Posts Tagged ‘Audrey Niffenegger’

Facciamo un esempio

Maggio 5, 2010

Esempio di prima persona femminile che molto amo:

“È dura rimanere indietro. Aspetto Henry senza sapere dov’è e se sta bene. È dura essere quella che rimane.
Mi tengo occupata. Così il tempo passa più veloce.
Vado a dormire da sola e mi sveglio da sola. Faccio passeggiate. Lavoro fino a stancarmi. Osservo il vento giocare con la robaccia rimasta sepolta tutto l’inverno sotto la neve. Finché non ci si pensa sembra semplice. Perché l’assenza intensifica l’amore?
Tanto tempo fa, quando gli uomini andavano per mare, le donne li aspettavano sulla spiaggia, scrutavano l’orizzonte in cerca della piccola imbarcazione. Adesso io aspetto Henry. Lui scompare senza preavviso e involontariamente. Io lo aspetto. Ogni minuto di attesa dura un anno, un’eternità. Ogni minuto scorre lento, trasparente come vetro. Attraverso ogni minuto vedo un’infinità di minuti in fila, in attesa. Perché se ne va dove io non posso seguirlo?”

Audrey Niffenegger, La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo,

Oh, Elspeth!

marzo 15, 2010

Ma quanto è brava? Parlo di Audrey Niffenegger e di Un’inquietante simmetria. E’ una ghost story classica e sono solo alle prime cento pagine. Ma pur usando i vecchi ingredienti (casa vicino al cimitero con fantasma annesso) riesce a far sembrare tutto fresco, e inquietante. E soprattutto la sua eroina, Elspeth, è insieme bastarda e amabilissima. Come piace a me.
Quanto a Blood, dopo l’apparizione di Lestat al Papa, ho abbandonato. Sorry.