Pollini

Ogni tanto vado a curiosare nei forum, soprattutto nei topic dedicati ai libri in lettura. Mi colpisce sempre molto quando vengono postate le informazioni sulla pagina a cui si è arrivati leggendo un determinato romanzo, sulle sensazioni suscitate, sulla eventuale noia o sull’eventuale entusiasmo.
Un tempo ci veniva detto che la lettura e la scrittura erano attività solitarie. Un tempo eravamo abituati a pensare al lettore o allo scrittore come a creature del buio, o al massimo confortati dalla candela che sgocciola cera, o dalla lampada che diffonde la luce appena sufficiente per decifrare la pagina. Un tempo chi leggeva e scriveva apparteneva a  un gruppo ristretto. Poi quel gruppo ha cominciato ad allargarsi, sono arrivati i romanzi popolari, e poi ancora i best-seller. Ora c’è la rete. E molti dicono che, be’, siamo diventati tutti più ignoranti.
Stamattina, scaldandomi al sole e cercando di uscire dalla cupezza che mi accompagna da settimane, pensavo che esiste l’altra faccia della medaglia: e cioè che è stata cambiata una modalità che durava da secoli. Leggere e scrivere rimangono un’attività solitaria, ma la luce della lampada è meno fioca, ed esiste la possibilità di rendere tutto questo una condivisione.
Magari serve a poco. Magari per il famigerato scrittore professionista le questioni sono e restano altre, e sono sicuramente più serie, più urgenti, più nobili.
Però ho letto di questo libro, che mi procurerò, e nella presentazione mi ha colpito questa frase: “le nuove narrazioni sono come i pollini, sono dovunque”.
Non servirà a nulla, ma mi ha fatto sentire un po’ meglio.

Ps. Mi permetto di linkare questo articolo uscito su Carmilla. Gregorio Magini e Vanni Santoni riescono a dire quel che penso in modo molto più efficace.

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5 Risposte to “Pollini”

  1. demonio pellegrino Says:

    vabbe’, commento io per primo, visto che oggi e’ stata una giornata dura: io ho spesso un problema con alcuni nomi che scrivono su Carmilla. Non li capisco.

    Mi reputo un uomo intelligente e piu’ colto della media. Ma onestamente molte volte mi domando “aho! Ma che cazzo stai a di’?”

  2. Mele Says:

    Larù, ma mettono una citazione nelle prime quattro righe…!
    Dovrebbe essere vietato dopo l’esame di stato!

    Mmmh. E’ cambiata la modalità…? Non mi convince molto.
    Perché, se ci penso bene, alla fine scrittori e lettori (separatamente o insieme) hanno sempre condiviso nelle loro cerchie quello che avevano da condividere. Magari si sono allargati i confini di queste cerchie? Secondo me mica tanto. Non quanto uno (uno tipo… un divino o alieno osservatore) potrebbe immaginare.

  3. Eleas Says:

    mmmm speriamo di non provocare allergie!!!

  4. Naoki Says:

    Buon giorno Lara!!
    So che non c’entra molto, ma leggendo il tuo post, specialmente la parte sulla condivisione, mi è venuta in mente una cosa un po’ buffa. Spesso all’università, quando ci rompiamo le balle di stare a sentire la lezione, qualcuno di noi tira fuori un libro. E allora si legge tutti insieme, commentando di volta in volta quello che ci colpisce di più e mettendoci d’accordo sul momento giusto per girare pagina in modo che tutti abbiano il tempo di arrivare fino in fondo. Gli ultimi sono stati Another Note (tratto da Death Note) e Evermore di Alyson Noel. Iniziati e finiti insieme di nascosto, sotto il banco, con qualche risatina e qualche commento ad alta voce che a volte ci faceva quasi scoprire.. Ecco tutto 🙂 volevo renderti partecipe di questa mia piccola cazzata quotidiana 😉

    Un bacione

    Naoki

  5. Lara Manni Says:

    Non è una cazzata, per niente. Grazie Naoki. 🙂

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