di dialogare, invece di darci uno contro l’altro come caproni.
    Il fatto è che, secondo me, è subentrata nella mente di un certo gruppo di lettori l’idea che esista una “lobby” in cui autori ed editori si uniscono per diffondere le peggiori porcate. E nel vortice finiscono gioco forza persino quelli che hanno avuto l’ardire di avere un’opinione diversa (es. a me il W1 è piaciucchiato, il W2 mi è piaciuto MOLTO. Me ne hanno dette di tutti i colori!!!). E’ democrazia, questa? O è democrazia solo quando fa comodo a qualcuno? Io so di non far parte di alcuna lobby e so benissimo i motivi per cui frequento anche blog di autori pubblicati; questi motivi esulano completamente dal lecchinaggio. Eppure queste argomentazioni fanno parte di un substrato presente in molti siti e l’impressione generale che si evince è quella di una rabbia repressa. Per questo vi danno dei frustrati. Credo che se ci fosse la possibilità di dialogare di più i fraintendimenti di questo tipo sarebbero molto più limitati. O forse è una mia idea ingenua. 🙂

  138. Distruzione, Preservazione, Creazione « Le Strade dei Mondi Says:

    […] proprie azioni, di dire quello che si pensa. E’ quanto è accaduto a G.L.D’Andrea e a Lara Manni. La vicenda è iniziata in seguito a una bravata che poteva avere un esito diverso da quello che in […]

  139. Knight Says:

    La discussione mi interessa davvero e ne apprezzo i toni moderati, però vorrei far notare che non è precisamente In Topic rispetto all’intervento originale di Lara, e che su questo sito abbiamo già sperimento sgradevoli cariche di Troll. Intendiamo in ogni caso aprire una discussione esattamente sulla critica negativa nel forum di K&P: posso chiedere agli utenti interessati a una discussione cortese di trasferirci lì?

  140. Katerina Says:

    Sono d’accordo sul fatto che tutti abbiamo cadute di stile, siamo esseri umani in fondo, però credo si debba convenire che bollare un’intero gruppo in base unicamente alla caduta di stile è scorretto, così come negare per comodità tutto ciò che non avvalora la propria tesi.
    L’idea della lobby però va in due sensi, perchè se è vero che i lettori possono pensar quello degli scrittori, è anche vero che molti autori catalogano ogni recensore come emule di Gamberetta nonchè troll dotato di un vocabolario più fornito. E se devo essere sincera ho notato, nella comunità degli autori, la tendenza a chiudersi a riccio e spalleggiarsi vicenda ignorando eventuali punti comuni e concentrarsi sul “Siete cattivi, siene invidiosi, dite quello che dite perchè non avete altro da fare nella vita” (visto che siamo in tema di prime impressioni può essere pertinente anche quello che percepiamo noi in situazioni simili 😉 )
    Sulla rabbia repressa. Nel mio caso un po’ c’è.
    C’è non perchè Il Libro del Destino viene pubblicato, o perchè viene pubblicato il Clone n° 364529 di Twilight e del Signore degli Anelli.
    C’è perchè per fare spazio a libri di qualità dubbia non vengono ristampati i vecchi classici del fantasy (o hai comprato Eddings quando l’hanno pubblicato, oppure non lo leggi). C’è perchè certi libri non raggiungono l’Italia perchè considerati troppo intelligenti per il pubblico. C’è perchè per prendere più pubblico un libro con target 11 anni viene spacciato per un libro dai 15 anni in sù, e questo è mentire ai lettori e maltrattare l’autore. C’è perchè di alcune saghe non viene completata la pubblicazione (Il Settimo Figlio; Il Cavaliere del Drago), e devi fare una ricerca incrociata su tre siti in inglese e uno in polacco per capire l’ordine di pubblicazione (I Dragonieri di Pern), e perchè di Pratchett viene pubblicato un libro all’anno. C’è perchè secondo me gli autori di fantasy vengono trattati mali, con pessimi lavori di editing (gente che muore e due paragrafi dopo parla; gente seduta che si siede; occhi che cambiano colore a seconda della pagina).
    Quindi sì, un po’ di astio per come il genere viene trattato (nonchè i libri, gli autori e i lettori) ce l’ho. Ma l’ho sempre detto chiaramente, e riguarda più l’editoria che gli autori: non è colpa loro se vengono pubblicati XP

