Ebbene sì, lo farò. Ma non lo farò per un editore, anche se questa sembra essere una tendenza emergente. Lo farò per uno o una di voi. Perché il contest legato all’uscita di Tanit è un po’ diverso dal solito.
Oggi è on line il sito di Tanit, dove troverete le spiegazioni tecniche. Quella personale vorrei darla io. E’ vero, chi invierà la miglior fanart o fanfiction o il miglior fanvideo riceverà in cambio un racconto. Lo scriverò io su indicazione precisa del vincitore. Sarà lui, o lei, a dirmi se lo desidera di un genere preciso (horror? fantasy classico? steampunk? fantascienza? western? giallo? urban fantasy?). Sarà lei, o lui, a dirmi se lo vuole ironico, umoristico, drammatico, con lieto o catastrofico finale. Sarà lei, o lui, a dirmi in quale epoca ambientarlo e quali personaggi inserire. Io accetterò la commissione, e scriverò: e il racconto sarà solo e unicamente suo.
Perché un premio simile? Forse avreste preferito un eReader, o un altro gadget: mi rendo conto che si tratta di una piccola sfida, e provo a spiegarne i motivi.
Perché un tempo funzionava così: un tempo esistevano i committenti e gli esecutori.
Perché oggi si finge, molto spesso, che siano i lettori i committenti e che si dà loro quel che chiedono. Ma non è esattamente così che funziona: io penso che nella gran parte dei casi si dia loro quel che si ritiene desiderino.
E allora, poche storie: stavolta lo facciamo davvero. La mia tastiera vi appartiene ed eseguirà fedelmente le vostre indicazioni.
Ma prima, partecipate: è possibile farlo da oggi al 17 febbraio, inviando le vostre creazioni a lain@fazieditore.it . Sul sito troverete il secondo capitolo di Tanit da sfogliare e da cui prendere ispirazione.
Vi aspetto.