Il best-seller? E’ una fan fiction (da Twilight)

Da dove cominciamo?
Direi dalla classifica del New York Times, che vede al primo posto Fifty Shades Of Grey, libro di E.L.James (primo di tre) su studentessa di college più partner vagamente sadomaso. Il libro, secondo non pochi giornalisti, inaugura il filone soft-porno destinato a trionfare in ogni dove.
Però.
Il romanzo nasce come fan fiction. E fin qui nessun problema: alzo la mano e dico che partire da una fan fiction per una prima stesura è cosa buona, bella e giusta. L’ho fatto!
Però.
Lo negano in parecchi. Perchè, chissà come, sembra brutto che il romanzo rivelatore dell’anno e capostipite del filone Mommie Porn sia stata una fan fiction di Twilight, che si chiamava MOTU. Master of Universe: I Fuck Hard!  E’ stato riscritto? Se date un’occhiata qui, sembra proprio di no. E potreste anche guardare qui, e qui,  e qui, qui e anche la petizione italiana.
Ancora una volta, qual è il problema? Perchè minimizzare (“ho iniziato con alcune fanfic”) dopo aver scritto la più celebre fan fiction BDSM del fandom meyeriano? In alcuni forum di Amazon si dice che a far paura è la pratica di alcuni editori virtuali (Omnific, per dire)  che acchiappano fan fiction e le trasformano con pochi tocchi in romance. Plausibile? Parliamone.
Insomma, se una fan fiction diviene best-seller, nulla di male: a meno che l’improvvisa sparizione di tanti link non vada a dimostrare che il fandom viene visto come serie zeta. Soprattutto dalla serissima Vintage/Knopf, che si è aggiudicata i diritti della riproposta della trilogia in ebook e trade paperback per quasi un milione di dollari. Oppure che la signora Meyer potrebbe chiedere un pacco di soldi alla regina del Mommie Porn.

Ps. La miniera di link si deve al mitico, attentissimo socio Giovanni Arduino, che la dea lo accudisca sempre.

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7 Risposte to “Il best-seller? E’ una fan fiction (da Twilight)”

  1. Vocedelsilenzio Says:

    Beh, io penso che questa cosa del serie zeta, o comunque di una sorta di “ripugnanza” verso il mondo delle ff da dove si è partiti ci sia. Per esempio dopo aver fatto le interviste sulle ff a te e a Virginia, ho tentato di avere anche Cassandra Clare e mi è stato risposto che lei di fan fiction non parla… quindi…

    • Giovanni Arduino Says:

      Io lo trovo vergognoso. E sintomo di irriconoscenza. Perché rinnegare la tua nascita e (poi) la ragione principe per cui adesso ti metti a fare svanziche? Certo, poi gli editori “normali” e blah blah blah.

  2. Lara Manni Says:

    Infatti, è sintomo di profonda irriconoscenza verso il luogo in cui si è cominciato a lavorare e a prendere contatto con i lettori. Credo però che qui entrino alcuni fattori, giustamente sottolineati da Giovanni: lo snobismo dell’editore, il fatto che romanzo e fan fiction non sembrano discostarsi molto e, forse, la necessità di lanciare un nuovo filone senza “ingombri”. 🙂

  3. M.T. Says:

    “Il libro, secondo non pochi giornalisti, inaugura il filone soft-porno destinato a trionfare in ogni dove.”
    … -.-‘… Non ce n’era bisogno: di pornografia ce n’era a sufficienza senza aver bisogno anche di scriverla e leggerla.
    Il brutto è che avrà probabilmente davvero successo e questo è sintomo della morbosità e dell’ossessività delle persone verso il sesso. E questo dà molto da pensare.

  4. Giovanni Arduino Says:

    Anche se Lara e io siamo arrivati un po’ prima ;D, notizie da PublishersMarkertplace:

    50 SHADES OF GREY grew out of a multi-part series of fan fiction called MASTERS OF THE UNIVERSE, based on Stephenie Meyer’s TWILIGHT novels, that James (a pseudonym for London-based television executive Erika Leonard) published online between 2009 and 2011 in various venues, including fanfiction.net and her own website. When she contracted with Writers Coffee Shop in early 2011 to publish the works, very lightly rewritten to take out any references to Twilight characters and situations, James took the fan fiction versions offline.

    Vintage issued a statement to the AP Saturday defending 50 SHADES as an original work, and said to us that James had warranted the books were, indeed original. Messitte added she was “aware of the narrative that [50 SHADES] started as differently titled piece of fiction, but that they were and are two distinctly separate pieces of work.” A request for comment from Stephenie Meyer’s agent, Jodi Reamer at Writers House, was not responded to at press time.

  5. icittadiniprimaditutto Says:

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  6. Lara Manni Says:

    Ma perché negare, che follia! 🙂

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