    Mi dispiace che ti abbiano detto qualcosa per aver apprezzato dei libri, a me non è mai successo, e sì che a me piace la Troisi XD
    Però mi è successa la cosa opposta, ossia sentirmene dire di ogni perchè alcuni libri *non* mi sono piaciuti e l’ho detto usando qualche parola in più di “Non mi è piaciuto”. Mi è stato risposto più o meno che dire perchè Twilight ed Eragon non mi sono piaciuti era una mancanza di rispetto (… ?!).
    Sinceramente non mi sembra democrazia neanche questo.

    ps: ci ho messo una vita a scrivere questo post e non lo cancello neanche se è off topic, non me ne voglia Lara >___<

  141. Elfo Says:

    Lara è in vacanza e non credo che ce ne vorrà, perchè la discussione si è sviluppata su un terreno che mi sembra assai meno feroce e con toni oserei dire amichevoli. Trasferiamoci pure, io ascolto (e leggo) e sono pronta a dire la mia qui e altrove.

  142. Knight Says:

    Spero nessuno abbia niente contro il link…
    http://kpforum.blogfree.net/?t=3510676

  143. Elfo Says:

    Se il forum mi convalida la mail,arrivo. E se Lara avrà qualcosa contro i link lo cancellerà lei al suo ritorno (non penso, comunque).

  144. demonio pellegrino Says:

    Mi sono letto – con molta fatica e un misto di fascinazione e senso di disgusto – tutti i commenti. Mi sono anche letto parecchi dei link segnalati (non conoscevo Massacri Fantasy). Un’unica cosa mi pare evidentissima: molti commenti sono scritti SENZA leggere i commenti ai quali si dice di voler rispondere, oppure volutamente o per mancanze intellettuali falsano o travisano quanto scritto nei commenti ai quali si dice di voler rispondere.

    E’ un dialogo tra sordi antropologicamente interessante, forse.

  145. Elfo Says:

    Io il dialogo provo ad instaurarlo e per ora l’esperimento riesce. Vediamo.

  146. Mele Says:

    Demonio, il bello è che parte A parlando dei marshmallow, poi B arriva e sposta pian piano il discorso sul rametto, allora torna A un po’ scocciato, ma visto che si è finiti per parlare dei rametti, parla dei rametti anche lui. E a quel punto arriva C che si infervora perché A ha parlato dei rametti, e tira fuori il discorso sul fuoco.
    E allora poverino A cerca di riprendere il problema dall’inizio e da un’altra angolazione, e si mette a parlare dei biscotti. Ma subito arriva B (o C o un D) in contropiede, lo butta a terra e si mette ad urlare riguardo la qualità del cioccolato o della crema di cioccolato.
    A me la cosa ha affascinato parecchio. Probabilmente fanno dei corsi di risposta creativa. Quasi li invidio. Se un giorno avrò bisogno di un avvocato saprò dove cercarlo.

  147. Martina Says:

    E meno male che qualcuno ha capito come ha funzionato questa faccenda. Sono stati abilissimi a spostare la discussione a loro favore, e adesso fanno gli angioletti tanto disposti al dialogo. Davvero, da ammirare: hanno ribaltato le parole di Lara (basta guardare il forum per bene) fin dall’inizio, poi, piano piano, hanno riportato il discorso a loro vantaggio. Sono anche io, come Mele, ammirata in modo perverso: a forza di abilità retorica, si sono autopiazzati dalla parte della ragione. E qualcuno, anzi molti, ci cascano.

  148. Mele Says:

    Appunto per quello li assumerei come miei avvocati. O addetti stampa. Quando entrerò in politica, avranno mie notizie.

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