WordPress mi ha appena mangiato l’articolo, e ben mi sta.
Sostenevo, ma non so se sarò in grado di ripeterlo, che ultimamente sto dando sfogo alla mia vena masochista, quella ormai evidentissima e annosa – oltre che dannosa – nei miei rapporti interpersonali. Così, sto facendo un po’ di cose che fanno male.
Primo: ho comprato un vasetto di menta e un pestello e mi preparo almeno due mojito al giorno.
Secondo: mi sono letta un articolo che avevo tenuto da parte firmato da Tiziano Scarpa, il vincitore del Premio Strega, dove si diceva che dal momento che in Italia pubblicano ultraottantenni come Camilleri e diciannovenni come Chiara Strazzulla la nostra letteratura è aperta a tutti. A me questa cosa dell’anagrafe non piace per niente, come ho detto una decina di volte su aNobii: non mi interessa l’età di Camilleri e Strazzulla, ma eventualmente i loro libri. Allora perchè mi leggo questi articoli? Per farmi male, appunto.
Terzo: sto trasformando il manoscritto di Sopdet in una partita di Sudoku. Probabilmente finirà che i capitoli saranno più numerosi e più corti, ma la lettura potrebbe essere meno faticosa e la coralità salvata. Forse.
Infine, una cosa che non fa male, anzi: la recensione di Laura Costantini su Esbat. Stupenda. Tra l’altro, Laura Costantini e la sua socia Loredana Falcone scrivono fantasy per la rete: lo sapevate?