3. Qualche nota e molti grazie

Questa storia è nata come una fan fiction ispirata alla serie manga Inu Yasha di Rumiko Takahashi: anche se la trama si sviluppa in una direzione completamente  autonoma, due personaggi conservano ancora qualche somiglianza fisica e di status (l’appartenenza al mondo degli youkai, tipico di molti manga, peraltro) con alcuni dei caratteri della serie.

Ogni  riferimento a personaggi reali è esclusivo frutto della  fantasia della sottoscritta.

Una nota sulla Wicca: la “branca deviata” della medesima, fedele alla dea Axiéros, è totalmente inventata: i riferimenti ad alcuni riti della Wicca reale, come gli Esbat, sono da considerarsi semplici spunti. So bene che i wiccan sono persone pacifiche e in alcun modo dedite a culti sanguinari: come, del resto, hanno specificato alcuni personaggi del romanzo.

So anche che la luna del ghiaccio non si festeggia in giugno, ma in febbraio: mi sono permessa il cambiamento perché la coincidenza con il significato italiano del nome di Hyoutsuki era troppo allettante.

Anche le citazioni che riguardano Gilania e Crowley mescolano realtà e fantasia: l’ipotesi su Gilania è reale come realmente esistito è Aleister Crowley.  Ma non erano in connessione: né, ovviamente, esiste alcuna entità sovrannaturale che si aggira nel nostro tempo in nome dei medesimi. Almeno credo.

Per quanto riguarda Crowley, mi è stato utilissimo il saggio Fai ciò che vuoi, di Lawrence Sutton (Castelvecchi). I rituali dell’Esbat contengono invece riferimenti alla Golden Dawn e alla Cabala. Molto liberi e senza nessuna pretesa filologica.

Debiti. Ne ho moltissimi. Non solo nei confronti di Stephen King, che ho apertamente e doverosamente omaggiato.

Ma anche nei confronti di Laurie e di Marianna, che in diverso modo mi hanno spinto a raccontare una storia.

Nei confronti di Angelo Scotto, senza il quale Esbat non sarebbe arrivato nelle mani di chi l’ha portato in altre, preziosissime mani: quelle di Roberto Santachiara.

Nei confronti di Gamberetta del blog Fantasy Gamberi: senza la quale questa storia avrebbe avuto più buchi di una forma di groviera.
Nei confronti di Caska Langley, aka Eleonora Caruso, che mi ha impedito di scrivere troppe sciocchezze sulla cultura giapponese.
Poi.

Grazie al fandom di Inuyashaportal e di Efp, dove la fanfiction è stata letta e commentata da tanti  lettori. Le loro osservazioni sono state preziose per la trasformazione in romanzo.

Grazie ai disegnatori che hanno realizzato fanart, a chi ha scritto parodie e poesie, a chi ha confezionato video su Esbat. Sono bellissimi.
Grazie ad altri due fan, Solandia e Olorin, che mi hanno aiutata a trovare i nomi giapponesi dei personaggi ragionando sul loro significato e sulle caratteristiche psicologiche dei personaggi in questione.

Condividere una storia con altri è la cosa più bella che possa capitare ad un essere umano: qualcuno dovrebbe spiegarlo ai demoni, prima o poi.

5 Risposte to “3. Qualche nota e molti grazie”

  1. Ayame Says:

    La trama già m’intrigava, ma leggere riferimenti a un mondo da me conosciuto e frequentato – Fantasy Gamberi, Efp – mi ha convinta definitivamente: appena vado in libreria comprerò il libro. E Lara, mi piacerebbe molto averti come ospite presso il mio forum dedicato agli esordienti, per un incontro con l’autore 🙂

  2. Lara Manni Says:

    Ayame, quando vuoi! con enorme gioia!

  3. Elena Says:

    Beh che dire…complimenti…credo che acquisterò il tuo libro a breve..visto che è partito da un ff di Inu..non posso lasciarmelo scappare…
    senti ma su ff è ancora presente la tua ff?se si potresti dirmi il titolo?

  4. Lara Manni Says:

    Ciao Elena, grazie. Considera che è abbastanza diverso dalla fan fiction: che si chiamava, come il romanzo, Esbat, e non è però più disponibile on line.

  5. Luna « Le Strade dei Mondi Says:

    […] Esbat (feste minori che celebravano le fasi lunari) (tale nome dà il titolo a un’opera di Lara Manni ) e a Isil, che fa parte della mitologia di Arda, il mondo immaginario creato da J.R.R. Tolkien. […]

Lascia un commento